Ingegneria

Sicurezza stradale, l’effetto lockdown sull’annualità 2020

Incidenti, morti e feriti in calo di circa il 30% rispetto all’anno 2019. Ma i dati sono chiaramente influenzati da un'annualità piena di restrizioni
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Sicurezza stradale, l’effetto lockdown sull’annualità 2020
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il rapporto 2020 relativo alla “produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali”. L’obiettivo strategico di questa rilevazione è di migliorare la sicurezza stradale nelle varie modalità di trasporto. Mentre quello operativo è la produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada. Il lavoro, anche in questa occasione, è stato dedicato alle vittime della strada ed alle loro famiglie, all’impegno giornaliero di tutti coloro che operano e si prodigano, a tutti i livelli di responsabilità, affinché non ci siano più morti sulle nostre strade. Inoltre quest’anno il rapporto è stato dedicato anche a tutte le vittime da Covid-19 che ci hanno lasciato in questo anno, di particolare sofferenza. E a tutti coloro che si stanno strenuamente prodigando, anche a rischio della loro vita, per proteggere e preservare la salute di noi tutti.

Sicurezza stradale, la suddivisione dei dati 2020

Il rapporto 2020, condotto perseguendo l’obiettivo strategico e l’obiettivo operativo prima introdotti, illustra, attraverso relazioni di sintesi, statistiche, tabelle dati e grafici, i principali risultati di studi, analisi ed elaborazione dati sull’incidentalità stradale. Il rapporto 2020 si compone di n.14 cartelle, così suddivise:

1. “ISTAT – Incidenti stradali in Italia”; “ISTAT – Utilizzo di Open Street Map per l’analisi dell’incidentalità stradale sulla rete viaria italiana: aggiornamento di metodi e indicatori”;

a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT);

2. “ACI – Incidenti stradali in Europa”; “ACI – Incidentalità stradale rete viaria principale – Anno 2019”; “ACI – Impatto della pandemia da Covid-19 sulla mobilità in Italia e in Europa”; “ACI – Uso delle coordinate geografiche”; “ACI – Indicatori di incidentalità stradale”;

a cura dell’Automobile Club d’Italia (ACI);

3. “PS-CC – Dossier stragi sabato sera – Anno 2019”; “PS-CC – Dossier stragi sabato sera – Gennaio-Settembre 2020”; “PS-CC – Attività infortunistica rilevata da Polizia e Carabinieri – Anni 2018-2019”; “PS-CC – Attività infortunistica rilevata da Polizia e Carabinieri – Gen-Ott 2020”;

a cura della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri;

4. “MIT – Incidentalità stradale in Italia”; “MIT – Incidentalità per tipologia di strada”; “MIT – Incidentalità utenti vulnerabili”;

a cura della Direzione Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT);

5. “Sicurezza Stradale – Monitoraggio e nuove strategie sulla mobilità”;

a cura della Polizia Locale di Roma Capitale;

6. “Analisi dell’incidentalità della rete stradale della Regione Marche interessata dal DPCM 20/02/2018”;

a cura di ANAS S.p.A.;

7. “AISCAT – Incidentalità sulla rete autostradale in concessione”;

a cura dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT);

8. “Infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto denunciati all’INAIL”; “Indici infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto”;

a cura dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL);

9. “Ceremss Lazio – Informatizzazione e georeferenziazione incidenti”;

a cura di Astral (Azienda Strade Lazio S.p.A.);

10. “Incidentalità utenza pedonale nella Regione Campania;

a cura del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata (Provveditorato OO.PP. Napoli);

11. “MIT – Stato di attuazione del D. Lgs. 35-2011”;

a cura della Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali (D.G.S.A.V.S.I.S.);

12. “Incidentalità notturna da illuminazione assente o inadeguata: modello matematico di stima – Valutazioni per l’anno 2019”;

a cura del Prof. Ing. Luciano di Fraia, già docente di Illuminotecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II; “Applicazione di metodologie di miglioramento continuo alla sicurezza stradale”; a cura dell’Ing. Leopoldo Iovino, esperto della Fondazione Luigi Guccione Onlus e padre di una giovane Vittima della strada;

13. “ISTAT-ACI – Incidenti stradali – Stima preliminare – Gen-Set 2020”;

a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e dell’Automobile Club d’Italia (ACI);

