Sicurezza antisismica nelle scuole, a che punto siamo?
                                Il 22 novembre si celebra la giornata per la sicurezza antisismica nelle scuole, che ricorda le vittime di incidenti in ambito scolastico come quello che colpì la scuola “Francesco Jovine” a San Giuliano di Puglia, durante il terremoto in Molise del 2002, in cui persero la vita 27 bambini e una maestra.
La giornata è l’occasione per fare il punto sui finanziamenti finora stanziati per la sicurezza antisismica nelle scuole, a partire dal fondo per verifiche sismiche e interventi straordinari “urgenti”, istituito con decreto legge n. 269/2003, convertito dalla legge 326/2003, proprio dopo la tragica evenienza in Molise. Questo fondo – inizialmente di 73,5 milioni per il 2003 e da 100 milioni annui per il 2004 e 2005 – è stato creato per finanziare le verifiche sismiche e gli interventi infrastrutturali per la riduzione del rischio; successivamente, si sono aggiunti interventi regionali e locali e un rifinanziamento dello stato, con l’incremento di 20 milioni annui disposto dalla legge 244/2007.
Il provvedimento ha previsto 6 annualità per il programma di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici esistenti, e la costruzione di nuovi immobili in caso di elevato rischio sismico.
Il criterio per l’assegnazione delle risorse alle regioni è il livello di rischio sismico del territorio. In tale senso, l’Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003 del Presidente del consiglio dei ministri ha disposto nuove normative tecniche per le costruzioni in aree sismiche e la riclassificazione in 4 zone di pericolosità del territorio nazionale, introducendo altresì l’obbligo per gli enti proprietari di procedere alla verifica sismica di edifici strategici “che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”, tra cui le scuole.
Quali risultati per la sicurezza antisismica nelle scuole?
Il piano di verifiche antisismiche e di messa in sicurezza delle scuole ha portato a:
- 2.300 verifiche sismiche sulle scuole;
 - 225 interventi antisismici, di cui 201 conclusi a febbraio 2022, altri 13 in cantiere e 6 con progettazione affidata.
 
In gran parte si tratta di interventi di adeguamento strutturale e antisismico: 195 edifici su 225 (86,7%). Vi sono poi 29 nuove costruzioni, per quei casi in cui il costo dell’adeguamento dell’edificio esistente sarebbe stato eccessivo rispetto alla costruzione ex novo. In un caso, in Toscana, l’intervento riguarda il miglioramento di un edificio sottoposto a vincolo.
Per quanto riguarda lo stato di avanzamento, a febbraio 2022 risulta concluso l’89,3% degli interventi (201 in totale). Altri 13 sono in cantiere, mentre 6 sono in fase di progettazione o di appalto. Sono 5 quelli in corso di avvio.
Da ultimo, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) stanzia 3,9 miliardi di euro per la messa in sicurezza delle scuole e 800 milioni (cifra successivamente innalzata sopra il miliardo) per la costruzione di nuovi edifici. Solo nei prossimi mesi, in relazione all’avanzamento dei lavori, sarà possibile monitorare l’andamento di questi progetti.
                                    
