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Piano industriale 2022-2031: ecco il futuro prossimo del Gruppo FS

Nel Piano Industriale FS saranno coinvolti 3.000 esperti per la progettazione e la direzione dei lavori a supporto del piano investimenti
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Piano industriale 2022-2031: ecco il futuro prossimo del Gruppo FS

Investimenti per oltre 190 miliardi di euro per i prossimi dieci anni. È il punto di partenza del piano industriale FS, presentato dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane nei giorni scorsi. Tra progetti da completare e novità legate alla digitalizzazione, ecco qual è il planning per il decennio 2022-2031.

Piano Industriale FS 2022-2031: numeriche e obiettivi

Il Gruppo, partecipato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, controlla le società operative nei quattro settori rappresentati da trasporto passeggeri, logistica, infrastruttura, servizi immobiliari e altri servizi (“Sistemi Urbani”, che comprende anche Metropark), dove l’infrastruttura ha incorporato anche la rete stradale di ANAS, con 32.000 km di strade, 18.000 ponti e viadotti.

La rete ferroviaria ammonta invece a 16.800 km di linea (di cui circa 700 km sono dedicati all’alta velocità), che in Italia contempla circa 1670 gallerie e 23000 ponti e viadotti, al servizio di 2.200 stazioni.

Secondo i dati del Piano Industriale FS saranno coinvolti 3.000 esperti per la progettazione e la direzione dei lavori a supporto del piano investimenti, che ammonta a 110 miliardi per l’ambito ferroviario, oltre a 50 miliardi per l’ambito stradale.

1,6 miliardi di Euro riguarderanno gli investimenti relativi alla transizione ecologica, con una produzione di energia annua da fonti rinnovabili pari a 2,6 TWh. Questo garantirà che il 40% dei consumi sia coperto da autoproduzione di energia.

Oltre a questo, tra gli obiettivi conclusivi presentati, vi è il raddoppio del trasporto merci rispetto al 2019, e il favorire il trasporto collettivo multimodale. A questo proposito 15 miliardi sono destinati all’ammodernamento e alla manutenzione della flotta, con acquisto di nuovo materiale rotabile. In questo rientrano 46 treni ad alta velocità, 34 Intercity, 495 treni regionali, 4660 autobus, di cui 2461 elettrici e 763 ibridi.

Ci sarà un rinnovamento di materiale anche per il parco merci, con investimenti sugli interporti, per 2,5 miliardi complessivi di investimenti.

Giochi Olimpici, Giubileo e investimenti PNRR

I Giochi Olimpici del 2026 si avvicinano, e molte infrastrutture previste nelle aree coinvolte avranno un ruolo importante per la manifestazione e per il futuro dei territori.

Tra questi si può ricordare il progetto della nuova bretella di circa 5 km (finanziata in PNRR e attualmente in fase di iter autorizzativo) per il collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Orio al Serio e la rete ferroviaria nazionale che si dirama dalla linea Bergamo –Rovato. La futura stazione a servizio dell’aeroporto, prevista a raso e dotata di quattro binari, sarà collegata direttamente all’Aeroporto con finger sotterraneo (realizzato da S.A.C.B.O, società partecipata di SEA).

È prevista inoltre l’eliminazione di numerosi passaggi a livello, di cui 19 in Lombardia, rendendo così più sicure e capaci alcune direttrici strategiche per i Giochi, tra i quali la Milano-Tirano.

L’alta velocità vede ancora opere per la Verona-Vicenza-Padova, fondamentale tassello per il corridoio europeo ovest-est, oltre che per il quadruplicamento della Verona-Fortezza, e il collegamento ferroviario per l’aeroporto Marco Polo di Venezia.

Le linee regionali, strade ferrate d’Italia

Per molte linee regionali è prevista l’elettrificazione, come nel caso della Como-Lecco o della Cagliari-Oristano. In Sardegna gli investimenti per il trasporto passeggeri ammontano a 244 milioni di euro: ai 24 treni previsti dal contratto di servizio, 10 Swing, 12 Blues (in consegna tra il 2022 e il 2023) e due locomotive diesel, si aggiungono 10 nuovi treni a idrogeno e sono in programma nuovi servizi per l’aeroporto di Olbia.

Sugli assi principali si prevede il sestuplicamento della Firenze-Arezzo, a rinforzo di una delle tratte dell’alta velocità prioritarie e che infatti rappresenta una delle prime tratte del sistema italiano dell’alta velocità. Per la Toscana è previsto l’arrivo di 85 nuovi treni Regionali, il potenziamento dell’offerta ferroviaria con nuove fermate per Firenze ed un nuovo collegamento tra Roma e Siena con materiale ibrido.

1,4 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie destinati al raddoppio della Orte – Falconara, la velocizzazione della Foligno – Terontola ed al potenziamento della Terni – Rieti – Sulmona, al fine di migliorare i collegamenti interregionali nell’Italia centrale.

Il 2025 sarà anno del Giubileo, e gli investimenti previsti per le infrastrutture ferroviarie nel Lazio ammontano a 4,5 miliardi di euro. Per il polo urbano sono previsti 95,3 milioni di investimenti per la valorizzazione di 2,2 milioni di mq. I principali progetti riguardano Roma Tiburtina, Roma Tuscolana, Roma Termini e Roma Trastevere e Fiumicino Aeroporto, dove la linea sarà quadruplicata.

Sono inoltre presenti molti interventi di potenziamento infrastrutturale e nuove fermate suburbane col forte intento di migliorare l’interscambio.

Ferrovie italiane all’estero

Il Gruppo FS è presente in Europa, oltre che in Italia, in Spagna, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania, Grecia. È prevista in questi Paesi un’evoluzione dei ricavi da 1,8 miliardi (2019) a 5 miliardi di Euro (2031).

A tal fine, è previsto che la presentazione del Piano Industriale 2022-31, dopo la presentazione a Roma, preveda un “tour” che, dopo Milano vedrà altre presentazioni presso altre sedi del Gruppo: Bologna, Verona, Napoli e in Germania.

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