Ingegneria
Sicurezza stradale, l’effetto lockdown sull’annualità 2020
Incidenti, morti e feriti in calo di circa il 30% rispetto all’anno 2019. Ma i dati sono chiaramente influenzati da un'annualità piena di restrizioni
Condividi

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il rapporto 2020 relativo alla “produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali”. L’obiettivo strategico di questa rilevazione è di migliorare la sicurezza stradale nelle varie modalità di trasporto. Mentre quello operativo è la produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada.
Il lavoro, anche in questa occasione, è stato dedicato alle vittime della strada ed alle loro famiglie, all’impegno giornaliero di tutti coloro che operano e si prodigano, a tutti i livelli di responsabilità, affinché non ci siano più morti sulle nostre strade. Inoltre quest’anno il rapporto è stato dedicato anche a tutte le vittime da Covid-19 che ci hanno lasciato in questo anno, di particolare sofferenza. E a tutti coloro che si stanno strenuamente prodigando, anche a rischio della loro vita, per proteggere e preservare la salute di noi tutti.
I primi dati raccolti dalla Polizia di Stato per gli incidenti stradali con lesioni a persone (circa un terzo degli incidenti totali registrati) nel periodo gennaio-ottobre 2020, mostrano in maniera evidente gli effetti dell’entrata in vigore dei vari decreti che hanno istituito dapprima la zona rossa in alcune regioni del Nord Italia e successivamente il confinamento di tutta la popolazione sull’intero territorio nazionale con il DCPM del 9 marzo 2020.
Dall’analisi giornaliera dei dati di incidentalità, disponibili sul sito della Polizia Stradale, emergono importati diminuzioni rispetto all’anno 2019. Mediamente il decremento rispetto all’anno 2019 degli incidenti stradali è stato di circa il 32% nel periodo gennaio-ottobre, mentre il decremento dei morti è stato pari a quasi il 30%. Inoltre durante la zona rossa del mese di aprile si sono toccate punte in diminuzione dell’86% per quanto riguarda il numero di incidenti e dell’80% per quanto riguarda il numero di morti.
Notevoli ripercussioni si sono verificate anche sulla circolazione stradale. Sebbene mai formalmente interrotta, dal mese di marzo si è assistito infatti ad un crollo verticale dei flussi di traffico che ha raggiunto il suo apice nel mese di aprile. Per poi risalire progressivamente e ristabilizzarsi attorno al mese di luglio.
Sicurezza stradale, la suddivisione dei dati 2020
Il rapporto 2020, condotto perseguendo l’obiettivo strategico e l’obiettivo operativo prima introdotti, illustra, attraverso relazioni di sintesi, statistiche, tabelle dati e grafici, i principali risultati di studi, analisi ed elaborazione dati sull’incidentalità stradale. Il rapporto 2020 si compone di n.14 cartelle, così suddivise:1. “ISTAT – Incidenti stradali in Italia”; “ISTAT – Utilizzo di Open Street Map per l’analisi dell’incidentalità stradale sulla rete viaria italiana: aggiornamento di metodi e indicatori”;
a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT);2. “ACI – Incidenti stradali in Europa”; “ACI – Incidentalità stradale rete viaria principale – Anno 2019”; “ACI – Impatto della pandemia da Covid-19 sulla mobilità in Italia e in Europa”; “ACI – Uso delle coordinate geografiche”; “ACI – Indicatori di incidentalità stradale”;
a cura dell’Automobile Club d’Italia (ACI);3. “PS-CC – Dossier stragi sabato sera – Anno 2019”; “PS-CC – Dossier stragi sabato sera – Gennaio-Settembre 2020”; “PS-CC – Attività infortunistica rilevata da Polizia e Carabinieri – Anni 2018-2019”; “PS-CC – Attività infortunistica rilevata da Polizia e Carabinieri – Gen-Ott 2020”;
a cura della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri;4. “MIT – Incidentalità stradale in Italia”; “MIT – Incidentalità per tipologia di strada”; “MIT – Incidentalità utenti vulnerabili”;
a cura della Direzione Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT);5. “Sicurezza Stradale – Monitoraggio e nuove strategie sulla mobilità”;
a cura della Polizia Locale di Roma Capitale;6. “Analisi dell’incidentalità della rete stradale della Regione Marche interessata dal DPCM 20/02/2018”;
a cura di ANAS S.p.A.;7. “AISCAT – Incidentalità sulla rete autostradale in concessione”;
a cura dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT);8. “Infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto denunciati all’INAIL”; “Indici infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto”;
a cura dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL);9. “Ceremss Lazio – Informatizzazione e georeferenziazione incidenti”;
a cura di Astral (Azienda Strade Lazio S.p.A.);10. “Incidentalità utenza pedonale nella Regione Campania;
a cura del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata (Provveditorato OO.PP. Napoli);11. “MIT – Stato di attuazione del D. Lgs. 35-2011”;
a cura della Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali (D.G.S.A.V.S.I.S.);12. “Incidentalità notturna da illuminazione assente o inadeguata: modello matematico di stima – Valutazioni per l’anno 2019”;
a cura del Prof. Ing. Luciano di Fraia, già docente di Illuminotecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II; “Applicazione di metodologie di miglioramento continuo alla sicurezza stradale”; a cura dell’Ing. Leopoldo Iovino, esperto della Fondazione Luigi Guccione Onlus e padre di una giovane Vittima della strada;13. “ISTAT-ACI – Incidenti stradali – Stima preliminare – Gen-Set 2020”;
a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e dell’Automobile Club d’Italia (ACI);14. “Programmazione strategica MIT 2020”; “Produzione di statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada”;
a cura dell’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).Covid e sicurezza stradale: impatto sui dati da ponderare
In questa sede, analizzeremo la cartella n.2, in particolar modo ponendo l’attenzione sul nostro territorio nazionale, partendo dalla relazione “Impatto della pandemia da Covid-19 sulla mobilità in Italia e in Europa”, a cura dell’Automobile Club d’Italia (ACI). Come si potrà facilmente immaginare, la pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto in tutto il mondo e le sue conseguenze sono visibili, senza ombra di dubbio, anche nell’ambito della mobilità.

Diminuiscono gli incidenti
Anche nelle grandi città la diminuzione di incidenti stradali è stata consistente. Dai primi dati raccolti dalla rilevazione trimestrale della Polizia Locale dei comuni capoluogo, emerge una diminuzione nel mese di marzo superiore al 70% sia per gli incidenti sia per i decessi e di oltre l’80% durante il mese di aprile. La ripresa della mobilità, a seguito della graduale riapertura delle attività e del ripristino della libertà di circolazione per la popolazione su tutto il territorio nazionale, ha avuto ripercussioni anche sull’incidentalità. Che già a partire dal mese di maggio 2020 ha fatto registrare degli aumenti, senza però mai riavvicinarsi del tutto ai valori dell’anno 2019.
La circolazione azzerata dei veicoli
Secondo i dati forniti da ANAS e da AISCAT, nel mese di marzo 2020 c’è stato un decremento dei volumi di traffico pari a circa il 60% rispetto a marzo 2019. Nel mese di aprile questa riduzione si è ancora più accentuata con circa il 75% in meno, nel mese di maggio è leggermente risalita (-50% circa), per risalire ancora nel mese di giugno (-20% circa). Complessivamente, nel periodo marzo-giugno 2020 si è registrata una contrazione della circolazione di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Inoltre, a ciò va aggiunto anche il calo delle nuove immatricolazioni di autovetture, che dal 1 gennaio al 30 settembre 2020 ha fatto segnare un netto calo del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.