14. “Programmazione strategica MIT 2020”; “Produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada”;

a cura dell’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

Covid e sicurezza stradale: impatto sui dati da ponderare

In questa sede, analizzeremo la cartella n.2, in particolar modo ponendo l’attenzione sul nostro territorio nazionale, partendo dalla relazione “Impatto della pandemia da Covid-19 sulla mobilità in Italia e in Europa”, a cura dell’Automobile Club d’Italia (ACI). Come si potrà facilmente immaginare, la pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto in tutto il mondo e le sue conseguenze sono visibili, senza ombra di dubbio, anche nell’ambito della mobilità. I primi dati raccolti dalla Polizia di Stato per gli incidenti stradali con lesioni a persone (circa un terzo degli incidenti totali registrati) nel periodo gennaio-ottobre 2020, mostrano in maniera evidente gli effetti dell’entrata in vigore dei vari decreti che hanno istituito dapprima la zona rossa in alcune regioni del Nord Italia e successivamente il confinamento di tutta la popolazione sull’intero territorio nazionale con il DCPM del 9 marzo 2020. Dall’analisi giornaliera dei dati di incidentalità, disponibili sul sito della Polizia Stradale, emergono importati diminuzioni rispetto all’anno 2019. Mediamente il decremento rispetto all’anno 2019 degli incidenti stradali è stato di circa il 32% nel periodo gennaio-ottobre, mentre il decremento dei morti è stato pari a quasi il 30%. Inoltre durante la zona rossa del mese di aprile si sono toccate punte in diminuzione dell’86% per quanto riguarda il numero di incidenti e dell’80% per quanto riguarda il numero di morti.

Diminuiscono gli incidenti

Anche nelle grandi città la diminuzione di incidenti stradali è stata consistente. Dai primi dati raccolti dalla rilevazione trimestrale della Polizia Locale dei comuni capoluogo, emerge una diminuzione nel mese di marzo superiore al 70% sia per gli incidenti sia per i decessi e di oltre l’80% durante il mese di aprile. La ripresa della mobilità, a seguito della graduale riapertura delle attività e del ripristino della libertà di circolazione per la popolazione su tutto il territorio nazionale, ha avuto ripercussioni anche sull’incidentalità. Che già a partire dal mese di maggio 2020 ha fatto registrare degli aumenti, senza però mai riavvicinarsi del tutto ai valori dell’anno 2019. Notevoli ripercussioni si sono verificate anche sulla circolazione stradale. Sebbene mai formalmente interrotta, dal mese di marzo si è assistito infatti ad un crollo verticale dei flussi di traffico che ha raggiunto il suo apice nel mese di aprile. Per poi risalire progressivamente e ristabilizzarsi attorno al mese di luglio.

La circolazione azzerata dei veicoli

Secondo i dati forniti da ANAS e da AISCAT, nel mese di marzo 2020 c’è stato un decremento dei volumi di traffico pari a circa il 60% rispetto a marzo 2019. Nel mese di aprile questa riduzione si è ancora più accentuata con circa il 75% in meno, nel mese di maggio è leggermente risalita (-50% circa), per risalire ancora nel mese di giugno (-20% circa). Complessivamente, nel periodo marzo-giugno 2020 si è registrata una contrazione della circolazione di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Inoltre, a ciò va aggiunto anche il calo delle nuove immatricolazioni di autovetture, che dal 1 gennaio al 30 settembre 2020 ha fatto segnare un netto calo del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.

Sicurezza stradale, il 2020 utile solo ai fini statistici

Considerate le statistiche precedentemente esposte, risulta dunque chiaro che il minore numero di veicoli e di persone in circolazione abbia inciso in maniera preponderante sulla diminuzione degli incidenti stradali e il relativo numero di morti e di feriti. Pertanto non si può far corrispondere l’anno 2020 ad un anno con un oggettivo miglioramento della sicurezza stradale. Poiché il tutto è una conseguenza delle restrizioni dettate dalla necessità di combattere l’espansione dei contagi da Covid-19. In conclusione l’anno 2020 non può assolutamente essere considerato un anno di riferimento veritiero, ma tale rapporto deve essere valutato solo dal punto di vista statistico a fini meramente accademici. Con la speranza che con l’anno 2021 si possa tornare alla normalità, si rimane in attesa delle medesime statistiche sull’incidentalità stradale relative all’anno 2021 da poter confrontare con l’anno 2019 e precedenti per poter analizzare oggettivamente l’andamento della sicurezza stradale sul nostro territorio nazionale.
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