Immobiliare

Superbonus 110%, Ance: grandi potenzialità ma con alcune criticità

Il questionario dei Costruttori: tra le note positive, un’opportunità per la crescita del fatturato. Permangono, però, troppi intoppi burocratici
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Superbonus 110%, Ance: grandi potenzialità ma con alcune criticità
Una grande opportunità in termini di crescita di fatturato e ripresa del mercato. Un percorso che, però, non nasconde alcuni ostacoli. È quanto emerge dalla recente indagine Ance sul Superbonus 110%. L’Associazione nazionale dei costruttori edili ha consultato gli esponenti del sistema associativo per comprendere pregi e difetti del Superbonus 110%. In particolare, la ricerca è focalizzata sulla seguente tematica: piattaforme di cessione e rapporti con gli istituti di credito. Ebbene, il campione intervistato ha confermato grande fiducia nei confronti di uno strumento utile per rilanciare il comparto dell’edilizia. Permangono, però, una serie di criticità. A cominciare dai rallentamenti burocratici, in particolare legati alle richieste di conformità urbanistica e alla cessione del credito.

Ance: incentivi e Superbonus

Le agevolazioni previste dal Superbonus 110% stanno registrando la grande partecipazione da parte delle imprese, sintomo delle notevoli potenzialità dello strumento. In particolare, per il 58,8% delle aziende, il Superbonus sarà importante per lo sviluppo dell’attività. Per il 30,8% del campione sarà “mediamente” importante. Solo il 10,4% degli intervistati ritiene le misure agevolative inutili, nell’economia della gestione delle loro imprese. Per quanto concerne la tipologia prevalente degli interventi previsti, a farla da padrone, appunto, è il Superbonus (61,7%). A seguire, la scelta ricade sul Bonus ristrutturazione (17,7%). Con il 14,4% delle preferenze ecco il Bonus facciate; più staccati, il sisma bonus acquisti (5,1%) e gli eco-sisma ordinari (1,1%).
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Intoppi burocratici

Solo l’8,2% delle imprese non ha riscontrato problemi. La criticità principale risulta essere la verifica della conformità urbanistica (36,8%), seguita dalle difficoltà nell’ottenimento dell’asseverazione e nell’iter di approvazione da parte del condominio (entrambi 12,9%). In generale, solo l’8,2% del panel non ha riscontrato intralci burocratici. Altro capitolo, la prevalutazione dell’intervento agevolato. Per il visto di conformità, la stragrande maggioranza (46,8%) si è rivolta al proprio professionista di fiducia. Le piattaforme delle banche con cui le imprese si relazionano abitualmente, sono state chiamate ad emettere il visto nel 39,3% dei casi. Solo il 15,6% delle imprese, però, non ha avuto difficoltà nell’uso delle piattaforme. Le principali criticità riscontrate riguardano tempi eccessivi per la risposta e la mancanza di un supporto per il caricamento della modulistica.

Il prestito ponte

Interessante quanto emerge in merito al capitolo relativo al prestito ponte, vale a dire la possibilità, da parte del beneficiario, di utilizzare immediatamente il capitale messo a disposizione per fruire dell’agevolazione fiscale. Uno dei vantaggi dei prestiti ponte è la flessibilità che viene generalmente accordata dalle banche. Nella ricerca, l’Ance puntualizza che “la maggior parte delle imprese (64,5%) non ha richiesto il prestito”. Tra le richiedenti, il 41% ha indicato tempi di risposta superiori ai tre mesi. Tempi lunghi per la conclusione del contratto e richiesta del merito creditizio, inoltre, sono i principali problemi riscontrati per la concessione del prestito ponte. Solo il 31,3% delle imprese non ha riscontrato criticità.

La cessione del credito

I tempi sono lunghi anche per la cessione del credito: circa la metà delle imprese ha richiesto la cessione. Ma con tempi di attesa che superano i 45 giorni. Addirittura, il 69,1% delle richieste non ha ancora ricevuto risposta. Tra i principali problemi riscontrati, vi sono: tempi lunghi per l’accettazione delle pratiche (26,8%), ritardi nella stipula del contratto definitivo (4%). Al questionario, molti hanno risposto di aver incontrato una sommatoria di queste difficoltà (26,8%). Infine, oltre la metà degli intervistati è convinta che se migliorasse l’operatività degli istituti di credito, sia per i prestiti ponte che per la cessione del credito, il loro fatturato potrebbe aumentare di quasi il doppio.   Indagine Ance sul Superbonus.
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