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Sismabonus, RPT: rendere obbligatori certificato sismico e assicurazione

Sottoposti al Governo alcuni emendamenti al Piano di prevenzione sismica da inserire nella conversione in legge del Dl Rilancio o nel dl Semplificazioni
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Sismabonus, RPT: rendere obbligatori certificato sismico e assicurazione

Rendere obbligatoria la certificazione statica degli immobili, da consegnare insieme all’APE in fase di compravendita. Stabilire un termine entro il quale redigere una polizza assicurativa contro i danni da eventi sismici, con un premio proporzionale al livello di sicurezza sismica. Rendendo queste spese detraibili con il Sismabonus.

Sono queste le principali proposte di modifica al Piano di prevenzione sismica lanciate dalla RPT. La Rete ha approvato infatti un aggiornamento del testo, con nuove norme prescrittive inerenti il Sismabonus.

Novità con cui i professionisti tornano a ribadire l’importanza delle attività di monitoraggio. E di tutti quegli strumenti che consentono di anticipare la possibilità di intervento di messa in sicurezza. Azioni che possono essere consentite soltanto da una conoscenza dello stato di salute dei fabbricati e di come esso si evolve nel tempo.

Sismabonus e prevenzione sismica, le proposte di RPT

La RPT proverà a far inserire questi ed altri emendamenti in occasione del processo di conversione in legge del cosiddetto decreto “Rilancio”. O, in alternativa, nell’ambito del prossimo decreto “Semplificazione”.

Ecco, in sintesi, gli emendamenti proposti:

  • Entro 3 anni tutti gli edifici privati devono essere dotati del certificato di idoneità statica integrato dalla classificazione del rischio sismico (DM 65/2017). Ciò consentirà di dare maggior valore agli immobili adeguati alle norme antisismiche, stimolando l’interesse del mercato ad intervenire.
  • Obbligo immediato alla redazione della Classificazione del rischio sismico secondo DM 65/2017 nei casi di compravendita degli immobili o di affitto. Sulla scorta di quanto già obbligatorio in tema di Attestato di Prestazione Energetica.
  • Entro 7 anni dalla data di pubblicazione del Decreto di approvazione del Regolamento di cui al successivo p.to 5, obbligo alla stipula di una assicurazione sui danni procurati agli edifici dagli eventi sismici. Con un costo, fissato dallo Stato, modulato sull’esito della Classificazione del rischio sismico secondo DM 65/2017.
  • Entro i tre anni successivi all’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione lo Stato non risarcirà più i danni procurati agli edifici ed alle attività causati dagli eventi sismici.
  • Con regolamenti attuativi a cura della presidenza del Consiglio, sentiti il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, saranno disciplinate le regole per definire i contenuti e le modalità del fascicolo digitale, da introdurre come obbligo nel nuovo Testo unico delle Costruzioni, e delle polizze assicurative di cui al p.to 3.
  • I costi e le spese da sostenersi per le attività di cui ai commi 1,2 e 5 nonché per il monitoraggio ai fini della sicurezza degli edifici, saranno soggetti agli incentivi detti “Sismabonus” di cui all’art. 16 del D.L. n. 63 convertito con modificazioni della Legge 3/8/2013 n. 90.

Interventi a costo zero

“La RPT– si legge nella nota diffusa- auspica che la politica comprenda finalmente la necessità di avviare questo Piano. E che approvi il documento da essa elaborato, anche perché risulterà a costo zero per lo Stato.”

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