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Ponti e viadotti, in arrivo 1,150 mld di euro per la messa in sicurezza

Per l’ispezione delle infrastrutture verranno utilizzate le Linee guida per la sicurezza e il monitoraggio dei ponti. Calabria in prima linea
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Ponti e viadotti, in arrivo 1,150 mld di euro per la messa in sicurezza

Ben 1,150 miliardi di euro per finanziare la messa in sicurezza di ponti e viadotti esistenti. E per realizzarne di nuovi in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza.

Pubblicato in G.U. Serie Generale n.169 del 16-07-2021 il decreto “Ripartizione ed utilizzo dei fondi previsti dall’art. 49 del decreto-legge 14 agosto 2000, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali di sicurezza, della rete viaria di province e città metropolitane”. 

Gli importi stanziati

La somma complessiva di euro 1.150.000.000, articolata in euro:
  • 350.000.000 per l’anno 2021,
  • 450.000.000 per l’anno 2022,
  • 350.000.000 per l’anno 2023,
è destinata al finanziamento di interventi per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza, insistenti sulla rete viaria delle province e delle citta’ metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle Regioni Sardegna e Sicilia. Considerando le assegnazioni per area geografica, il decreto ripartisce circa 440 milioni a Province e Città metropolitane nel Nord Italia, 264 milioni agli enti del Centro e circa 446 milioni agli enti del Sud Italia.

I principali enti per risorse stanziate sono (Allegato II e Allegato III):

  • Roma: 26,930 milioni di euro
  • Torino: 23,358 milioni di euro
  • Napoli: 21,035 milioni di euro
  • Salerno: 20,307 milioni di euro
  • Firenze: 17,893 milioni di euro
  • Cosenza: 17,545 milioni di euro
  • Bologna: 17,403 milioni di euro
  • Perugia: 17,075 milioni di euro

Criteri di ripartizione delle risorse

All’art. 2 del decreto sono stabiliti i criteri di ripartizione (Allegato I) che consistono principalmente in:
  1. Consistenza della rete viaria: corrisponde al 25% delle risorse.
  2. Parco circolante di mezzi, anche questo aspetto consiste nel 25% delle risorse
  3. Vulnerabilità fenomeni naturali: è riconosciuta la vulnerabilità delle infrastrutture inserite in contesti territoriali fragili, pertanto tale aspetto corrisponde al 50% delle risorse.
Le attività finanziabili con suddette risorse corrispondono a “censimento, classificazione del rischio, verifica della sicurezza, progettazione, direzione lavori, collaudo, controlli in corso di esecuzione e finali, nonchè altre spese tecniche necessarie per la realizzazione (rilievi, accertamenti, indagini, allacci, accertamenti di laboratorio etc.) e l’eventuale monitoraggio strutturale, purchè coerenti con i contenuti e le finalità della legge e del presente decreto, comprese le spese per l’effettuazione di rilievi, di studi e rilevazioni di traffico, del livello di incidentalità, dell’esposizione al rischio”.

Fondi incrementati dal PNRR

I fondi provengono dal Decreto Agosto, che ha previsto una dotazione di 200 mln di euro per il 2021-2023. E che è stato incrementato, come confermato dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con le risorse del PNRR.

Il cronoprogramma del censimento dei ponti in Calabria

La Calabria gioca infatti un ruolo da apripista. Sarà infatti la prima Regione – riferisce Catafalmo in una nota-, “ad applicare su tutta la rete secondaria, questa recentissima metodologia tecnica, sviluppata dopo il drammatico crollo del ponte Morandi di Genova. Le applicazioni finora realizzate infatti si riferiscono a singoli ponti studiati per progetti di ristrutturazione o per particolari progetti di ricerca scientifica. Ma è la prima volta che si avvia una applicazione estesa e generalizzata come sta facendo la Regione Calabria.” Dopo l’annuncio arriva il cronoprogramma del “Progetto di censimento, verifica di sicurezza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti” operativo nella Regione Calabria. Entro dicembre 2021 sono previste attività di censimento, raccolta della documentazione esistente, la programmazione delle ispezioni visive, affidamento dei servizi (allestimenti di cantieri, fornitura dispositivi per ispezioni visive, supporto tecnico). In particolare è in corso di attuazione il censimento dei ponti della rete viaria della provincia di Reggio Calabria, mediante l’inserimento, su apposito sistema informatico, dei primi dati forniti dalle Province e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria. Il totale ad oggi è di 1.682 schede fornite dagli enti; 1.066 quelle inserite e 63,4 % lo stato avanzamento del censimento su base regionale. A giugno 2022 invece spazio ad esecuzione delle ispezioni visive, redazione delle schede di difettosità, individuazione dei ponti da sottoporre ad ispezioni speciali e/o valutazioni accurate e di dettaglio. Dicembre 2022 è la deadline per determinare la classe di attenzione dei ponti gestiti dalle Province mentre da giugno 2023 partirà la programmazione di verifiche accurate su un campione di ponti in classe di attenzione “Alta”, affidamento dei servizi per l’esecuzione di campagne di indagini conoscitive. Si chiuderà a dicembre 2023 con l’esecuzione di verifiche accurate su un campione di ponti in classe di attenzione “Alta”.
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Applicazione delle Linee Guida per il monitoraggio dei ponti esistenti

“Al dipartimento regionale Infrastrutture e Lavori pubblici – spiega l’assessorato calabrese –, con la collaborazione delle Province e della Città metropolitana di Reggio Calabria, è ormai in fase avanzata di attuazione, il censimento, tramite un apposito sistema informatico, degli oltre 2mila ponti appartenenti alla rete viaria provinciale. Nei prossimi mesi sarà completato il censimento e la valutazione della classe di rischio di ciascun ponte. In aderenza alle recenti linee guida approvate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nell’aprile 2020.”

“Con l’arrivo delle importanti risorse ministeriali per la messa in sicurezza dei ponti – prosegue l’assessore –, l’attività di censimento finanziata dalla Regione potrà trovare immediata e concreta attuazione finalizzando l’impiego delle risorse sui viadotti che presentano maggiori deficit strutturali. E dunque maggior livello di rischio per la sicurezza.”

Articolo pubblicato il 20.03.2021 – aggiornato il 19.07.2021
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