Ingegneria
La riforma del Contratto di Programma (CdP) ferroviario
Il Ministro Giovannini, in audizione alla Camera, ha illustrato l'iter e le linee programmatiche della riforma inserita nel PNRR
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La riforma del Contratto di Programma (CdP) ferroviario è stata oggetto dell’audizione del Ministro Giovannini alla Camera lo scorso 16 febbraio 2022. È stato ricordato l’iter del Contratto di Programma prima della L.152/2021, che prevedeva 12 passaggi. Dal 2007 l’iter approvativo era arrivato a durare oltre 3 anni, come nel caso dei rinnovi del 2010, 2012 e 2018. La riforma “M3C1-1” avvenuta con la conversione in legge 233/21 dell’art. 5 del d.l. 152/2021 e inserita nel PNRR (avente scadenza il 31 dicembre 2021) ha snellito il processo sintetizzandolo in 3 macrofasi, con una durata attesa di 8 mesi.

Riforma Contratto di Programma, le fasi
La riforma ha visto una prima fase di “indirizzo strategico” nel corso del 2021, trovandosi ora in una fase di approvazione amministrativa. La successiva fase di sottoscrizione e aggiornamenti avverrà pertanto nel corso dell’anno: l’aggiornamento annuale del Contratto di Programma con risorse della Legge di Bilancio in coerenza con documento programmatico dovrà avvenire entro 60 gg. dalla Legge di Bilancio. Il primo passo è rappresentato dalla presentazione del Documento Strategico Mobilità Ferroviaria. Le linee programmatiche procedono contestualmente al PGTL, dovendo soddisfare le necessità immediate del sistema trasporti e nel contempo orientare le scelte verso la realizzazione di infrastrutture più sostenibili, resilienti e “distribuite” per rispondere ai bisogni di imprese e persone, per rispondere anche alle emergenze sismiche idrogeologiche. Si ricordano i CNC (Core Network Corridor) europei:- Corridoio Mediterraneo
- Corridoio Reno-Alpi
- Corridoio Baltico-Adriatico
- Corridoio Scandinavo-Mediterraneo

Quali sono le valutazioni inerenti il Contratto di Programma?
Nei Contratti di Programma devono essere disciplinati e aggiornati gli ambiti, la modulazione, le modalità di ingiunzione e la quantificazione delle penali che il MIMS (in qualità di Concedente) ha la facoltà di irrogare a RFI (in qualità di Concessionaria), in caso di mancato raggiungimento delle performance fissate. Il meccanismo deve mettere annualmente a confronto i valori obiettivo pianificati e la registrazione a consuntivo delle performance effettivamente realizzate, escludendo i casi di forza maggiore e di fatto del terzo. Per quanto riguarda il Contratto di Programma-parte servizi, RFI ha l’obbligo di attestare il livello degli indicatori di prestazione effettivamente raggiunti. Per quanto attiene al Contratto di Programma, parte investimenti si prevede un meccanismo di misurazione della performance del Gestore correlato alla sua capacità di pianificare e realizzare gli investimenti classificati nella sezione operativa del Contratto. Il Documento Strategico è sottoposto ad aggiornamento ogni tre anni o comunque in caso di mutamento degli scenari di carattere eccezionale. Tra gli aggiornamenti al Documento Strategico presentato, su richiesta della Presidente Paita, è stata trasmessa al Parlamento un’integrazione del Documento strategico relativo agli interventi prioritari, che riguarda le tabelle A, B, C. Tra questi compare il raddoppio della tratta ferroviaria a binario unico (in provincia di Savona) sulla linea Genova-Ventimiglia.Nuove risorse nella Legge di bilancio 2022
Inoltre nella Legge di bilancio per il 2022 sono presenti nuove risorse per gli investimenti di competenza del MIMS:- contratto di Programma RFI (parte investimenti), con rifinanziamento per 5,750 miliardi di euro dal 2024 al 2036;
- contratto di Programma RFI (parte servizi): rifinanziamento al fine di effettuare la manutenzione straordinaria dell’infrastruttura ferroviaria nazionale per 5,1 miliardi di euro dal 2022 al 2027
- realizzazione della linea ferroviaria Adriatica AV/AC: stanziamento di 5 miliardi di euro dal 2022 al 2035