Ingegneria

Taxi volanti, operazione Italia

Qual è lo status attuale dei taxi volanti? Dove si usano già, come e quali tecnologie sono alla base di questi collegamenti? La necessità di normare e pianificare questi spostamenti
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Taxi volanti, operazione Italia

Nell’ottobre 2021 SEA Milan Airports e Skyports, leader mondiale nella progettazione e gestione di “vertiporti” per usare i taxi volanti, hanno firmato un accordo di partnership per valutare l’opportunità di sviluppare e gestire un network di vertiporti in Italia a partire da Milano.

La cosiddetta Mobilità Aerea Avanzata (AAM) è appoggiata da ENAC, e lo scenario su cui si lavora per un sistema già funzionante ed efficace è quello del 2026, in cui Milano sarà sede olimpica.

Il 17 gennaio 2023 un’audizione comunale a Milano ha riunito la Commissione Bilancio, quella Enti Partecipati e quella Mobilità, Ambiente, Verde e Animali del Comune di Milano, che è il principale azionista di Sea (società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate). In questa sede sono state annunciate alcune tappe che porteranno al traguardo del 2026, con i primi vertiporti in arrivo già nel 2024, per poter eseguire i primi test su collegamenti effettivi.

Cosa sono i vertiporti e dove saranno

Questi impianti sono hub per gli atterraggi/decolli verticali, ovvero delle piattaforme multiservizio dedicate a droni merci e passeggeri (stazioni di salita/discesa dei passeggeri, di carico/scarico merci, di cambio batterie, di intervento in caso di problemi tecnici al drone), che divengono inevitabilmente a loro volta punti di interscambio modale per i passeggeri.

A Milano i due vertiporti dovrebbero sorgere in zona CityLife e in zona Porta Romana, dove nascerà il Villaggio Olimpico, mentre gli altri due previsti – più grandi – saranno a Linate e Malpensa.

Sea prevede di creare una società ad hoc, dove Skyports avrebbe un ruolo di partner industriale. Skyports è un’azienda inglese operativa in molte aree del mondo, che vede tra gli investitori Deutsche Bahn Digital Ventures, Groupe ADP-Aéroports de Paris, Irelandia Aviation.

Skyports si occupa anche della fornitura della consegna di droni attraverso “Delivery by Skyports”, che sta dimostrando la fattibilità delle nuove tecnologie di sistemi senza pilota della società nei settori medico, e-commerce, marittimo e logistico. Questa tecnologia è essenziale per il successo della più ampia soluzione di infrastruttura di aerotaxi Skyports.

In parallelo si sta muovendo anche la città di Roma, col progetto “Volocity” della società Volocopter, azienda nata nel 2011 in Germania. Tra gli azionisti di Volocopter compare l’italiana Atlantia, che ne detiene l’1,5% con un investimento di circa 50 milioni di Euro tra il 2021 e 2022.

Sulla stessa tipologia individuata a Roma si sta muovendo anche Torino, dove si intenderebbe collegare il “vertiporto” delle OGR all’aeroporto.

In cosa consistono i taxi volanti?

Da diversi anni la Cina ha avviato test sull’uso di droni a guida autonoma da utilizzare per futuri servizi taxi.
In questi esperimenti asiatici futuristici sono coinvolte spesso aziende europee.

Volkswagen Group China ha avviato le ricerche sul trasporto aereo cittadino nel 2020 e il V.MO è il primo prototipo soprannominato “Flying Tiger”: si tratta di un drone per passeggeri elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) ed è pensato per arrivare alla produzione su scala industriale di un robotaxi aereo totalmente automatizzato in grado di trasportare quattro passeggeri e relativi bagagli per una distanza fino a 200 km.

In questo caso il veicolo è lungo 11,2 metri, largo 10,6 metri ed è dotato di otto rotori per il volo verticale e di due eliche per il volo orizzontale ed è previsto che nel corso del 2023 verrà affiancato da un secondo prototipo per le prove.

Il velivolo di Volocopter, presentato a Roma ufficialmente nell’agosto 2021, è quattro volte meno rumoroso di un elicottero ed è in grado di sollevare un carico massimo di 200 chilogrammi (pilota, un passeggero e una valigia), alzandosi in volo alla velocità di 110 chilometri orari, grazie i suoi 18 motori alimentati a batterie al litio, nove unità sostituibili in soli cinque minuti, che garantiscono un’autonomia di viaggio di circa 35 chilometri. Con oltre mille test di volo già effettuati dal 2011, la compagnia ha già ottenuto diverse certificazioni preliminari per poter volare in città come Amburgo, Dubai, Helsinki e Singapore.

