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Ingegneria italiana nel mondo: il Kronprinsesse Marys Bro

In Danimarca il Kronprinsesse è frutto del lavoro di Rizzani de Eccher, opera consegnata con un anticipo di 3 mesi rispetto alla fine lavori stabilita
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Ingegneria italiana nel mondo: il Kronprinsesse Marys Bro
Il Kronprinsesse Marys Bro è un ponte a conci della lunghezza di 1.360 m complessivi le cui campate attraversano trasversalmente il fiordo di Roskilde, a sud del comune di Frederikssund, in Danimarca. Questa è un’opera infrastrutturale di alleggerimento del traffico veicolare, gravante sulla superstrada “Frederikssund Connection”. La decisione progettuale arriva nel 2012 per il potenziamento dell’esistente rete viaria nazionale per il transito di motrici con o senza rimorchio e di autoarticolati oltre i 3.500 kg di peso. L’altezza di 22 m dell’intradosso dell’impalcato rispetto al pelo libero dell’acqua consente anche il passaggio dei convogli navali al di sotto delle campate centrali 9 e 10, i cui pilastri sono contrassegnati da boe. I lavori di costruzione sono durati complessivamente 33 mesi, con inizio degli stessi nella primavera del 2017. Il ponte porta il nome di Mary Elizabeth Donaldson. E la stessa principessa l’ha inaugurato il 28 settembre 2019. L’apertura ufficiale dell’infrastruttura il 30 settembre, con un anticipo sulla consegna dei lavori pari a circa 3 mesi. La realizzazione porta la firma di RBAI, una joint venture formata tra la società italiana di costruzioni Rizzani de Eccher, la belga Besix e la spagnola Acciona Infraestructuras. A seguire, un’analisi tecnologico-strutturale del ponte danese.

Kronprinsesse Marys Bro – courtesy of fjordforbindelsen.dk

Metodologia costruttiva e dati tecnici del Kronprinsesse Marys Bro

Dotato di una doppia corsia per senso di marcia veicolare, il Kronprinsesse Marys Bro presenta una carreggiata complessiva di 19,7 m nella sezione trasversale e una controsoletta ridotta. L’ottimizzazione a dell’infrastruttura è stata orientata alla riduzione del numero di pile insistenti nel fondale marino del fiordo danese. Il numero totale delle pile è stato decrementato fino a raggiungere la quantità di 17, aventi forma a V; esse fondano su di un sistema di 54 pali trivellati nel calcare incoerente fino a 50 m di profondità e dal diametro cadauna di 200 cm max. Quindici sono invece le campate dalla luce massima fino ad 83 m, combinate ad altre 2 aventi luce pari a 57 m, per le quali si sono rese necessarie circa 500.000 m3 di sterri e riporti per la realizzazione dei terrapieni. Circa i cavi di post-tensione, il loro alloggiamento e serraggio mediante martinetti è stato previsto soprattutto in estradosso alla controsoletta e, in misura ridotta, in intradosso alla soletta. Essi sono necessari al fine di assicurare l’avanzamento o per realizzare la continuità strutturale dell’opera in senso longitudinale. Deal ha fornito i mezzi d’opera specializzati per i getti di completamento e la posa in opera degli elementi, nonché i servizi di ingegneria, mentre Tensa le attrezzature necessarie per il post-tensionamento e la realizzazione dell’impalcato del ponte. Sia Deal S.r.l., sia Tensa S.r.l. (Tensacciai S.r.l.), sono due società del gruppo Rizzani de Eccher S.p.a., al quale appartengono anche Codest Division, Sacaim S.p.a. ed Iride (Immobiliare Rizzani de Eccher) S.r.l..

Kronprinsesse Marys Bro – courtesy of fjordforbindelsen.dk

Conci e calcestruzzo armato precompresso

Un totale di 492 conci prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.) è stato adottato per la realizzazione del Kronprinsesse Marys Bro, in cui il peso di ciascuna sezione strutturale a cassone risulta pari a circa 100 tonnellate. I conci hanno una dimensione cadauno di 20 m x 3,5 m x 3 m. La realizzazione è di marca polacca, della Mostostal Warszawa SA, una controllata della società spagnola Acciona Construcción SA, e successivamente traslocate in Danimarca via mare. Per la produzione di tali conci prefabbricati a sostegno all’impalcato, sono state messe in produzione molteplici linee. Queste hanno permesso di velocizzare le tempistiche generali di esecuzione dei lavori. Per la loro posa in opera è stata impiegata una gru a cavalletto di grandi dimensioni, quale attrezzattura atta al sollevamento e al trasporto dei carichi. La società olandese Baars Confloat B.V. ha invece fornito le attrezzature nautiche per la cantierizzazione del progetto. Per le varie fasi costruttive questi gli strumenti e tecnologie utilizzate:
  • un pontone modulare per container,
  • una chiatta a tramoggia spaccata da 850 m3,
  • una chiatta dotata di piano superiore (in collaborazione con il consorzio Koninklijke van der Wees Watertransporten B.V.).

Kronprinsesse Marys Bro – courtesy of fjordforbindelsen.dk

Notizie ulteriori sul Kronprinsesse Marys Bro

Il costo totale dell’opera è pari a 133 milioni di euro, come è possibile leggere sul sito web dell’azienda udinese Rizzani de Eccher. Per la realizzazione del Kronprinsesse Marys Bro, la Direzione Stradale Danese (Vejdirektoratet) preselezionò 8 joint venture e consorzi internazionali, le cui composizioni sono esplicitate a seguire:
  • Infra B.V. – Compagnie d´Entreprises CFE;
  • Per Aarsleff – Ed. Züblin;
  • Rizzani de Eccher – Besix – Acciona;
  • BAM Infra – Max Bögl – Barslund;
  • Toto Costruzioni Generali – Teixeira Duarte;
  • Obrascom;
  • Vinci – Hochtief – MT Højgaard;
  • Munck Gruppen – Mosty-Łódź;
Su queste c’è stata una riduzione a cinque. Ma l’aggiudicazione definitiva dell’appalto è andata alla joint venture RBAI, composta da Rizzani de Eccher, Bexis ed Acciona Infraestructuras. Nell’appalto figurano anche la richiesta di realizzazione di un tratto di 8,4 km della superstrada veicolare 53 denominata Fjordlandsvej (a 4 corsie, 2 per senso di marcia) tra Skibbyvej e Store Rørbæk quale collegamento all’infrastruttura, sempre nell’isola danese della Selandia, a cui si sommano 1 ulteriore km di strada di raccordo tra Lyngerupvej e l’autostrada 53 (denominata Elmedalsvej), 11 aggiuntive opere civili di completamento (quali ponti, gallerie e attraversamenti per la fauna selvatica), 1 km di muri di contenimento terra e, infine, la fornitura e posa di 3 km di barriere acustiche. Il principale subappaltatore locale è MJ Erikson, il quale ha eseguito tutti i lavori stradali e le opere strutturali minori.
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