Sisma 2016, proroga per gli interventi di immediata esecuzione
Cambio di regole per il post Sisma 2016. Il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016, Piero Farabollini, ha firmato l’ordinanza n. 81. Tra le decisioni prese, per gli interventi di immediata esecuzione (danni lievi), la proroga del termine della presentazione della domanda, al 31 dicembre 2019. Ecco, nel dettaglio, tutte le nuove specifiche dell’ordinanza in questione.
Le indicazioni dell’ordinanza per il Sisma 2016
L’ordinanza n. 81 presenta anche le seguenti indicazioni:
- entro il 30 settembre 2019. I soggetti legittimati a presentare domanda di contributo per gli interventi di immediata esecuzione, trasmettono tramite PEC, al Commissario straordinario ed ai vice Commissari, il conferimento dell’incarico al professionista per la presentazione della pratica relativa agli interventi di immediata esecuzione;
- Alla domanda di contributo, nel solo caso di schede FAST, la scheda AEDES può essere presentata contestualmente al progetto entro il 31 dicembre 2019;
- Al posto della perizia giurata può essere presentata una perizia asseverata;
- In caso di mancata presentazione della domanda entro il termine previsto, scatta l’inammissibilità della domanda di contributo.
Le tempistiche per le pratiche
Stando all’articolo 8 del d.l 17 ottobre 2016, n. 189 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”, i soggetti interessati devono comunicare l’inizio lavori agli Uffici speciali per la ricostruzione. Questi successivamente ne danno notizia agli uffici comunali competenti. Entro il termine di sessanta giorni dall’inizio dei lavori, poi, è necessario provvedere a “presentare la documentazione che non sia stata già allegata alla comunicazione di avvio dei lavori di riparazione o ripristino. Documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, del titolo abilitativo edilizio e dell’autorizzazione sismica”.
Proroga e semplificazione burocratica per il Sisma 2016
Vincoli e passaggi burocratici eccessivi, secondo i professionisti e i cittadini del territorio. Da qui, ecco la necessità della nuova ordinanza. E a spiegarla è proprio Piero Farabollini. “Abbiamo preso atto che è stato presentato meno del 10% delle pratiche attese. Dopo lo Sblocca Cantieri, questa proroga per la presentazione delle richieste di contributo per danni lievi va nella direzione di un ulteriore sforzo del Governo, attraverso la struttura commissariale, per favorire il rientro dei terremotati nelle loro case”. Un’ordinanza che dovrà andare di pari passo con la semplificazione delle norme. Un passaggio obbligato per “dare un sensibile impulso al ritorno progressivo alla normalità con il ripristino delle tante abitazioni che, fortunatamente, hanno bisogno solo di pochi lavori per rientrare nella piena disponibilità dei proprietari”, aggiunge il commissario Farabollini.
Il favore del territorio
Un’ordinanza che è stata accolta con favore dai territori coinvolti dal sisma del 2016. Una decisione reclamata a gran voce anche dal mondo della politica. Pochi giorni prima dell’emanazione del documento, il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, nella sua veste di vice commissario per la ricostruzione, aveva inviato una lettera a Piero Farabollini. Nella missiva si chiedeva, appunto, di valutare l’opportunità di concedere una proroga per gli interventi di immediata esecuzione. I numeri parlano chiaro, d’altronde. Nella lettera Paparelli ricorda una questione. “Le pratiche degli interventi per danni lievi presentate presso l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Umbria risultano pari a circa un quarto della potenziale platea stimabile in relazione ai dati ufficiali del censimento danni”. Si spera ora che la situazione possa repentinamente cambiare.