In Sicilia prosegue l’iter per
ammodernare l’infrastruttura ferroviaria, con particolare attenzione rivolta verso i collegamenti tra Catania e Messina e tra Catania e Palermo.
Si tratta di un’operazione che dal punto di vista finanziario nel settore delle infrastrutture si presenta innovativa per il contesto italiano, combinando un finanziamento diretto allo Stato con un sostegno agli istituti di credito che, con il rilascio delle garanzie previste nei contratti di affidamento dei lavori, sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nel facilitare l’
implementazione dei progetti infrastrutturali di grandi dimensioni, come appunto la linea Palermo-Catania.
Il
finanziamento diretto della BEI al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ammonta a 800 milioni, di cui la prima tranche da 200 milioni è già stata stipulata.
Linea ferroviaria Palermo-Catania: i finanziamenti
BEI ha sviluppato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane uno
strumento di contro-garanzia, per un importo di 1,3 miliardi a favore di intermediari finanziari. Di questi, i primi 500 milioni sono stati assegnati ad Intesa Sanpaolo -Banca che ha fatto da apripista al progetto contribuendo alla definizione dello schema dello strumento – e 300 milioni a CDP, mentre i rimanenti 500 milioni verranno allocati ad altri intermediari finanziari in una fase successiva. Questo strumento non ha precedenti nell’operatività della BEI ed è volto a contro-garantire le garanzie contrattuali che gli istituti finanziari rilasceranno in favore di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. nell’interesse dei soggetti eleggibili e aggiudicatari dei lavori.
Grazie alla contro-garanzia del 50% si potranno generare garanzie da parte degli istituti finanziari pari al doppio dell’impegno della BEI: si arriverà quindi a
2,6 miliardi di garanzie disponibili per l’attivazione dei contratti di costruzione e il conseguente avvio dei lavori. Questi si aggiungono agli 800 milioni di finanziamento diretto al MEF, per un valore complessivo di 3,4 miliardi a favore dell’ammodernamento della linea ferroviaria Palermo-Catania. L’intervento di contro-garanzia che sostiene la garanzia della BEI da 1,3 miliardi è sostenuto da InvestEU, il programma dell’Unione Europea che mira ad attivare investimenti per
372 miliardi entro il 2027, di cui il Gruppo BEI è il principale partner attuativo. La struttura finanziaria dell’operazione permetterà di facilitare l’implementazione dei lavori grazie alla contro-garanzia fornita agli istituti finanziari coinvolti e al suo effetto di amplificazione del sostegno creditizio alle aziende impegnate nella realizzazione delle opere infrastrutturali ferroviarie. Questo va ad aggiungersi al finanziamento di 1,4 miliardi che verrà erogato nell’ambito del PNRR per sostenere gli investimenti per la linea Palermo-Catania.
Ci sono già risultati concreti?
La Sicilia, come anche buona parte del Sud Italia, vede ancora dei valori bassi per quanto riguarda l
’accessibilità ferroviaria sul territorio. Opere come
Palermo-Catania, che uniscono due grandi agglomerati urbani situati sulla costa attraversando una buona parte di territori centrali dell
’isola attualmente poco collegati, con un’infrastruttura moderna ed efficiente, può portare sviluppo per le aree interessate.
Per la riuscita tecnica, infrastrutturale ed economica è stato sottolineato il ruolo “digitale” della progettazione BIM, che caratterizza da un punto di vista gestionale gli interventi.
La Palermo-Catania è un’
opera di primaria importanza per l’isola, che ne collega i due principali centri, che oltretutto ospitano i due principali aeroporti di riferimento per l’isola, transitando anche per Enna e Caltanissetta, su un tracciato moderno di 178 km.
I treni, sia merci che passeggeri, viaggeranno a una velocità massima di 200 km/h, contribuendo a ridurre i tempi di percorrenza della tratta di circa 60 minuti, collegando le due città metropolitane con treni diretti in 2 ore rispetto alle 3 ore attuali. Il progetto contribuirà allo sviluppo economico e sociale della regione e a promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile. Catania vedrà un totale rinnovamento della stazione, su uno scenario che la porta al 2030.
Nella 1^ macrofase Palermo – Catania il Lotto 6 Catenanuova Bicocca è uno dei primi che vedrà il completamento, con la fine dei lavori prevista nel 2024 e l’attivazione nel 2025.
La necessità di collegare Palermo e Catania aveva visto tra il 2021 e 2022 la sperimentazione di un servizio ferroviario “a mercato”, ossia non sostenuto dai finanziamenti regionali, con
estensione sulla costa orientale fino a Messina per poter intercettare i servizi marittimi veloci in coincidenza con le “Frecce” che collegano la Calabria a Roma.
Quel servizio è durato sette mesi, in cui il numero di passeggeri trasportati sembra essere stato inferiore rispetto alle attese, tanto da non giustificare la sostenibilità economica da parte di Trenitalia.
Pur essendo classificato “Frecciabianca” come gli ETR “Pendolino” che collegano, ad esempio, Roma a Genova via Livorno, oppure Roma a Ravenna via Terni, il
materiale rotabile destinato al servizio siciliano era caratterizzato da vetture trainate dalle E464 con velocità massima di 160 km/h che, pur essendosi nel tempo rivelate motrici dalle ottime prestazioni, sono nate per i servizi regionali.
I lavori sulla linea ferroviaria Messina-Catania
Sono stati avviati i lavori sulla Taormina-Fiumefreddo, lungo la tratta orientale tra Catania e Messina. Si tratta di una variante di 43 km a doppio binario, di cui 37 km si trovano in sotterranea, che vede impegnati tremila lavoratori e che permetterà di abbreviare di 30 minuti il viaggio tra le due città siciliane. Una volta che
i lavori saranno a regime, si stima che vedranno impegnate settemila persone, per un’opera che ha ricevuto una spinta dal PNRR ed è supervisionata da un Commissario Straordinario.
L’intero sistema Palermo-Catania-Messina si articola su 223 km, con una spesa complessiva stimata a 11,2 miliardi, per prevedere il potenziamento della rete sia in termini di velocità che di capacità, con un vantaggio sia per i passeggeri sia per le merci. L’area suburbana di Catania necessita di collegamenti più frequenti e veloci, di collegamento con Acireale e con l’area costiera più in generale.
Per quanto riguarda i trasporti cittadini, è attesa entro il primo semestre 2023 la fine dei lavori per l’estensione della metropolitana alle nuove fermate di Fontana e Monte Po, con un
nuovo tratto di 1,7 km, in vista di una futura estensione verso Misterbianco e uno scenario che vuole una rete che si appresta a superare i 10 km: sullo scenario di lungo termine la rete da Paternò a Fontanarossa passando per il centro si articolerebbe su 32 km per 29 stazioni.
Nel frattempo nel 2022 sono stati inaugurati due nuovi elettrotreni, che permettono di ammodernare il parco rotabile mantenendo la frequenza di corse su questa rete in crescita.