Immobiliare

Superbonus e proroga al 2023: sul Pnrr parola al Parlamento

Presentate le relazioni di Camera e Senato per migliorare le misure del Piano nazionale che dovrà gestire i fondi di Next Generation Eu, Focus sulle proposte per la componente "Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici" (M2C3)
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Superbonus e proroga al 2023: sul Pnrr parola al Parlamento
La Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – che dovrà essere predisposto dal nostro Paese, entro il 30 aprile, per accedere ai fondi di Next Generation Eu (Ngeu), il nuovo strumento dell’Unione europea per la ripresa post-Covid19, istituito con il regolamento Ue 2020/2094 – è stata trasmessa dal Governo al Parlamento il 15 gennaio 2021. Il Piano si articola in sei Missioni: 1) Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (19 per cento della spesa totale; 20,7 per cento delle risorse Ngeu); 2) Rivoluzione verde e transizione ecologica (25,6 per cento spesa totale; 31,2 per cento Ngeu); 3) Infrastrutture per una mobilità sostenibile (10,6 per cento spesa totale; 14,3 per cento Ngeu); 4) Istruzione e ricerca (10,9 per cento spesa totale; 12,7 per cento Ngeu); 5) Inclusione e coesione (27,3 per cento spesa totale; 12,3 per cento Ngeu); 6) Salute (6,6 per cento spesa totale; 8,8 per cento Ngeu). A loro volta, le Missioni raggruppano 16 componenti che si articolano in 48 linee di intervento relative a progetti omogenei e coerenti.

Le proposte per il Pnrr della Camera dei Deputati

Il 30 marzo 2021, La quinta commissione permanente (bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati ha presentato alla presidenza una relazione con le proposte di miglioramento del Pnrr. In particolare, con riferimento alla componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” (M2C3) della Missione 2. rivoluzione verde e transizione ecologica – a cui sono assegnati 67,48 miliardi di euro, di cui 30,15 (44,7 per cento) a progetti già in essere e 37,33 (55,3 per cento) – sono state formulate le seguenti indicazioni relative al sistema di delle agevolazioni fiscali al 110 per cento per la riqualificazione energetica degli edifici (cd. Superbonus):
  • – garantire la proroga della misura fino al 2023;
  • – potenziare e prorogare il Bonus Verde ( articolo 1, comma 12 della legge n. 205 del 27 dicembre 2017) in modo che possa diventare uno strumento valido ed efficace per contrastare il lavoro nero o sommerso e soprattutto le infiltrazioni mafiose o della criminalità in genere, favorendo il ricorso al lavoro qualificato e specializzato delle aziende.
In relazione alla linea progettuale Efficientamento energetico e sismico, edilizia residenziale privata e pubblica, sono state formulate le seguenti indicazioni:
  • – estendere il Superbonus 110 per cento all’intero anno 2023, indipendentemente dalla avvenuta realizzazione di percentuali di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo, anche per moltiplicare gli effetti positivi in termini di risparmio energetico annuo generato dagli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato;
  • – valutare l’inserimento dell’incentivo in una strategia di riqualificazione degli edifici semplificata, in particolare sul versante della verifica preventiva della conformità urbanistica, degli interventi sugli edifici ubicati nei centri storici laddove la presenza di vincoli impedisce il miglioramento di almeno due classi energetiche e l’accelerazione dei tempi di recupero del credito;
  • – estendere la misura ad altre tipologie di immobili e aumentare la platea dei beneficiari;
  • – per gli edifici residenziali privati, valutare la prosecuzione del Superbonus 110 per cento sino alla fine del 2023 per tutte le tipologie di edifici e procedere ad un riordino e stabilizzazione degli incentivi in essere anche immaginando adeguati meccanismi di aggiustamento nelle soglie di detrazione nella progressione temporale e con progressività rispetto all’aumento della classe energetica;
  • – estendere la detrazione di imposta del 110 per cento, così come di altre forme di agevolazione fiscale, agli interventi effettuati dalle aziende agricole e/o agrituristiche sui fabbricati rurali e agli ippodromi;
  • – inserire il teleriscaldamento efficiente, prediligendo quello che utilizza energia totalmente derivante da fonte rinnovabile, quanto le caldaie a biomasse avanzate (tipo 5 stelle) negli interventi trainanti per il  Superbonus al 110 per cento.

Pnrr e le proposte del Senato della Repubblica

Il 31 marzo 2021, le commissioni riunite 5ª (programmazione economica, bilancio) e 14ª (politiche dell’unione europea) del Senato della Repubblica, hanno presentato una relazione con le proposte per il Pnrr. Per quanto attiene alla componente M2C3 “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”:
  • – prevedere per la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato una stabilizzazione delle agevolazioni fiscali, quali i cosiddetti bonus ristrutturazione edilizia, ecobonus, sismabonus, bonus verde, bonus arredi, bonus facciate, bonus idrico e bonus colonnine, nonché la proroga al dicembre 2023 del superbonus per gli interventi su tutte le tipologie di immobili;
  • – dare attuazione, potenziandolo ulteriormente, al geo bonus (legge n. 145 del 2018) per interventi su edifici e terreni pubblici quale elemento fondamentale per la bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici, la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico, la realizzazione o la ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e al recupero di aree dismesse di proprietà pubblica;
  • – aggiornare il testo unico in materia edilizia (dpr n. 380 del 2001);
  • – rendere strutturali lo sconto in fattura e la cessione del credito;
  • – prevedere misure di semplificazione quali, ad esempio, un portale unico in cui i contribuenti e professionisti possano effettuare tutte le comunicazioni necessarie, e appositi formulari cui i professionisti possano far riferimento e attenersi;
  • – estendere la detrazione di imposta del 110 per cento agli interventi effettuati dalle aziende agricole e agrituristiche;
  • – confermare la possibilità di cessione del credito per il Superbonus 110 per cento, semplificando le procedure burocratiche almeno pari a cinque anni, così da garantire un utilizzo il più possibile diffuso della stessa;
  • – prevedere inoltre la semplificazione del quadro attuativo delle agevolazioni per gli interventi che beneficiano del Superbonus, nonché l’estensione della platea dei beneficiari anche a soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, privilegiando il settore alberghiero e le Pmi tra i comparti in difficoltà.
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