Pubblicato il Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 2020-21
Ingegneria
Pubblicato il Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 2020-21
I dati contenuti nel documento sono una fonte informativa fondamentale per l’attività di programmazione del Mims, delle altre pubbliche amministrazioni e del settore privato
Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, un conto tutto da analizzare: nei giorni scorsi è stato pubblicato il Conto Nazionale relativo agli anni 2020-21. I dati contenuti nel documento sono una fonte informativa fondamentale per l’attività di programmazione del Mims, delle altre pubbliche amministrazioni e del settore privato.
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile 2020-21: il conto nazionale
Il volume è elaborato dalla Direzione generale per la Digitalizzazione, i Sistemi Informativi e Statistici ed è nato nel 1967 (istituito dalla legge n. 1085), sino agli anni Novanta denominato “Conto Nazionale dei Trasporti” e, poi, dal 2001 al 2020, “Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti”, costituendo una storica fonte statistica ufficiale di settore. Nel portale OpenData dell’Amministrazione sarà, successivamente, possibile scaricare ed utilizzare statistiche pubblicate sul Compendio.
Il documento principale consta di 488 pagine, qui disponibili in free download, dove l’introduzione comprende elaborazioni statistiche-economiche relative al contesto internazionale e una parte riguardante infrastrutture, lavori pubblici e politiche abitative, con dati e sintesi informative sulla localizzazione di opere infrastrutturali di rilievo nazionale. Vi sono 14 capitoli, classificati per categorie, sulla mobilità. Tra le cartelle allegate al Conto, vi è quella relativa al Diporto nautico.
Si trovano i dati statistici relativi al PIL, oltre a numerosi altri importanti parametri.
Sono contenute anche informazioni “collaterali”, che inquadrano il contesto generale, utile per capire al meglio le dinamiche economiche e sociali.
Emergenza epidemiologica, guerra, materie prime, emergenza climatica: come si rispecchia sui consumi?
Il 2022 si presenta come un anno segnato da gravi criticità e colpisce il clima di fiducia dei consumatori, che secondo queste analisi ha avuto un pesante crollo a livello globale nel mese di marzo, ancor più avvertito in Italia (-11.6%), dopo che stava seguendo un trend negativo già avviato marcatamente dal precedente autunno, riflettendosi anche sulla fiducia nelle prospettive di mercato.
Con la gravità della situazione climatica l’Italia si trova di fronte ad una gravissima carenza di acqua: i dati contenuti forniscono anche alcune informazioni sulle opere idrauliche che rientrano nel PNRR e le necessità legate ai consumi idrici.
In questi mesi segnati dai rincari del costo del carburante e dalla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, è interessante constatare che fino al 2021 si è mantenuto significativo l’utilizzo dell’auto privata (in Italia il rapporto tra popolazione e autovetture è stimato prossimo a 1,5, quindi molto elevato): tuttavia in molte regioni si è visto un decremento di veicoli circolanti rispetto all’anno precedente, in Lombardia come anche nel Centro Italia.
Il traffico autostradale non cala: è evidente constatare il drastico crollo anomalo del mese di aprile 2020, dovuto allo stop forzato del “lockdown”, quando i transiti si sono visti decimati rispetto all’anno precedente. Se i dati annuali del 2021 non hanno raggiunto quelli del periodo pre-pandemia raggiunti nel 2019, va detto che alcuni mesi in particolare hanno visto un incremento elevato, e che il traffico di mezzi pesanti in molti mesi del 2021 ha superato quello degli stessi periodi del 2019. Il traffico di veicoli leggeri ha seguito un andamento piuttosto simile, con un incremento più marcato in agosto e novembre-dicembre.
In ambito ferroviario è elencato lo stato di sviluppo sui lavori nell’ambito dei corridoi europei, oltre che di varie molte opere strategiche che rientrano anche nel PNRR.
Porti e aeroporti: l’evoluzione dei traffici
Continua l’attenzione verso le “autostrade del mare”, dove si elencano sia i servizi misti che specifici. L’elenco degli interporti e degli interventi previsti su questi può fornire una prospettiva sulla logistica nazionale e sul suo divenire.
In un Paese proteso sul mare come l’Italia rappresentano una grande risorsa, che può avere ulteriori sviluppi, e il traffico autostradale lo testimonia.
Il traffico aeroportuale è in forte evoluzione. Per quanto riguarda i passeggeri, l’emergenza epidemiologica ha generato una forte battuta d’arresto. Per citare uno dei dati più eloquenti ed “estremi”, il mese di aprile 2020 ha visto negli aeroporti italiani 118mila passeggeri, quando nello stesso mese del 2019 si trattava di 16 milioni. Nell’aprile 2022 il dato è risalito a 13,5 milioni, ed è possibile vedere nel primo quadrimestre di questo anno un graduale aumento mese dopo mese.
La pandemia sembra aver modificato le abitudini dei consumatori, vedendo però i dati dell’ultimo anno riavvicinarsi a quelli precedenti l’emergenza, non sempre a sostegno dell’ambiente. A livello internazionale l’esperienza ferroviaria “Connecting Europe”, citata nella documentazione, ha sottolineato come il treno sia vantaggioso per l’ambiente rispetto agli altri mezzi, e i passeggeri sembrano più propensi a trascorrere tempi di viaggi più lunghi a bordo dei treni, preferendoli in molti casi agli aerei. Uno degli effetti sui servizi è l’annuncio di un collegamento diretto ad alta velocità tra Parigi e Berlino, finora non presente, che da dicembre 2023 collegherà le due capitali in circa 7 ore.
Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti 2020-2021
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