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Ecobonus, aggiornato il vademecum Enea sui microcogeneratori

L'Agenzia ha rilasciato le nuove linee guida 2021 sui microcogeneratori con requisiti, documentazione e spese ammissibili
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Ecobonus, aggiornato il vademecum Enea sui microcogeneratori

Enea ha aggiornato il vademecum sull’acquisto e posa in opera dei microcogeneratori per poter usufruire dell’Ecobonus. Gli impianti devono andare a sostituire quelli esistenti e condurre a un risparmio di energia primaria (PES) ≥ 20% con potenza elettrica <50kW.

Il Vademecum Enea è costituito dai seguenti capitoli:

  • I beneficiari del bonus microcogeneratori
  • Accesso ed entità bonus
  • Edifici ammessi al bonus impianti di micro-cogenerazione
  • Requisiti tecnici interventi
  • Spese ammissibili
  • Documentazione da produrre

Beneficiari

Possono accedere alla detrazione tutti i contribuenti che:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

La detrazione è pari al 65% delle spese totali sostenute tra il 1.01.2018 e il 31.12.2021.

Il limite massimo di detrazione ammissibile è pari a 100.000 euro.

Per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, i contribuenti, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione fiscale, possono optare per :

  • cessione del credito;
  • sconto in fattura.

Edifici agevolabili

Accedono alla detrazione gli interventi su edifici che:

  • alla data d’inizio dei lavori, siano esistenti, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • edifici dotati di impianto di climatizzazione invernale.

Caratteristiche dell’intervento

L’intervento deve possedere le seguenti caratteristiche:

  • deve condurre a un risparmio di energia primaria (PES) pari almeno al 20% (allegato III del decreto 4 agosto 2011 del Ministro dello sviluppo economico);
  • l’energia termica prodotta deve essere impiegata esclusivamente per la climatizzazione degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • per la realizzazione, la connessione alla rete elettrica e l’esercizio degli impianti di micro-cogenerazione, si fa riferimento al decreto 16 marzo 2016 del Ministro dello sviluppo economico;
  • devono essere, inoltre, rispettate le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro);
  • qualora sia previsto il mantenimento del generatore precedentemente installato con funzione di back-up, l’asseverazione (cfr. Documentazione di tipo “tecnico”) ne riporta le motivazioni.

Spese ammissibili

Si possono portare in detrazione le spese sostenute per:

  • smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
  • fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, dell’impianto termico esistente;
  • interventi per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione;
  • prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori ecc.).

Documentazione da presentare e conservare

Entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere è obbligatorio inviare all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento, redatta da un tecnico abilitato, attraverso l’apposito portale relativo all’anno in cui sono terminati i lavori.

La documentazione tecnica da conservare è:

  • scheda descrittiva Enea riportante il codice CPID assegnato dal sito Enea;
  • asseverazione redatta da un tecnico abilitato;
  • schede tecniche degli apparecchi installati;
  • copia della dichiarazione di conformità ai sensi del D.M 37/08 e il libretto di impianto.

La documentazione di tipo amministrativo:

  • delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori;
  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevute dei bonifici recanti la causale del versamento;
  • stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.
Vademecum Enea
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