Il Tecnologo alimentare: chi è e cosa fa?

Come annunciato da Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila (Unione Italiana dei Lavoratori Agroalimentari), il settore alimentare anche in questo momento difficile ha dimostrato di reagire positivamente alla crisi economica dovuta alla pandemia di SARS-CoV-2. Difatti nel periodo gennaio-marzo 2020 è stato registrato un -11,7% nel settore manifatturiero in generale (con punte di -24% nel settore tessile), mentre nel settore alimentare è stato registrato un lieve aumento del +0,8%.
Ciò sottolinea ancora una volta quanto il settore alimentare sia un settore fortemente anticiclico, in grado di adattarsi velocemente alle nuove richieste di mercato, anche in situazioni molto difficili. Ecco perché oggi le imprese alimentari hanno sempre più bisogno di professionisti preparati ai quali affidare, ad esempio, la formulazione di nuovi prodotti, la creazione di nuove modalità di consumo/esposizione/conservazione/trasporto attraverso materiali innovativi e tanti altri aspetti necessari per rinnovarsi e mantenere la propria competitività sul mercato.
Ecco che il Tecnologo alimentare diventa la figura professionale chiave di questo settore. Questa professione è nata più di 20 anni fa, come sancito dalla LEGGE 18 gennaio 1994, n. 59 – Ordinamento della professione di tecnologo alimentare ed è stata inserita nel 2010 tra le “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione” con CODICE ISTAT 23114 poiché riconosciuta come un patrimonio di valori e competenze pluriennali a disposizione del Paese.
Chi è il Tecnologo Alimentare?
Il titolo professionale di Tecnologo Alimentare in base all’attuale normativa citata precedentemente, può essere attribuita solo ed esclusivamente a un professionista:
- laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, corso di laurea quinquennale a ciclo unico (vecchio ordinamento) o Magistrale (3+2) secondo il Nuovo Ordinamento del giugno 2007
- che ha affrontato e superato l’Esame di Stato
- che risulta iscritto ad un Ordine dei Tecnologi Alimentari presso la regione in cui ha il proprio domicilio professionale; in Italia esistono ben 11 Ordini regionali (OTA Abruzzo, OTA Basilicata e Calabria, OTA Campania e Lazio, OTA Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, OTA Friuli Venezia Giulia, OTA Lombardia e Liguria, OTA Molise, OTA Piemonte e Valle d’Aosta, OTA Puglia, OTA Sicilia e Sardegna, OTA Veneto e Trentino Alto-Adige).
Il percorso accademico che il futuro Tecnologo Alimentare affronta, è costituito da numerose discipline tecnico-scientifiche, che garantiscono allo studente una preparazione molto ampia e completa in merito a tutto ciò che ruota attorno al mondo degli alimenti e alla filiera agro-alimentare.
Le principali materie affrontate durante il percorso di studi sono:
chimica degli alimenti, degli aromi, degli additivi e dei residui alimentari |
biochimica degli alimenti, biochimica industriale, biotecnologia delle fermentazioni |
analisi chimica, fisica, sensoriale dei prodotti alimentari |
processi della tecnologia alimentare (filiera dei prodotti lattiero-caseari, industria dolciaria, carni, biomasse, ecc…) |
progettazione e gestione degli impianti |
tecnologie per il trattamento e la conservazione dei prodotti alimentari |
alimentazione e nutrizione umana |
qualità e sicurezza alimentare |
microbiologia applicata alle filiere alimentari |
patologia animale e vegetale e ispezione degli alimenti |
igiene degli ambienti e delle attrezzature, prevenzione e lotta agli infestanti alimentari |
legislazione alimentare, diritto nazionale e comunitario |
economia politica, organizzazione e gestione delle imprese, marketing agro-alimentare |
gestione dei sistemi qualità, igiene, sicurezza, ambiente secondo le norme volontarie |
Cosa può fare il Tecnologo per le imprese alimentari?
