Il tema di fondo è sempre lo stesso. Capire (e poi convincere) l’Europa del valore del Superbonus 110%. E magari puntare alla 
proroga Superbonus al 2023 con i fondi del 
Recovery Plan. Il percorso è complesso. Ma come ricorda l’Ance le Commissioni Finanze del Senato e della Camera, in sede d’esame della Proposta di PNRR del Governo, hanno espresso pareri favorevoli, anche se con osservazioni, in merito a proroga e semplificazione del superbonus al 110% e gestione dei crediti deteriorati.
    
Proroga Superbonus, pareri e PNRR da approvare
A Bruxelles bisogna inviare una proposta completa in tutte le sue parti. E le commissioni sono al lavoro. In particolare, 
nel parere del Senato è stato chiesto di: “prevedere una radicale s
emplificazione del quadro attuativo della agevolazione per gli interventi edilizi che beneficiano del bonus del 110 per cento, pena la inefficacia dello strumento (la cui validità strategica non si mette in dubbio) ai fini del rilancio del settore dell’edilizia in chiave di sostenibilità energetica e sismica. La commissione sollecita la rapida previsione di una proroga del termine del 31 dicembre 2022 ai fini della più compiuta utilizzazione di tale strumento agevolativo”.
Altra osservazione dalla commissione Finanza del Senato è di “prevedere azioni specifiche per affrontare nel medio periodo la tematica della 
patrimonializzazione delle banche e delle imprese, considerate le previsioni di forte crescita dei crediti deteriorati in ragione del calo del PIL, operando anche in chiave europea per rivedere le regole del 
calendar provisioning e dell’attività creditizia. In particolare, l’attività delle banche territoriali, fondamentali per garantire la resilienza del tessuto economico, dovrà essere maggiormente tutelata, rispetto alla proporzionalità delle regole europee. Inoltre, appare opportuno valutare la possibilità che gli NPL derivanti direttamente dalla crisi Covid, possano avere un trattamento differenziato”.
Anche nel 
parere della Camera è stato chiesto di garantire la proroga delle agevolazioni fiscali al 110 per cento per la riqualificazione energetica degli edifici (cd. Superbonus) fino al 2023.
Ma ora serve passare dai pareri ai fatti.