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Superbonus: le proposte degli Architetti al ministro Pichetto Fratin

L’obiettivo è coniugare le politiche energetiche con la rigenerazione urbana: stop a continue modifiche normative
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Superbonus: le proposte degli Architetti al ministro Pichetto Fratin

Troppe incertezze normative e sistema in tilt. E’ necessario dare una svolta con una normativa chiara e con lo sblocco dei crediti. Sono solo alcune delle proposte in merito al Superbonus che una delegazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ha presentato nel corso di un incontro con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Gli Architetti erano rappresentati dal Presidente Francesco Miceli e dai consiglieri Alessandra Ferrari, Massimo Giuntoli e Gelsomina Passadore. Un incontro fortemente voluto dai professionisti. “Nell’ultimo anno – ricordano gli architetti in un documento – il dl n. 34/2020è stato oggetto di più di diciotto modifiche normative. Determinando incertezze e tensioni tra gli operatori e il blocco totale del possibile recupero dell’agevolazione fiscale tramite lo sconto in fattura e la cessione dei crediti”.

Superbonus: le proposte degli Architetti

Gli Architetti hanno le idee chiare in merito al Superbonus: nella maggior parte dei casi, le modifiche normative hanno avuto effetti retroattivi. “La circostanza concorrerà ad alimentare inevitabilmente il numero di contenziosi tra imprese e committenti. Dal canto suo il ministro Pichetto Fratin “ha dato ampia rassicurazione sull’attenzione massima al problema”. Al Ministero sono in corso approfondimenti sui dati oggettivi che hanno determinato la criticità nell’applicazione della misura. Successivamente, potranno essere individuate le misure più coerenti per superare la situazione di crisi. La riunione è stata l’occasione per illustrare le proposte degli Architetti per il futuro del Superbonus. L’obiettivo è mettere in atto una strategia condivisa che “coniughi le politiche energetiche con quelle della rigenerazione urbana”. Il tutto, attraverso un meccanismo premiale con la conseguente gradazione delle agevolazioni.

Le richieste di RPT

Criticità espresse anche nei giorni scorsi attraverso un comunicato congiunto con la Rete Professioni tecniche. “Il CNAPPC esprime la propria contrarietà alle nuove modifiche apportate alla disciplina che riguarda i bonus edilizi”. Ancora una volta, “vengono modifiche le regole in corso”. Oltre al rischio di “uccidere definitivamente un provvedimento di indiscusso successo come il Superbonus, le scelte del Governo potrebbero avere gravi ripercussioni sia economiche, sia in termini di transizione ecologica”. Senza un “piano di riqualificazione energetica degli edifici appare impensabile centrare gli obiettivi di risparmio energetico e di lotta ai cambiamenti climatici”. Ecco perché “La RPT, in accordo con i rappresentanti delle aziende e i sindacati, chiede l’immediata istituzione di un Tavolo di confronto per definire un quadro di regole chiaro e stabile che consenta all’Italia di non arretrare nel percorso di crescita”.

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