Data la sua preparazione multidisciplinare il Tecnologo Alimentare può svolgere ruoli molto diversi all’interno di un’impresa alimentare. Partendo dalla propria preparazione accademica infatti, a seconda delle proprie abilità e preferenze può specializzarsi in aree aziendali specifiche, dall’analisi di laboratorio, sino allo studio e alla progettazione di nuovi prodotti e/o processi (area R&S).
Il Tecnologo Alimentare può affiancarsi a un’impresa in qualità di:
- Tecnico specializzato, offrendo la propria assistenza a seguito di una specifica problematica riscontrata nelle ricette (ingredienti, additivi, enzimi, ecc…) e/o nei processi produttivi (parametri di processo e macchinari impiegati); in questo caso specifico il professionista richiesto è denominato Tecnologo di prodotto o Tecnologo di processo.
- Consulente Haccp o consulente per la sicurezza alimentare, offrendo la propria assistenza per la risoluzione delle non conformità riscontrate dall’impresa stessa o dalle Autorità Competenti a seguito di un controllo ufficiale
Oppure può lavorare all’interno dell’impresa:
- nell’Area Assicurazione e Controllo Qualità
- nell’Area Produzione, per il monitoraggio e la conduzione dei processi alimentari
- nell’Area Ricerca&Sviluppo per lo sviluppo di nuovi prodotti e/o processi
I principali compiti del Tecnologo Alimentare
Come riportato nella LEGGE 18 gennaio 1994, n. 59, il Tecnologo può:
- studiare, progettare, dirigere, sorvegliare, condurre e collaudare i processi di lavorazione degli alimenti trattati all’interno dell’impresa alimentare, inclusi tutti i processi ad essi correlati quali la depurazione di effluenti, lo smaltimento di rifiuti ed il recupero dei sottoprodotti;
- assistere e guidare l’impresa nell’iter di certificazione secondo gli standard volontari (es. norme ISO, ecc…);
- assumere il ruolo di Consulente Haccp ovvero può assistere l’impresa nella gestione delle non conformità, nella definizione delle procedure atte a garantire la salubrità degli alimenti attraverso la redazione del Manuale di Autocontrollo per la sicurezza alimentare, attraverso interventi di formazione ad hoc per il personale addetto alla manipolazione degli alimenti;
- studiare, progettare, partecipare alla costruzione, alla sorveglianza ed al collaudo di impianti di produzione degli alimenti;
- studiare strategie di marketing, approvvigionamento e distribuzione di materie prime e prodotti finiti, additivi e impianti alimentari;
- effettuare le analisi dei prodotti alimentari (materie prime e prodotti finiti) e dei materiali di confezionamento chiamati M.O.C.A. (Materiali e Oggetti destinati al Contatto Alimentare) presso un laboratorio accreditato;
- effettuare ricerche di mercato, analisi statistiche relative a determinati prodotti alimentari realizzati dai Competitors;
- ricercare e sviluppare nuovi prodotti alimentari e nuove tecnologie di confezionamento;
- studiare, progettare, dirigere, sorvegliare, collaudare i lavori necessari per la pianificazione alimentare valutando le esigenze alimentari e nutrizionali specifiche delle varie tipologie di consumatori;
- studiare, progettare, dirigere, sorvegliare e gestire programmi di sviluppo agroalimentare, anche grazie alla collaborazione di altri professionisti;
- presidiare alle gare d’appalto per la concessione del servizio di mensa scolastica in qualità di Tecnico esperto per la verifica tecnica dell’offerta delle aziende di ristorazione candidate;
- studiare, progettare, dirigere, sorvegliare, gestire e collaudare lavori inerenti alla ristorazione collettiva all’interno di mense pubbliche, aziendali, ospedaliere e qualsivoglia tipo di servizio di mensa e ristorazione;
One HSE è la nuova soluzione digitale studiata con il supporto dei maggiori esperti del settore. L’area tematica di Igiene degli alimenti risponde alle esigenze di informazione e aggiornamento normo-tecnico dei professionisti con un approccio agile e intuitivo.