Superbonus cresce anche a gennaio 2023 ma più lentamente
Enea ha pubblicato il rapporto mensile sul Superbonus, che presenta i dati di gennaio 2023, da cui risulta che complessivamente gli interventi di efficientamento energetico agevolati con la detrazione fiscale (ora al 90% per unifamiliari e condomîni) attivano investimenti per 65 miliardi di euro e costano circa 72 miliardi.
Ecco cosa è cambiato rispetto alla rilevazione al 31 dicembre 2022.
Gli investimenti
Nello specifico, il totale degli investimenti ha raggiunto i 65,239 miliardi di euro, con un aumento di 2,8 miliardi di euro rispetto a dicembre (quando era di 62 miliardi e 400 milioni di euro), più contenuto rispetto al mese precedente ma ancora un forte segnale positivo.
L’investimento medio nei condomîni è pari a 594.891,80 euro, scende a 113.845,67 euro nelle unifamiliari e a 96.877,90 euro nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Le asseverazioni Superbonus
Al 31 gennaio 2023 sono state presentate complessivamente 372.303 asseverazioni, 12.863 in più rispetto a quelle registrate al 31 dicembre 2022. Le asseverazioni relative a condomini sono 51.247 (13,8% del totale); relative a edifici unifamiliari, 215.105 (57,8%); per unità immobiliari indipendenti, 105.945 (28,5%).
I costi
Il costo complessivo delle detrazioni fiscali richieste è di 71,8 miliardi di euro, di cui 49,7 miliardi relative a lavori già conclusi (76,2% del totale), a fronte di 33,3 miliardi di euro di risorse attualmente disponibili.
Le regioni
Ancora in testa la Lombardia, con oltre 11 miliardi di investimenti, seguita dal Veneto con 6,3 miliardi, Lazio con 5,8 miliardi, Emilia-Romagna con 5,7 miliardi, Campania, prima regione del Sud, con 4,7 miliardi e Sicilia con 4,2 miliardi.