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Sicurezza dei ponti esistenti: analisi delle Linee Guida approvate

Approfondimento dei contenuti delle Linee guida per la sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti armonizzate alle Ntc18
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Sicurezza dei ponti esistenti: analisi delle Linee Guida approvate

Con decreto n. 493 del 3/12/2021, il Ministero delle Infrastrutture adotta le Linee Guida per la gestione del rischio dei ponti esistenti e delle Istruzioni operative per la loro applicazione. Suddette Linee Guida sostituiscono l’Allegato A al decreto del MIMS, 17/12/2020 n.578.

Il primo testo era stato presentato a febbraio 2020, le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistentied ora hanno ricevuto il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Predisposte da un Gruppo di lavoro del CSLP, le linee guida saranno oggetto di una applicazione sperimentale in relazione al sistema di monitoraggio anche dinamico dei ponti e viadotti. All’esito di tale sperimentazione, potranno fornire uno strumento avanzato, univoco ed uniforme per la gestione del rischio e la verifica di sicurezza delle infrastrutture.

Vediamo le peculiarità del documento armonizzato con le Ntc18, in cui non manca il riferimento ai laboratori di prova (art. 59 D.P.R. n. 380/2001).

D.m. numero 493 del 03/12/2021

“In sostituzione dell’Allegato A al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 17 dicembre 2020, n. 578, sono adottate le Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti, di cui all’Allegato A al presente decreto, le quali, in attuazione di quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 14 del decreto legge n. 109 del 2018, e successive modifiche ed integrazioni, assicurano l’omogeneità della classificazione e gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio dei ponti, viadotti, rilevati, cavalcavia e opere similari, esistenti lungo strade statali o autostrade gestite da Anas S.p.A. o da concessionari autostradali”.

Per le Regioni, Province e Comuni, che non hanno un proprio organico ispettivo, sono previsti programmi di sperimentazione e formazione del personale.

Modalità di applicazione

Le Linee Guida dovranno essere applicate entro i termini riportati nella sottostante tabella, che fanno riferimento alle date di completamento delle attività riportate in tabella.

Suddetta tempistica non è applicabile alle opere per le quali, durante le ispezioni obbligatorie o a seguito di segnalazione, sia già stata accertata

  • la presenza di una riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta a:
    • significativo degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali,
    • deformazioni significative conseguenti anche a problemi in fondazione;
  • danneggiamenti prodotti da:
    • azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), da azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni)
    • o da situazioni di funzionamento ed uso anomali,

e per cui deve essere dato avvio immediato alla programmazione delle ulteriore ispezioni approfondite e delle conseguenti operazioni di attribuzione della classe di attenzione e messa in sicurezza.

Programmazione degli interventi

Per le opere in classe di attenzione alta, di cui al punto 4.6 delle Linee Guida in parola, la programmazione della valutazione della sicurezza è attuata sulla base delle singole componenti di rischio, anche tenuto conto delle risorse disponibili e della specificità dell’infrastruttura stradale anche in relazione alle operazioni in sede necessarie per l’effettuazione delle indagini, fatti salvi i casi di grave pericolo, emergenza e urgenza che richiedono interventi immediati.

E’ inoltre necessario che il gestore dell’opera programmi e determini le priorità di valutazione e/o di intervento, sulla base di opportuni criteri ed analisi quantitative di rischio intrinseco ed estrinseco, delle conseguenze sulla circolazione e sull’esercizio dell’infrastruttura, oltre che in base alle risorse disponibili.

Schede di supporto al rilievo

Va innanzitutto rilevato che al documento sono abbinate le schede di supporto al rilievo, ovvero:

  1. Censimento ponti di Livello 0 (Allegato 3);
  2. Descrittive di ispezione ponti di Livello 1 (Allegato 4);
  3. Ispezione ponti di Livello 1 – Fenomeni di frana e fenomeni idraulici (Allegato 5);
  4. Valutazione dei difetti (Allegato 6);
  5. Difettologiche (Allegato 7);
  6. Ispezione speciale – Ponti in c.a.p. a cavi post-tesi (Allegato 8).

