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Hyperloop Pod Competition IV, rivince TUM Hyperloop

La capsula della TU di Monaco di Baviera regina dell'Hyperloop ha raggiunto la velocità di 463 Km/h battendo le squadre di Delft e ETH
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Hyperloop Pod Competition IV, rivince TUM Hyperloop
La quarta edizione della Hyperloop Pod Competition, ha preso vita per questo 2019 in California. Sfida voluta e finanziata da Space X, dal 2015 mette a confronto i prototipi dei treni superveloci elaborati e realizzati da gruppi di partecipanti provenienti da tutto il mondo.

La squadra vincente made in Germany

TUM Hyperloop, la squadra dalla Technical University of Munich, è riuscita a raggiungere la velocità massima di 288 miglia orarie (pari a 463 Km/h). Si è così riconfermata vincitrice di una competizione che in tutte le edizioni precedenti aveva incoronato WARR Hyperloop. Era il nome con cui la stessa università si era presentata, il prototipo più veloce fra tutti quelli ammessi alla gara. Poiché il criterio di valutazione e aggiudicazione del concorso è uno solo. Vince la soluzione che è riuscita a raggiungere la velocità massima assoluta e la migliore decelerazione senza riportare danni significativi all’interno del condotto. Questo è lungo circa 1 miglio (circa 1,6 km) e largo 6 piedi (circa 1,8 m) messo a disposizione da Space X a Hawthorne. La squadra tedesca si è imposta sugli altri tre gruppi finalisti, tutti europei. Si tratta degli svizzeri Swissloop dell’ETH di Zurigo (che ha raggiunto 160 miglia orarie-257,5 Km/h) e EPFLoop dell’EPFL di Losanna (148 miglia orarie-238 Km/h) e l’olandese Delft Hyperloop della TU di Delft (che ha dovuto interrompere la sua corsa dopo soli 200 m a causa dell’interruzione della connessione tra il modulo e la base).

Hyperloop Pod Competition 2019

La gara si è tenuta nella seconda metà di luglio nelle vicinanze del quartier generale di Space X a Hawthorne, ripetendo un format ormai collaudato. La competizione mette a gara un gruppo di finalisti ammessi a fare viaggiare il loro prototipo di capsula nelle strutture di Space X dopo una settimana di valutazioni da parte di una giuria. Due sole sono state le regole per la partecipazione imposte quest’anno. Questa gara che nasce per dimostrare quanto la strada prefigurata a suo tempo da Elon Musk, che è anche fondatore di Space X, sia realmente praticabile. Ma anche per sviluppare la sua evoluzione. La prima era che le capsule fossero dotate di un sistema di comunicazione autonomo. La seconda che i prototipi fossero in grado di muoversi dentro il tubo attraverso un autonomo sistema di autopropulsione. L’edizione 2019 della Hyperloop Pod Competition ha visto la partecipazione di 21 gruppi universitari provenienti da tutto il mondo. Oltre ai 4 finalisti, hanno partecipato le sicuramente ben supportate:
  • MIT Hyperloop II, squadra del MIT di Boston e della University of Texas at Austin,
  • Hyperloop at Virginia Tech (Virginia Polytechnic Institute and State University).

TUM Hyperloop: il prototipo

La quadra vincitrice ha progettato e costruito una capsula del peso di 69 Kg che si è arrestata 154 m dopo avere raggiunto il suo picco di velocità. Alimentata da un set di 4 batterie, è stata spinta da una potenza di 175 KW su una massima possibile di 320 KW. Questa non è stata utilizzata, tra l’altro, per via di un inconveniente tecnico che ha consentito di utilizzare solo 3 batterie. E anche perché l’attivazione del sistema frenante di emergenza non ha consentito di raggiungere la velocità massima ipotizzata, più alta di quella raggiunta. La vittoria della capsula progettata da Monaco è arrivata al traguardo. Nonostante durante la corsa abbia subito qualche danno che avrebbe potuto invalidare il risultato della prova. I nomi dei molti sponsor che, Airbus e Siemens in testa, hanno sostenuto la partecipazione della squadra vincitrice, e molte delle altre dimostrano l’enorme interesse che lo sviluppo della tecnologia Hyperloop suscita nel mondo produttivo.  E questo segna anche il gap tra le squadre maggiormente supportate e quelle più piccole, che continuano a partecipare nonostante le poche risorse.

Velocità massime: +230 miglia orarie in 5 anni

Guardando agli incrementi delle velocità raggiunte in 5 anni di competizioni, il sistema ha sicuramente fatto grandi passi avanti. Nel gennaio 2017 la velocità massima raggiunta nell’Hyperloop Pod Competition I fu di “sole” 58 miglia orarie (pari a poco più di 90 Km/h). Furono superate di gran lunga già nell’agosto dello stesso anno nell’Hyperloop Pod Competition II, dove il prototipo viaggiò a 201 miglia orarie (oltre 320 Km/h). Nel luglio 2018, alla terza, si raggiunsero le 284 miglia orarie (quasi 457 Km/h) e oggi, alla quarta, siamo a 288 (463,5 Km/h). Si avvicina sempre di più la realizzazione della visione di Elon Musk che ha affascinato e coinvolto anche Bjarke Ingels e potrebbe prima o poi arrivare anche in Italia?  
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