Si tratta di modelli sperimentali in corso di collaudo, per i quali si prevede un’attuabilità per i prossimi anni.

Su quali tratte opereranno principalmente i taxi volanti?

Lo scopo principale di questi velivoli, almeno in Italia, sembra essere destinato al trasporto diretto tra aeroporti e centro città, dove prevedere un numero limitato di “vertiporti”.

Nel caso di Milano si tratta di due zone molto di tendenza nella città che cerca di essere protagonista della Moda, oltre alla funzione “olimpica” del servizio. A Roma, dove il primo “vertiporto” italiano è già stato battezzato presso l’aeroporto di Fiumicino, l’obiettivo temporale è ancora più vicino per il Giubileo 2024-25. La destinazione in centro città sarebbe individuata presso la stazione Termini.

I velivoli e i costi per chi utilizza i taxi volanti

I velivoli da utilizzare sono oggetto di studio da parte di un buon numero di aziende in tutto il mondo. Il gruppo Stellantis (nato dalla fusione di Fiat Chrysler (FCA) con la francese PSA) ha investito nell’azienda Archer Aviation, con sede in California, la quale sta studiando questo tipo di mobilità.

Lo scorso anno ha annunciato di intendere proporre collegamenti ad un costo tra 3 e 4 dollari per ogni miglio speso, rendendo quindi molto competitivo il costo rispetto ad una corsa con un taxi tradizionale (tra Manhattan e l’aeroporto JFK, il costo vedrebbe un costo complessivo che non supererebbe il 30% in più, con un risparmio di tempo).

Nell’udienza comunale del 17 gennaio l’AD di SEA ha indicato per il 2030 una stima di circa 2.000 passeggeri al giorno sui “taxi volanti” di Milano, dove il costo tra Malpensa e il centro per 2 persone potrebbe costare 120 Euro a persona.

Fino a dove si spingeranno gli spostamenti aerei? Quanti saranno?

Questi spostamenti possono essere ipoteticamente utilizzati sia in ambito metropolitano che tra città vicine, e questi veicoli hanno dimostrato di avere ottime potenzialità nei trasporti veloci e urgenti (per i soccorsi e il trasporto medicale, ad esempio).
Un aspetto da non sottovalutare è l’autoregolamentazione. Fino a quando le automobili erano prototipi e il loro numero era contenuto non vi erano i problemi attuali di congestionamento del traffico e di parcheggio.

Questi nuovi veicoli, anche se a guida autonoma, rappresentano parte integrante della mobilità, pertanto è opportuno che vengano contemplati nella normativa inerente, a partire dalla pianificazione, come avviene nei PUMS.

Si tratta di poter integrare tutte le diverse modalità di trasporto, tra le quali quindi queste nuove modalità di spostamento rientrano. È fondamentale non dimenticare l’entità degli spostamenti, perché gli esempi italiani citati vedono anche buone possibilità di collegamento terrestre, dove la via ferroviaria può essere veloce ed efficiente nel trasportare con un solo elettrotreno centinaia di persone.

Una stima sui costi per gli spostamenti

Nel caso di Termini-Fiumicino si tratterebbe di una vera concorrenza col servizio ferroviario tra questi due hub.

Il servizio ferroviario attuale impiega 32 minuti per una distanza aerea di meno di 30 km.Per l’utente finale il costo attuale del Leonardo Express è 14 Euro. Il servizio in “Volocopter” impiega 15 minuti, ma il costo previsto sarà di 140 Euro.

Secondo queste previsioni, l’utente finale sembra quindi trovarsi di fronte alla scelta di poter dimezzare il tempo di trasferimento ad un costo decuplicato.

A Napoli, l’Urbain Air Mobility (Uam) mira a utilizzare mezzi a 4 posti, con eliche interne, capace di volare a una velocità massima di 100 km orari e ad un’altezza massima di 500 metri. Il DAC- Distretto Aerospaziale della Campania ha partecipato e vinto un bando regionale che copre al 70 per cento gli investimenti per questo progetto, dove è previsto di migliorare la raggiungibilità tra aree ad alto interesse turistico, come Capri, direttamente dagli aeroporti di Napoli e Salerno: da quest’ultimo si prevede un inizio dei test nel 2024.

A livello nazionale questo nuovo tipo di traffico veicolare, che coinvolgerà pertanto anche diversi aeroporti, viene normato da ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, che ha già definito tre livelli di maturità (Aml, Advanced Air Mobility Maturity Level), relative ai periodi 2021-2023, 2024-2026 e 2027-2030.

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