Ponti esistenti: l’approccio multilivello

Come già ribadito, le Linee Guida propongono un approccio multilivello. Questo prevede valutazioni:

  1. speditive estese a livello territoriale: censimento, ispezioni e la classificazione;
  2. puntuali, di complessità maggiore, concentrate su singoli manufatti.

Da una prima analisi eseguita sull’intero patrimonio infrastrutturale esistente è definita poi la classe di attenzione da attribuire ad ogni ponte e, quindi, il grado di complessità e la tipologia dei successivi approfondimenti eventualmente richiesti, opportunamente graduati ed ottimizzati.

Approccio multilivello e relazioni tra i diversi livelli di analisi

Sicurezza dei ponti esistenti: definizione della classe di attenzione

La classe di attenzione di un ponte esistente serve a stabilire l’eventuale priorità di intervento sull’infrastruttura a seguito di un’analisi condotta, almeno di livello 2.

La classe di attenzione corrisponde inoltre ad una stima approssimata dei fattori di rischio. Ed è utile per la definizione di un ordine di priorità  e per l’approfondimento delle indagini/verifiche/controlli, nonché per la programmazione degli interventi manutentivi e strutturali necessari.

Le linee guida per i ponti esistenti prevedono 5 classi di attenzione:

  • Alta;
  • Media-Alta;
  • Media;
  • Medio-Bassa;
  • Bassa

La classe di attenzione è funzione di tre fattori:

  • Pericolosità;
  • Vulnerabilità;
  • Esposizione.

A loro volta valutabili mediante parametri considerati primari o secondari. La gravità di ciascun fattore è valutata sempre attraverso una delle seguenti diciture: alta, medio-alta, media, medio-bassa e bassa.

Paragrafo di riferimento Funzione di ….. Parametri primari Parametri secondari
Pericolosità  4.2.1

4.3.2

4.4.2

4.5.1

Struttura e fondazione

Azione sismica

Rischio frane

Rischio idraulico

Entità dei carichi presenti con particolare riferimento al transito di trasporto eccezionale
Vulnerabilità  4.2.2

4.3.3

4.4.3

4.5.2

Struttura e fondazione

Azione sismica

Rischio frane

Rischio idraulico

Livello di difettosità
Schema statico, luce, materiale e numero di campate
Rapidità di evoluzione del degrado
Norma di progettazione
Esposizione 4.2.3

4.3.4

4.4.4

4.5.3

Struttura e fondazione

Azione sismica

Rischio frane

Rischio idraulico

Livello di TGM e luce media della campata Alternative stradali
Tipologia di ente scavalcato
Trasporto di merci pericolose

Gli Enti gestori infine creano progressivamente una banca dati digitale aperta di tutti i ponti e viadotti, da rendere disponibile ai competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, iniziando da quelle opere che presentano una classe di attenzione più alta e procedendo, gradualmente, verso la completa digitalizzazione delle infrastrutture di che trattasi.

Livello 3: Valutazione preliminare del ponte stradale

Se a un ponte stradale è associata una classe di attenzione risultante media o medio-alta, segue quindi la valutazione preliminare, definita Livello 3, a cui corrisponde il Capitolo 5 delle linee guida.

Questa valutazione consiste principalmente nel:

  1. Valutare la qualità e la tipologia dei difetti rilevati al Livello 1 (o dalle ispezioni periodiche).
  2. Stimare, preliminarmente, le risorse dell’opera in funzione, prioritariamente, delle norme di progetto dell’opera.
  3. Analizzare con maggior dettaglio le problematiche osservate nelle ispezioni eseguite al Livello 1 individuandone le possibili cause.
  4. Valutare, mediante un’analisi approssimata, le risorse garantite dalle norme utilizzate all’epoca della progettazione dell’opera rispetto alle normative attualmente vigenti. Assumendo, salvo evidenti indicazioni contrarie che evidenzino macroscopici errori progettuali, che il progetto del ponte sia stato redatto in conformità alle indicazioni normative vigenti all’epoca della sua realizzazione e ottimizzato per far fronte ai corrispondenti carichi da traffico.
  5. Valutare il rapporto tra la domanda indotta sui vari elementi costituenti il ponte rispetto sia la norma dell’epoca sia secondo i modelli di traffico previsti dalle norme attualmente vigenti.
  6. Stimare le risorse minime garantite dalle diverse normative al variare dei modelli di traffico rispetto alle normative vigenti.

