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Affitti e locazioni, nuovi fondi per le persone in difficoltà economiche

Da confondere con il cd. bonus affitto, si tratta di nuovi fondi rientranti nelle politiche per l'abitare. Ecco chi ne può fare richiesta, e come
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Affitti e locazioni, nuovi fondi per le persone in difficoltà economiche
Nuovi fondi per affitti e locazioni sono stati stanziati dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità per aiutare le persone in difficoltà economiche. Il via libera per l’attuazione delle misure previste è arrivato giovedì 8 luglio dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni. Che ha così disposto due schemi di decreto riguardanti quelle che sono state definite “politiche dell’abitare”.

Affitti, nuovi fondi per aiutare chi è in difficoltà

I piani di intervento del Governo sono due, tutte riconducibili alle azioni di contrasto alla povertà e alla crisi scatenata – anche – dalla pandemia da Coronavirus in Italia.
  • il primo intervento prevede lo stanziamento di un Fondo nazionale di 210 milioni di euro per il 2021, da ripartire tra le Regioni, che ha come obiettivo quello di supportare e consentire l’accesso all’abitazione a chi ha intenzione di prendere una casa/appartamento o immobile in locazione (ma si trova in difficoltà);
  • il secondo intervento, invece, ripartisce tra le Regioni la dotazione di 50 milioni di euro per il 2021 del Fondo inquilini morosi incolpevoli, destinato alle persone in condizioni economiche disagiate che vivono in una casa in affitto e che hanno uno sfratto esecutivo per morosità.
Come specificato dal Mims, per quanto riguarda le locazioni, considerando il perdurare dell’emergenza Covid, le Regioni possono procedere attribuendo ai Comuni le risorse assegnate dal ministero con una procedura d’urgenza e semplificata.

Fondi affitti e locazioni: cosa sono e a chi sono destinati

I fondi locazione e affitto stanziati dal Mims non sono da confondere con il cd. bonus affitto introdotto nel decreto Ristori e approvato anche dalla legge di bilancio 2021. Le risorse stanziate dal ministero a luglio 2021, infatti, possono considerarsi aggiuntive a quegli degli interventi già in atto. Per agevolare l’utilizzo dei due fondi in maniera coordinata, e disciplinare l’accesso agli stessi, il Ministero delle Infrastrutture – su richiesta dell’ANCI – ha fatto sapere in una nota che sono stati uniformati i requisiti di riconoscimento e la platea dei beneficiari. Nello specifico, possono presentare richiesta di accesso ai fondi e chiedere aiuto i soggetti che:
  • hanno un ISEE non superiore a 35.000 euro;
  • a causa della pandemia hanno subito un calo del proprio reddito IRPEF superiore al 25%. In questo caso è possibile richiedere l’accesso al fondo inquilini morosi anche senza sfratto esecutivo.
Il possesso dei requisiti richiesti dovrà essere attestato tramite autodichiarazione. Che ovviamente dovrà essere veritiera e – in caso di controlli – accompagnata da atti o documenti in grado di dimostrare la propria situazione economica. “La crisi pandemica ha colpito molte famiglie e molte persone che oggi vivono in forti difficoltà economiche e stentano o non riescono a pagare per la propria abitazione”, ha dichiarato il Ministro Giovannini. “La casa è un bene fondamentale, è alla base della qualità della vita delle persone, che devono essere perciò sostenute per superare questo momento difficile – ha poi aggiunto – la decisione presa va esattamente in questa direzione”.
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