Next Generation EU, il decalogo delle infrastrutture sostenibili

Le infrastrutture sono alla base del nostro sistema. E migliorarle secondo i criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale, potrebbe essere la chiave di volta per migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare le condizioni per un consolidamento della competitività. Questo soprattutto nel contesto attuale caratterizzato da un lato dalla pandemia e dall’altro degli impegni da prendere con l’Unione europea nell’ambito della Next Generation EU. A sostenere questa visione sono il Presidente di AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili) Lorenzo Orsenigo e il Vicepresidente Luca Ferrari, che hanno presentato negli scorsi giorni il Piano Strategico per il prossimo biennio 2021-2022.
Nel Piano sono indicate alcune analisi di contesto. Ad iniziare dall’evoluzione possibile della Next Generation EU e del PNRR Italia, relativamente alle prospettive di investimento a sostegno di infrastrutture realmente sostenibili. E a cosa significhi per il Paese perseguire concretamente un piano di infrastrutturazione nel segno della sostenibilità. Durante l’incontro è stato anche illustrato il decalogo per un diverso approccio alla progettazione e realizzazione delle infrastrutture sostenibili.
Per vincere la sfida lanciata all’Italia dalla Commissione europea è essenziale essere consapevoli delle potenzialità oggi presenti legandole alle opportunità che si hanno di fronte. Egualmente, diventa essenziale avere presenti le criticità e le minacce che pesano sulle prospettive future. E sull’efficacia di una pianificazione e di un’attuazione dei progetti di infrastrutture sostenibili.
Opportunità e minacce
Tra le opportunità più significative vi sono da un lato l’ineludibilità oggi di mettere al centro di qualunque progetto o scelta politica o di business la sostenibilità. E dall’altro un quadro internazionale che ha prodotto indirizzi chiari a livello continentale e che trova una concreta attuazione nel piano delle risorse con la Next Generation. È in questa prospettiva che l’assenza di un soggetto multidisciplinare autorevole e inclusivo consente all’Associazione di posizionarsi al centro di percorsi e processi decisionali di valenza strategica. Il Gap infrastrutturale del nostro Paese e il crescente interesse di investitori nazionali e internazionali completano un quadro quanto mai favorevole. Tra i trend normativi un’attenzione particolare vale la pena di prestare all’evoluzione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) verso le infrastrutture. Così come alle potenzialità del Green Public Procurement sostenuto dall’Unione europea.
Alle opportunità si contrappongono alcune minacce che possono ridimensionare il ruolo e frenare l’efficacia dell’attività dell’Associazione. Pesa sicuramente sulle potenzialità di crescita dell’Associazione l’incertezza del futuro collegata alla durata e agli effetti nel breve e medio periodo della pandemia. L’insensibilità politica, una certa resistenza culturale e il permanere di un clima conflittuale anche a livello tecnico nella PA possono limitare la capacità di incidere sulle decisioni, riducendo l’efficacia delle proposte. Ma più di tutto deve preoccupare un possibile, anche parziale, fallimento dell’opportunità offerta al Paese dal Recovery Fund / Next Generation EU per ridurre il Gap infrastrutturale puntando sulla sostenibilità. L’effetto sarebbe drammatico e ovviamente ridimensionerebbe le potenzialità dell’Associazione.
“Per dare risposte adeguate a quanto ci viene chiesto dall’Europa e rispettare le indicazioni per utilizzare e valorizzare le risorse previste nella Next Generation EU – sottolinea Lorenzo Orsenigo, Presidente di Infrastrutture Sostenibili – è essenziale promuovere l’utilizzo di sistemi di rating in grado di “misurare” la sostenibilità ambientale secondo regole e criteri prestabiliti, applicando ad esempio il Protocollo Envision, l’unico attualmente presente sul mercato italiano ed europeo; essere consapevoli che si deve gestire integralmente l’appalto attraverso procedure, processi e sistemi digitali; sostenere, anche attraverso meccanismi di premialità fiscale il ricorso a materiali innovativi, quali ad esempio prodotti green.”
“Sono questi– continua Orsenigo- insieme ad alcune proposte relative a saper applicare e utilizzare anche nel nostro Paese modalità contrattuali innovative in grado di rendere concreta la possibilità, fortemente suggerita dalla Commissione europea, di integrazione tra investimenti pubblici e investimenti privati, i pilastri sui quali poggiare un processo decisionale in grado di orientare il Recovery Plan verso gli obiettivi fissati dalla Next Generation EU.“
Infrastrutture sostenibili, decalogo per la pianificazione e progettazione
L’Associazione propone infine un decalogo per la progettazione di infrastrutture sostenibili
- La sostenibilità si afferma creando condizioni e vantaggi economici in grado di spostare gli investimenti verso di essa
- Infrastrutture concretamente sostenibili sono essenziali per garantire benessere e un miglioramento delle condizioni di vita per un numero sempre maggiore di persone
- Assumere la sostenibilità come paradigma di riferimento per la realizzazione di nuove infrastrutture, costituisce uno stimolo per favorire nuovi modelli sociali. Garantendo maggiormente il futuro delle nuove generazioni
- La funzionalità e il ruolo delle infrastrutture vanno analizzate e interpretate alla luce dei cambiamenti sociali, culturali ed economici (es.: mobilità sostenibile; città a basso impatto di CO2; ecc.)
- Un processo generale verso la sostenibilità che includa le infrastrutture non può prescindere da un forte rinnovamento e adeguamento della domanda pubblica ai nuovi paradigmi e obiettivi indicati dall’Europa
- Un sistema infrastrutturale sostenibile non può che poggiarsi su un rinnovamento etico e comportamentale. Questo sia da parte degli attori pubblici che del tessuto imprenditoriale, delle professioni e della filiera produttiva
- Avremo infrastrutture sostenibili soltanto se i decisori sapranno scegliere ed agire con coraggio creando le condizioni strutturali (normative e gestionali) per una concreta fattibilità
- È imprescindibile creare un clima e un sistema di regole e comportamenti della pubblica amministrazione in grado di assicurare certezze di tempi e di costi essenziali per attrarre gli investimenti necessari
- La sostenibilità di un’infrastruttura deve essere misurabile e monitorabile nel tempo. E per fare questo è essenziale dotarsi di strumenti e protocolli condivisi e basati su elementi oggettivi
- Un forte impegno a sostenere la transizione verso infrastrutture realmente sostenibili non può che promuovere un utilizzo di prodotti e soluzioni a basso impatto ambientale relativamente al loro intero ciclo di vita.