Bonus ristrutturazioni, gli incapienti possono recuperare la detrazione

Bonus ristrutturazioni e incapienti, è possibile recuperare le rate della detrazione? L’Agenzia delle Entrate spiega su Fisco Oggi come beneficiare del bonus ristrutturazioni per lavori realizzati in un anno in cui il contribuente non ha percepito reddito. Rientrando quindi nella categoria degli incapienti, cioè i soggetti che appartengono alla cosiddetta no tax area e sui cui redditi non viene applicata l’Irpef. Il caso specifico riguarda un contribuente che, non possedendo redditi, l’anno 2020 non ha presentato il modello 730. E, di conseguenza, non ha potuto usufruire della prima rata di detrazione per spese di ristrutturazione edilizia eseguita nella sua abitazione nel 2019.

Bonus ristrutturazioni e incapienti: come recuperare la seconda rata

Per le spese sostenute nel 2019, spiega l’Agenzia, se il contribuente presenta il modello 730 per il periodo d’imposta 2020, in esso potrà fare richiesta della seconda rata di detrazione. Indicando il numero della rata (2) nella corrispondente casella (colonna 8) del rigo E41. Resta fermo che per avere la detrazione il contribuente deve aver ottemperato a tutti gli obblighi previsti per la fruizione dell’agevolazione. Per le spese effettuate nel 2021 in caso di incapienza è possibile effettuare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Se la ditta non è interessata allo sconto in fattura, si dovrà necessariamente effettuare la cessione del credito ad una banca o anche, eventualmente, ad altri familiari interessati ad acquisire la detrazione. Per le spese del 2020, invece, queste opzioni non sono più praticabili in quanto la comunicazione per la cessione del credito doveva essere presentata all’Agenzia delle entrate entro il 15 aprile scorso. Il quesito sottoposto al Fisco