A seguito di questa valutazione l’ente proprietario e/o gestore deve quindi valutare, caso per caso, la necessità di eseguire valutazioni accurate di Livello 4, sulla base della tipologia e qualità dei difetti riscontrati mediante le diverse tipologie di ispezione livelli previsti.

Le informazioni aggiuntive ricavabili dai sistemi di monitoraggio, descritti al § 7.6Monitoraggio strumentale“, ove previsti, possono inoltre essere di ausilio alle valutazioni preliminari di Livello 3.

Livello 4: verifica accurata del ponte stradale

Il Livello 4 prevede l’esecuzione di valutazioni accurate sul ponte stradale che consistono in:

  1. Riferimento normativo: Ntc18 e relativa circolare n.7/2019, in particolare il capitolo 8.
  2. Approccio conoscitivo legato principalmente alla definizione dei carichi, al comportamento dei materiali e degli elementi costitutivi l’infrastruttura.
  3. Definizione della vita di riferimento dell’intervento al fine di calibrare le azioni e l’influenza del degrado sulle verifiche di sicurezza.
“Nel caso di azioni variabili caratterizzate da distribuzioni dei valori estremi dipendenti dal tempo, si assume come valore  caratteristico quello caratterizzato da un assegnato periodo di ritorno. Per le azioni ambientali (neve, vento, temperatura) il periodo di ritorno è posto uguale a 50 anni, corrispondente ad una probabilità di eccedenza del 2% su base annua; per le azioni da traffico sui ponti stradali il periodo di ritorno è convenzionalmente assunto pari a 1000 anni” (§ 2.5.2 Ntc18)

Livelli di analisi in funzione delle finalità delle verifiche

Indagini diagnostiche ed i laboratori di prova

  • I valori di progetto delle resistenze meccaniche dei materiali verranno valutati sulla base delle indagini e delle prove effettuate sulla struttura, tenendo motivatamente conto dell’entità delle dispersioni, prescindendo dalle classi discretizzate previste nelle norme per le nuove costruzioni. Per le prove di cui alla Circolare 08 settembre 2010, n.7617/STC o eventuali successive modifiche o interazioni, il prelievo dei campioni dalla struttura e l’esecuzione delle prove stesse devono essere effettuate a cura di un laboratorio di cui all’articolo 59 del d.P.R. 380/2001.
  • Ai sensi del paragrafo §8.5.3 delle Ntc18 le indagini di caratterizzazione dei materiali di un ponte esistente dovranno essere condotte a cura di un laboratorio di cui all’articolo 59 del d.P.R. 380/2001.

Sicurezza dei ponti esistenti: sistema di sorveglianza e monitoraggio

Le linee guida si chiudono infine con il capitolo 7 “Sistema di sorveglianza e monitoraggio”. Nel testo sono contenuti i criteri e i requisiti minimi delle procedure adottate dagli Enti pubblici e privati gestori di trasporto sul territorio nazionale, al fine di pianificare ed effettuare le attività di gestione della sicurezza strutturale dei ponti esistenti in maniera uniforme per tutto il territorio nazionale.

Sono ritenuti strumenti operativi del sistema di sorveglianza e monitoraggio:

  • Ispezioni periodiche ordinarie;
  • Ispezioni straordinarie;
  • Indagini non distruttive e semi-distruttive;
  • Prove di carico statiche e rilievi della risposta dinamica;
  • Monitoraggio strumentale;
  • Algoritmi di analisi e interpretazione dati;
  • Modelli rappresentativi del comportamento reale;
  • Indici dello stato di condizione e modelli di degrado;
  • Basi dati informatiche (BMS, di cui al §7.8 delle Linee guida).

Linee Guida per la gestione del rischio dei ponti esistenti e delle Istruzioni operative per la loro applicazione

 

Articolo pubblicato il 14 maggio 2020 e aggiornato il 31 gennaio 2022

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