PNRR e infrastrutture: come verranno spesi i 62 miliardi del Piano

“Dieci anni per trasformare l’Italia, per il benessere delle persone e delle imprese, nel rispetto dell’ambiente”. Lo ha fin dall’inizio definito in questo modo il PNRR, nella parte dedicata alle Infrastrutture, il Ministro del Mims Enrico Giovannini.
Ora arrivano però numeri e dati concreti. Nel corso di un’audizione alla Camera, tenutasi lo scorso 20 maggio, il Ministro ha infatti illustrato gli interventi previsti su infrastrutture, mobilità, logistica, abitazioni di qualità. E i relativi finanziamenti che arriveranno dal Next generation Eu, dal React Eu e da risorse nazionali.
PNRR e Infrastrutture, i nuovi fondi aggiunti
Rispetto alla previsione di gennaio, sono stati aggiunti nuovi fondi:
- Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, e attraversamento Vicenza:+10.350 mln€
- Rinnovo dei treni Intercity al Sud:+200 mln€
- Sperimentazione dell’uso dell’idrogeno per il trasporto ferroviario (con Mite):+300 mln€
- Potenziamento del programma di sviluppo del trasporto rapido di massa: +380 mln €
- Piattaforme digitali a supporto del trasporto pubblico locale (con Mid): +40 mln€
- Mobilità sostenibile nelle isole minori (con Mite): +40 mln €
- Percorsi ferrovie storiche (con Mic): +40 mln€
- Infrastrutture per le Zone Economiche Speciali – ZES (con Coesione Territoriale): + 630 mln€
- Rinnovo della flotta navale e nello Stretto di Messina per ridurre le emissioni: +100 mln €
- Colonnine di ricarica elettriche (con Mite)+750 mln€
- Interventi di ammodernamento delle reti di distribuzione idrica+313 mln€
- Strade per il collegamento delle aree interne (con Min. Sud)+300 mln€
- Riqualificazione dell’edilizia penitenziaria (con Min. Giustizia)+84 mln€
- Miglioramento degli spazi nelle strutture di riabilitazione minorile (con Min. Giustizia) +49 mln€
Procedure più snelle nel prossimo Decreto Semplificazioni
Per poter spendere i 62 miliardi di investimenti del PNRR sarà necessario rispettare i tempi previsti dalla Commissione Ue. Motivo per cui servono procedure più snelle e una normativa che vada in tal senso. Il Ministro ha garantito che le semplificazioni arriveranno in un Decreto Semplificazioni che punta a dimezzare le tempistiche di realizzazione delle opere. Questo attraverso una reingegnerizzazione delle procedure e l’accorciamento dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione.
Stando all’ultima bozza del Decreto Semplificazioni pare si punti su una velocizzazione per i progetti di fattibilità tecnica ed economica di alcune opere. Trenta giorni per la valutazione del Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici e altri 30 per il parare definitivo.
Velocizzazione anche per le verifiche preventive dell’interesse archeologico (15 giorni + ulteriori 45). Stessi tempi per la Valutazione di impatto ambientale.
Bozza del Decreto Semplificazioni del 21 maggio