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Queens Ribbon, ponti ciclabili e mobilità lenta: la bicicletta come risposta alla crisi

Nel mondo, a partire da New York, potrebbero riprendere forza piani strutturati di reti ciclabili, oggi a rilento, e suggestioni diventare progetti concreti
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Queens Ribbon, ponti ciclabili e mobilità lenta: la bicicletta come risposta alla crisi
Molte persone si stanno riavviciando all’utilizzo della bicicletta con l’epidemia da Coronavirus in corso ma questo cambiamento di abitudini deve diventare strutturale. Le città soprattutto devono muoversi per adattare i loro territori. E i piani elaborati nel recente passato, magari un po’ in stallo, potrebbero diventare un motore importante della trasformazione. Come i Queens Ribbon a New York

New York tra Green Wave e Queens Ribbon

Il New York Times ha recentemente pubblicato un contributo su alcune azioni e proposte per aiutare la ripartenza della Grande Mela. Come moltissime città in tutto il mondo, anche New York e il suo traffico si sono infatti completamente fermati per contrastare la diffusione del contagio.

Il progetto Green Wave

Prima dell’arrivo della pandemia la città stava lavorando alla realizzazione del progetto Green Wave. Lanciato dal sindaco Bill de Blasio nel 2019, vuole diminuire il crescente numero di ciclisti che ogni anno perdono la vita sulle strade. Sebbene già indietro sulla tabella di marcia, il piano a regime dovrebbe anche realizzare 30 miglia (circa 50 km) di piste ciclabili protette ogni anno. L’ambizioso obiettivo è quello che entro il 2050 almeno il 10% degli spostamenti complessivi in città avvengano in bicicletta.

Il Queens Ribbon

Nello stesso periodo erano nate altre proposte, che forse potrebbero prendere maggiore forza proprio dalla pandemia. Una di queste è il Queens Ribbon, che prefigura la realizzazione di cinque nuovi ponti esclusivamente pedonali e ciclabili che scarcano sulla penisola di Manhattan. Il piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro guidato da Sam Schwartz comprendente la NYU Tandon School of Engineering e T.Y. Lin International. Punto di partenza del progetto è stato il grande aumento di pendolari in bicicletta tra Manhattan e i quartieri su Long Island, collegati dai ponti di Brooklyn, Manhattan, Williamsburg e Queensboro. L’ispirazione invece rielabora, amplia e moltiplica alcuni esempi realizzati in altre parti del mondo. Il primo è il Millennium Bridge di Londra ma l’elenco comprende anche la Passerelle Simone-de-Beauvoir a Parigi e l’Helix Bridge di Singapore.

Alcuni esempi di progetti per una nuova mobilità

Le città e i progettisti che stanno lavorando su questi temi nel mondo sono tanti, sebbene pochi ambiti abbiano la particolare geografia di New York. I progetti e le realizzazioni si conformano alle città e alle orografie dei loro territori spesso attraversati da fiumi e corsi d’acqua, che potrebbero essere sempre più scavalcati da ponti integrati in sistemi di percorsi ciclabili.

Il RheinRing per Colonia

Il progetto è stato sviluppato dal locale SPADE-Spatial Design Studio come nuovo attraversamento non carrabile del fiume Reno. Il ponte nasce per unire anche due parti della città, la Altstadt e il quartiere orientale di Deutz. Il progetto disegna un nuovo ponte ad anello di forma ellittica sospeso sulle acque del fiume. Quattro sono i punti di tangenza, corrispondenti ad altrettanti accessi. Due sono le sponde del Reno, mentre gli altri due sono altri due ponti, l’Hohenzollernbrücke e il Deutzer Brücke.

Dopo il Covid-19 nuovi ponti ciclabili anche per Londra?

Nel 2015 Boris Johnson, allora sindaco di Londra, lanciò l’idea di realizzare 13 nuovi attraversamenti del Tamigi, alcuni di questi pedonali e ciclabili. Avrebbero dovuto integrarsi con la capillare rete di percorsi ciclabili che attraversa la capitale britannica. Il Diamond Jubilee Footbridge avrebbe dovuto intitolarsi alle celebrazioni del giubileo di diamante della regina Elisabetta II, corrispondente al 60° anniversario del suo regno celebrato nel 2012. È un progetto sviluppato da One-World Design che dovrebbe collegare Battersea e Fulham, caratterizzato da una struttura composta da tre archi di luce differente. Un nuovo ponte pedonale e ciclabile tra Rotherhithe e Canary Wharf dovrebbe essere ancora presente nei progetti di Transport for London. La sua realizzazione tra 2017 e 2018 era stata valutata da uno studio realizzato da Arcadis e Knight Architects. Era stata momentaneamente accantonata perché ritenuta troppo costosa e complessa per l’attuale contesto economico. Altre due proposte sono meno definite delle precedenti. Il primo è il collegamento tra Nine Elms e Pimlico, il cui concorso era stato vinto dallo studio danese Bystrup, il secondo tra Charlton e il Royal Docks. Finora non ci sono stati altri passi concreti verso la loro realizzazione, ma potrebbero essere una base per piani in risposta all’emergenza. Nel frattempo Transport for London ha dato avvio al progetto Streetspace for London. Sta realizzando nuove bike lanes temporanee che, collocate lungo i normalmente trafficati percorsi delle Red Routes, dovrebbero terminare il loro servizio il 31 dicembre.

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