L’
Ecobonus al 110% avrebbe dato il via a
speculazioni sui listini, con aumenti medi del 50%. La
denuncia arriva dall’associazione
Consumerismo No Profit, che ha monitorato l’andamento dei listini del settore e le segnalazioni provenienti da tutta Italia. I rincari di prezzi segnalati riguardano ponteggi, laterizi, materiali in ferro e legno legati all’incentivo.
La denuncia
“L’Ecobonus al 110%, la famosa detrazione delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, unitamente all’indubbia opportunità di rendere moderni, efficienti e sicuri gli immobili, ha dato il via ad una serie di rincari dei prezzi nel settore dell’edilizia, portando oggi gli interventi di ristrutturazione a costare mediamente il 50% in più rispetto al periodo pre-bonus”, si legge sul
sito dell’associazione.
“L’introduzione dell’Ecobonus al 110% ha dato il via alle speculazioni sui listini, come sempre avviene in questi casi, con evidenti danni per la collettività e ingiusto arricchimento per pochi. Appare doveroso un controllo costante su tutti i prezzi di interventi e materiali legati all’incentivo, così come occorre verificare le segnalazioni ricevute sugli aumenti del prezzo della transazione nell’acquisto dei crediti da parte delle banche”, ha dichiarato l’avvocato
Fabrizio Plagenza, responsabile del Dipartimento Casa di Consumerismo No Profit.
I rincari sui materiali connessi all’Ecobonus 110%
Secondo Consumerismo, i rincari riguardano tutti i settori legati all’Ecobonus. Ad esempio, oggi per rifare
infissi, porte e finestre si spende in media
il 50% in più rispetto al 2019. E ha riscontrato lo stesso rincaro anche per
pannelli solari e ponteggi.
L’associazione ha rilevato incrementi anche nei materiali. Per i
materiali in ferro occorre mettere in preventivo una spesa maggiorata del
30%; il
legno costa il
20% in più; il
calcestruzzo e il
materiale isolante sono aumentati entrambi del
15%.