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Bonus colonnine domestiche 2024, domande dall’8 luglio. Ammessi i costi per la connessione

Dal Mimit le procedure, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni. Pubblicato anche il decreto direttoriale del 19 giugno 2024 che definisce le modalità dei controlli
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Bonus colonnine domestiche 2024, domande dall’8 luglio. Ammessi i costi per la connessione

Arriva il bonus colonnine domestiche per l’anno 2024. Il decreto direttoriale del 12 giugno 2024, da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy, definisce le procedure per la concessione e l’erogazione di contributi per l’anno in corso. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura a sportello: la domanda potrà essere presentata online dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024 attraverso l’apposita piattaforma informatica di Invitalia.

Le risorse riguardano l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica effettuati da utenti domestici, privati e condomini. Il testo normativo approvato dal Mimit è in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022.

Il Bonus colonnine domestiche 2024: le spese ammissibili

L’agevolazione potrà essere richiesta da privati e condomìni a fronte di spese sostenute, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli ad alimentazione elettrica. Lo stanziamento previsto è di 20 milioni di euro. Il contributo sarà riconosciuto con riferimento alle seguenti spese:

  • acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Non rientrano tra i contributi:

  • le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio;
  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
  • relative a terreni e immobili.

La quota di contributo

Il Ministero può concedere ai soggetti beneficiari un contributo per le spese ammissibili, così individuato:

  • 80% del prezzo di acquisto e posa, nel limite massimo di 500 euro per persona fisica richiedente;
  • il limite di spesa è innalzato a 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117- bis del codice civile.

Si tratta della terza edizione del bonus colonnine domestiche. Nel 2022 e nel 2023 erano stati stanziati 40 milioni all’anno. Già, ma chi può utilizzare le colonnine, una volta montate? Nel caso di persone fisiche le infrastrutture devono essere ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico. Nel caso di condomini, le infrastrutture devono essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condòmini e – anche in questo caso – non accessibili al pubblico.

Il controllo della documentazione

Il Mimit ha inoltre pubblicato il decreto direttoriale del 19 giugno 2024 che definisce, per il 2024, le modalità e le procedure con cui vengono effettuati i controlli per accertare la sussistenza delle condizioni per la concessione ed erogazione dei contributi. I controlli sono effettuati a campione, nel limite massimo del 10% delle erogazioni effettuate. Per ogni domanda soggetta a verifica, Invitalia procede all’analisi documentale volta ad accertare la sussistenza e la permanenza dei presupposti e dei requisiti per il riconoscimento del contributo. L’accertamento documentale produce esito negativo nei seguenti casi:

  • documentazione carente, anche a seguito di integrazione;
  • dichiarazioni mendaci da parte del beneficiario, esibendo atti falsi o contenenti dati non rispondenti a verità;
  • nel caso in cui risultino insoddisfatti i requisiti e le condizioni disciplinate dal presente decreto;
  • nel caso di indisponibilità a fornire la documentazione richiesta. 

Articolo pubblicato il 20 giugno e aggiornato il 4 luglio 2024

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