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Def, pubblicato allegato 2022: gli interventi previsti per infrastrutture e mobilità

Un piano da 300 miliardi di euro nell'Allegato Infrastrutture Def 2022, rispettando le linee guida del Mims e considerando naturalmente PNRR e PNC
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Def, pubblicato allegato 2022: gli interventi previsti per infrastrutture e mobilità
“Dieci anni per trasformare l’Italia”, questo il titolo scelto per la presentazione dell’Allegato Infrastrutture Def 2022, il Documento di Economia e Finanza. L’Allegato Infrastrutture, mobilità e logistica al Def 2022 prevede quasi 300 miliardi di euro per interventi selezionati e finanziati sulla base di piani strategici redatti tenendo conto della strategia economica del Governo, degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu e del Green Deal europeo. In sostanza, illustra l’insieme delle pianificazioni, delle riforme e degli investimenti realizzati e programmati per i prossimi anni al fine di stimolare lo sviluppo del Paese rafforzando il suo posizionamento internazionale.

Def, presentato allegato 2022: gli interventi (e gli obiettivi) definiti

Tra gli obiettivi annunciati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, l’Allegato Def punta a:
  • aumentare la competitività del sistema economico nazionale;
  • ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali tra Nord e Sud e tra aree interne e grandi città;
  • trasformare il sistema della mobilità nel segno della sostenibilità ambientale;
  • mettere in sicurezza le risorse idriche e le altre infrastrutture rispetto alle sfide del cambiamento climatico;
  • accelerare la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico e la rigenerazione urbana;
  • aumentare la sicurezza e il benessere delle persone.
Per questo motivo il documento, così come redatto e pubblicato, descrive le scelte del Governo in materia di infrastrutture, mobilità e logistica alla luce del nuovo quadro concettuale e delle linee guida dettate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), anche alla luce del PNRR e del PNC. Da qui la definizione e la selezione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese, anche anticipando la strategia di lungo periodo contenuta del nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) attualmente in preparazione, in un’ottica di sviluppo sostenibile. L’Allegato illustra quindi la visione perseguita dal Governo basata su riforme, investimenti (quasi 300 miliardi di euro come già detto) e pianificazioni per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie, stradali, logistiche, portuali, aeroportuali, idriche, per la mobilità urbana e ciclistica, e per l’edilizia residenziale pubblica. In questo modo la trasformazione ecologica e digitale passerà prima di tutto dall’impiego di strumenti come quelli messi a disposizione da PNRR, Fondi strutturali e ordinari, compreso il Fondo sviluppo e coesione.

Allegato Def 2022: gli interventi annunciati

Ogni piano che punta al raggiungimento di uno scopo deve anche definire risorse a disposizione per raggiungerlo. Così l’Allegato Def 2022 ha previsto, come strumenti di intervento, di investire in:
  • nuove infrastrutture interconnesse e resilienti per una mobilità sostenibile delle persone e delle merci;
  • investimenti per la rigenerazione urbana e la transizione ecologica degli edifici pubblici;
  • potenziamento delle infrastrutture idriche per mettere in sicurezza il Paese rispetto al cambiamento climatico.
Le novità introdotte per una migliore programmazione prevedono un approccio dinamico che include aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive. Nello specifico, l’Allegato al DEF è il documento programmatico che, anno per anno, alimenta l’intero processo di pianificazione e:
  • anticipa alcune decisioni in attesa del PGTL e DPP;
  • dettaglia/modifica alcune scelte prioritarie, aggiorna obiettivi e strategie generali;
  • prevede la possibilità di revisionare delle scelte (project review) in funzione di mutate condizioni di contesto.
Così il documento propone una visione integrata degli investimenti in infrastrutture ferroviarie, stradali, logistiche e portuali, aeroportuali, idriche, per la mobilità sostenibile urbana ed extraurbana, per l’edilizia pubblica sostenibile e di qualità. Inoltre, descrive le azioni intraprese in termini di investimenti e riforme, quelle che vengono proposte al Parlamento per futuri stanziamenti e il quadro delle pianificazioni settoriali avviate anche in vista della predisposizione del nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, che verrà presentato entro la fine dell’anno.

