Porti italiani, dal Mit 900 milioni per nuovi investimenti
Due tranche di investimento per un totale di 906 milioni di euro da destinare ai porti italiani per cantieri di rifunzionalizzazione industriale, dragaggi, messa in sicurezza e costruzione di nuovi assi di collegamento. La Conferenza Unificata Stato-Regioni del 6 agosto ha dato il via libera al Decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli per 23 opere proposte dalle Autorità di Sistema portuale italiane.
La ripartizione dei fondi per i porti italiani
Nel decreto del Mit ci sono 794 milioni, a valere sulle risorse complessivamente già disponibili nel Fondo investimenti. Questi fondi serviranno per i primi 20 interventi strutturali ritenuti prioritari e immediatamente cantierabili e rispondenti ai criteri di sostenibilità ambientale, di messa in sicurezza e completamento di opere già parzialmente finanziate.
La seconda parte, pari a 112 milioni di euro, sarà assegnata a settembre 2020 , a seguito del riparto del Fondo Investimenti 2020.
Da Livorno a Taranto, i cantieri previsti
Le Autorità portuali ricomprese nelle regioni settentrionali godranno di finanziamenti per 308 milioni di euro circa. 200 milioni riguarderanno solo la Toscana con opere marittime e dragaggi della darsena Europa del porto di Livorno, 41 milioni per i porti liguri di Savona, Genova e La Spezia e 26 milioni per il porto di Venezia. Un milione per il porto fluviale di Cremona.
Alle Autorità portuali del centro Italia competono altri 244 milioni di euro. In particolare nelle Marche 40 milioni sono destinati alla realizzazione di una nuova banchina e all’allungamento del bacino di carenaggio del porto di Ancona, nel Lazio 69 milioni di euro riguardano interventi di viabilità nel porto di Civitavecchia e ulteriori 30 milioni il nuovo porto commerciale di Fiumicino, in Campania 20 milioni serviranno per interventi di riqualificazione nell’area monumentale del porto di Napoli. Alle Autorità portuali delle regioni del Sud Italia spetta un finanziamento di 354 milioni di euro, pari al 39% del totale. Di questi 147 milioni riguarderanno solo la Puglia con riguardo ad interventi nei porti di Taranto, Bari e Barletta.
Nella definizione delle risorse il Mit ha considerato il principio di riequilibrio territoriale in favore delle regioni del Mezzogiorno e delle regioni colpite dal sisma, per un volume complessivo di stanziamenti più che proporzionale alla popolazione residente.