Ingegneria
PNRR e nuovi bus ecologici: dal Mims 1,9 miliardi
Idrogeno e elettrico per i nuovi bus ecologici nelle grandi città italiane: ma dalla Conferenza Unificata c'è il via libera ad altri tre schemi di decreto
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Nuovi bus ecologici da acquistare con 1,9 miliardi di euro del PNRR. La Conferenza Unificata ha dato il via libera per assegnare ai grandi Comuni i fondi per l’acquisto di nuovi bus ecologici elettrici o a idrogeno. Il provvedimento è attuativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
Bus ecologici con il PNRR: l’impatto sul piano complementare
Lo schema di decreto per il rinnovo degli autobus, approvato in Conferenza Unificata, assegna 1,9 miliardi di euro ai Comuni capoluogo di Città metropolitana, ai Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e ai Comuni con alto tasso di inquinamento, per l’acquisto di autobus a zero emissioni ad alimentazione elettrica o a idrogeno per il trasporto pubblico locale. Le risorse possono essere utilizzate anche per la realizzazione delle infrastrutture di supporto per il rifornimento e l’alimentazione dei mezzi. I Comuni, per accedere alle risorse, devono presentare una manifestazione di interesse impegnandosi all’acquisto di circa 3000 mezzi ecologici entro il 30 giugno 2026. I contratti per le forniture devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023. Gli autobus elettrici o a idrogeno da acquistare devono essere dotati di:- attrezzature per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta,
- conta-passeggeri attivo indipendentemente dalla rilevazione elettronica del biglietto,
- dispositivi per la localizzazione, la videosorveglianza,
- dispositivi di protezione del conducente.
Non solo nuovi bus ecologici: pronti altri tre schemi di decreto
Dalla Conferenza Unificata il Mims ha ottenuto il via libera anche per altri tre schemi di decreto, che incidono sull’attuazione del PNRR fino al 16 dicembre 2021, illustrata anche nelle slide qui disponibili in free download. Il primo decreto assegna 12,9 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio 2020 allo sviluppo di piste ciclabili urbane nei Comuni di Fisciano, Rende, Urbino, Macerata, Cassino, Campobasso, Pesche, Termoli, Potenza e Matera. Il secondo proroga di un anno, al 31 dicembre 2022, il termine per consentire ai Comuni di completare le procedure di affidamento per la realizzazione dei sistemi di Trasporto Rapido di Massa. Il terzo riguarda invece la ripartizione di 200 milioni di euro a Regioni, Province Autonome e aziende del trasporto pubblico regionale per compensare i minori ricavi dovuti alle limitazioni degli spostamenti durante la pandemia. Con questo provvedimento si completa l’assegnazione di 1,8 miliardi di euro previsti per le compensazioni del 2020 e come anticipo per quelle del 2021.Il commento del ministro Giovannini
“In quattro mesi abbiamo ripartito una mole ingente di risorse per innovare i sistemi delle infrastrutture e della mobilità. E renderli più sostenibili e resilienti, in linea con gli obiettivi del Next Generation EU – ha sottolineato il ministro Enrico Giovannini –. Un processo che ha coinvolto tutti i livelli di governo. Ora gli enti territoriali e gli altri soggetti attuatori possono proseguire il lavoro per realizzare i progetti nei tempi previsti. Il Mims continuerà ad affiancare i soggetti attuatori, sia attraverso il programma di formazione e aggiornamento del personale delle stazioni appaltanti, la cosiddetta “Pnrr Academy”, sia attraverso un sistema di monitoraggio innovativo, realizzato con Sogei, che consente di prevedere in anticipo il rischio di ritardi. Il tempo è determinante per l’attuazione del Piano – conclude Giovannini – e dobbiamo essere pronti a intervenire in caso di possibili rallentamenti”.La ripartizione del fondi PNRR del Mims
Con questa intesa, il Mims ha definito atti di ripartizione e assegnazione di risorse per complessivi 59,2 miliardi di euro del Pnrr e del Piano Complementare, pari al 96,5% del totale di sua competenza (61,4 miliardi di euro). Nel dettaglio:- Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è responsabile di investimenti pari a 35 miliardi di euro (57,0%),
- le Regioni e gli Enti territoriali sono responsabili di investimenti per 13,4 miliardi di euro (21,9%),
- ai concessionari e società di gestione competono interventi per 7 miliardi di euro (11,4%),
- alle Autorità di Sistema Portuale 3 miliardi di euro (4,9%),
- alle imprese e altri soggetti economici 1,6 miliardi di euro (2,5%),
- ai Provveditorati Opere Pubbliche del Mims competono interventi per 1,4 miliardi di euro (2,3%).