Nuovi investimenti in arrivo

Per affrontare queste sfide, ha spiegato il Mims, si opererà simultaneamente su due linee di azioni. La prima, orientata a soddisfare le necessità immediate del sistema della mobilità, con interventi volti a:
  • assicurare la manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente, prevenendo i rischi anche attraverso l’uso di tecnologie innovative;
  • migliorare l’efficienza dei sistemi di trasporto per ridurre i rischi e gli impatti negativi legati all’emergenza sanitaria e alle crisi internazionali;
  • attuare tempestivamente gli investimenti programmati con il PNRR e gli altri fondi nazionali ed europei disponibili;
  • realizzare importanti riforme di sistema e di settore.

Infrastrutture sostenibili, la strada dettata dall’Allegato Infrastrutture Def 2022

La seconda, da perseguire simultaneamente alla prima, finalizzata a orientare le scelte verso la realizzazione di infrastrutture più sostenibili e resilienti, in primo luogo ai rischi sismici e ai disastri naturali, in grado di ridurre le disuguaglianze esistenti e rispondere ai bisogni delle imprese e delle persone, nel rispetto del principio del Do Not Significant Harm (DNSH), il che implica che tutti gli investimenti e le riforme a migliorare programmate non devono danneggiare l’ambiente, ma lo devono preservare per le generazioni future. Alla luce di questi presupposti, nella programmazione di medio-lungo periodo degli investimenti e dei servizi ci si è concentrati su:
  • l’implementazione di sistemi integrati di trasporto per una mobilità sostenibile, a lunga percorrenza e locale, anche al fine di ridurre l’inquinamento nelle città e procedere nel percorso di decarbonizzazione;
  • investimenti nell’edilizia sociale agevolata e per la qualità dell’abitare, nonché nell’edilizia residenziale pubblica, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e di aumento del benessere delle persone, come previsto dall’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile;
  • il potenziamento e il completamento delle infrastrutture idriche primarie, anche per anticipare le problematiche derivanti dalla crisi climatica e incrementare così l’adattamento e la resilienza dei sistemi per l’approvvigionamento, riducendo anche le dispersioni idriche.
Trasversali rispetto alle linee di azione indicate sono invece gli impegni orientati:
  • alla semplificazione delle procedure amministrative che presiedono alle diverse fasi di definizione, progettazione e attuazione delle infrastrutture, nell’ottica di accelerare la realizzazione delle opere senza incidere sulla legalità, concorrenza e trasparenza delle scelte di fronte ai cittadini e alle imprese;
  • alla costruzione di un sistema informativo integrato e trasparente, riguardante tutte le fasi della realizzazione e del monitoraggio delle infrastrutture e il funzionamento dei sistemi di rete, al fine di anticipare criticità, valutare lo stato dei progetti e favorire il coinvolgimento della società civile nei processi decisionali e attuativi.
Il processo di selezione delle infrastrutture e l’individuazione delle scelte di policy riveste un ruolo cruciale e determinante nell’affrontare le sfide che attendono il nostro Paese, tra cui appunto quella della definizione di un modello di sviluppo più resiliente, inclusivo e sostenibile.

Dal Codice dei Contratti al Piano Generale dei Trasporti: la normativa di riferimento

In attuazione degli impegni assunti con il PNRR, il Governo ha recentemente adottato un disegno di legge delega con i principi e criteri direttivi della riforma del Codice dei Contratti. L’approccio alla pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture e della mobilità in un orizzonte di medio-lungo termine si basa sul concetto di “Piano processo”, ovvero di un metodo innovativo con cui alimentare nel tempo il processo decisionale per la selezione delle infrastrutture e i servizi di mobilità. Tale impostazione vede il suo fondamento normativo nel Codice degli Appalti. che ha individuato nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e nel Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) gli strumenti per la pianificazione e la programmazione (artt. 200-201) e per la progettazione (art.23) delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese. Inoltre, nel medesimo decreto legislativo è stato introdotto anche il Dibattito Pubblico, obbligatorio per le “grandi opere”, quale strumento di pianificazione per giungere alla realizzazione di opere condivise. L’Allegato Infrastrutture Def 2022 è disponibile qui di seguito in free download.
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