Ingegneria

Milano-Cortina 2026: commissariata la variante di Tirano

Il CdM ha dato il 18 febbraio il via libera al Decreto Legge PNRR che prevede, tra gli interventi, la priorità per un’opera fondamentale per migliorare l’accesso alla Valtellina
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Milano-Cortina 2026: commissariata la variante di Tirano

L’accesso alla Valtellina rappresenta da anni un punto critico della mobilità lombarda, Sondrio è uno dei rari casi di provincia priva di infrastrutture autostradali.

Si è analizzato in altri articoli il procedere dei lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello che intersecano la ferrovia Milano-Tirano. In parallelo vi sono varie criticità anche sulla strada statale 36, che è stata più volte protagonista di intasamenti dovuti sia al traffico sia alle condizioni ambientali.

Milano-Cortina 2026, i problemi legati alle infrastrutture ferroviarie

Lungo la tratta lariana, tra Lecco e Ballabio, è avvenuto un evento franoso che ha causato l’interruzione della tratta per un mese, dal 9 dicembre al 10 gennaio 2023, con conseguenti deviazioni del traffico.

Tirano rappresenta uno snodo viario da sempre importante, per l’accesso alla Val Poschiavo e all’Alta Valle, oltre ad avere acquisito un ruolo commerciale e viario strategico anche grazie alle sue due stazioni ferroviarie, con la linea italiana verso Milano e quella svizzera verso St. Moritz.

Proprio in prossimità della linea retica si trova un punto di enorme suggestione, con il “treno rosso” che interseca la sede stradale in prossimità di una rotatoria (caso anomalo nel quadro normativo stradale italiano), e nella stessa tratta si nota una tendenza alla congestione del traffico nell’area urbana.

La fine dei lavori nella loro totalità è prevista nel 2027, quindi dopo le Olimpiadi. Resta il fatto che queste montagne saranno turistiche e fruibili anche dopo i Giochi, e queste infrastrutture sono necessarie anche per la gestione delle emergenze, per poter agevolare i collegamenti di questa provincia.

La proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede un investimento complessivo dell’opera di € 187.301.420,86 a carico di Anas S.P.A.

Per il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini “si tratta di un’opera strategica ed è necessario adottare tutte le misure opportune per assicurare il completamento dei lavori prima delle Olimpiadi invernali del 2026. Vogliamo sbloccare, velocizzare e rispettare gli impegni”.

Milano, come Roma e Cortina, avrà un ufficio olimpico in Regione Lombardia

Questo intervento è importante per collegare nel più breve tempo possibile i centri valtellinesi, ma non è da dimenticare il ruolo centrale che la Valtellina potrebbe avere se si ritenesse di portare alcuni grandi collegamenti attraverso il suo territorio.

Nel 2015 fu siglato il Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Bolzano, volto alla valorizzazione dell’area dello Stelvio, con la ripresa dell’idea di uno storico progetto di oltre un secolo fa: un traforo tra Bormio e la Val Venosta, che ridurrebbe così la distanza tra Milano e la Baviera.

Bormio non è stata mai raggiunta dalla ferrovia, mentre Cortina, che nelle precedenti Olimpiadi del 1956 era servita da un treno immortalato in pellicole cinematografiche note in tutto il mondo, non è più servita, e la stazione più vicina è a Calalzo.

Nelle località montane italiane di fama internazionale che saranno sedi olimpiche nel 2026 pertanto non sarà possibile arrivare direttamente in treno.

L’opera nei pressi di Tirano

L’asta principale della “tangenziale di Tirano” ha una lunghezza di 6.600 metri circa, estendendosi prevalentemente sulla sinistra orografica del fiume Adda, interconnettendosi alla statale nei pressi della rotatoria di Villa di Tirano.

L’opera coinvolge tre territori comunali, Tirano, Villa di Tirano e Bianzone. Si tratta di un’infrastruttura viaria extraurbana di tipo C1, destinata a sgravare dal traffico il centro valtellinese.

Le rilevazioni del traffico sullo scenario attuale indicano come tratta più trafficata quella che dalla citata rotatoria con intersezione ferroviaria (presso il cinquecentesco santuario della Madonna di Tirano) si dirige verso Sondrio.

Il Comune di Villa di Tirano ha richiesto alcune modifiche al tracciato, al fine di ridurre le interferenze con la viabilità locale e contenere l’impatto ambientale. La relativa documentazione, di circa 1600 files, è stata infatti resa consultabile sul sito del Ministero dell’Ambiente a partire da settembre 2020, in vista degli espropri per le opere.

Il commissario straordinario avrà ora l’opportunità di trovare gli strumenti per accelerare i lavori per concludere le opere in tempo per i Giochi Olimpici, ovvero entro la fine del 2025.

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