L’avvocato ambientale e la tutela dell’ambiente
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Gli obblighi in materia ambientale
Qualsiasi attività d’impresa è oggi soggetta a numerosi obblighi in materia di tutela dell’ambiente, che hanno un impatto notevole in ogni fase della produzione e della commercializzazione di beni.
Basti pensare, a mero titolo di esempio alle norme:
- che vietano l’utilizzo di determinate sostanze particolarmente inquinanti;
- relative alla gestione dei residui di produzione (smaltimento, discarica, incenerimento, …);
- che incentivano (dal punto di vista giuridico ed economico) il recupero, il riutilizzo e il riuso dei rifiuti;
- che, al contrario, disincentivano il ricorso a particolare tecniche e/o macchinari (superbollo per il diesel);
- in materia di eco compatibilità degli imballaggi e dei confezionamenti;
- sull’economia circolare, e via discorrendo.
L’inosservanza delle norme prescrittive, da un lato, ha importanti conseguenze dal punto di vista sanzionatorio (amministrativo ma anche penale, soprattutto per le imprese, specie quando si tratta di rifiuti pericolosi), mentre la mancata conoscenza di quelle incentivanti può far perdere importanti occasioni di sviluppo, e di business.
Senza contare i danni all’immagine, alla reputazione e, di conseguenza, al business, che la mancata sensibilità (anche giuridica) ambientale comporta.
L’avvocato ambientale e la complessità della normativa
A tutto questo occorre aggiungere l’oggettiva difficoltà di molte imprese – di qualsiasi dimensione – di individuare in modo corretto, e di conseguenza a rispettare, gli obblighi e le procedure imposti dalla normativa ambientale di riferimento.
Questo accade perché:
1. nel corso degli anni, quasi mai le norme ambientali sono state emanate con sistematicità e nell’ambito di un disegno unitario: al contrario, spesso sono state emanate sulla spinta di emergenze ambientali, più per dar prova all’opinione pubblica di voler contrastare gravissimi episodi di inquinamento che per la reale volontà di dare una vera e propria regolamentazione al settore;
2. in Italia, oltre alla legislazione ambientale nazionale, esiste un cospicuo corpus normativo emanato dalle Regioni, non sempre coerente con il dettato nazionale, per non parlare della crescente pervasività delle norme e dei programmi dettati dall’Unione Europea (a volte con norme direttamente applicabili, a volte con norme recepite “su misura”);
3. il continuo progresso tecnologico costringe il legislatore a rivedere di continuo le normative – che specie nel settore ambientale devono necessariamente fare i conti con le migliori tecnologie disponibili (a costi sostenibili…) – il quale tuttavia risponde in, e con, tempi biblici, e non sempre in modo adeguato;
4. le normative sono scritte in modo da poter essere interpretate in modi molto difformi, e per questo creano, e lo alimentano, il ricorso alla giustizia amministrativa, spesso chiamata a dirimere questioni dovute alla scarsa chiarezza con cui sono scritte molte norme ambientali.
Questa situazione di “incertezza del diritto” – che un illustre giurista ha ribattezzato “inquinamento legislativo” – hanno dunque reso molto complicato “fare impresa”, e molto più facile per un’impresa, anche in perfetta buona fede, sbagliare e ritrovarsi inadempiente rispetto a obblighi di diritto ambientale.
L’avvocato ambientale: perché questa figura ha acquisito sempre più rilevanza?
Per tamponare, e porre rimedio, alle conseguenze di questa normativa sui generis, negli anni si è pian piano fatta largo una categoria di avvocati, che hanno deciso di specializzarsi in diritto dell’ambiente.
L’avvocato ambientale e il giurista ambientale sono due esempi di nuove professioni green che hanno allargato e modificato il profilo più generale della consulenza giuridica.
Forse molti di noi hanno familiarità con figure come gli avvocati penalisti, amministrativisti, esperti in diritto del lavoro, della famiglia e così via, e ben comprendiamo come ad ambiti diversi della vita di ciascun essere umano possano corrispondere corpi normativi ed operatori giuridici specializzati nell’applicarlo e nel farlo rispettare.
Nel corso degli ultimi 20 anni, la crescente importanza assunta dalla tutela dell’ambiente, e più in generale della sostenibilità, ha comportato la produzione di un insieme di leggi, regole e vincoli a tutela dell’ambiente e del paesaggio, con il coinvolgimento di numerose e variegate istituzioni e organizzazioni chiamate ad attuarlo o a vigilare sulla sua attuazione.
A giudizio di molti questo corpo normativo pecca ancora notevolmente quanto a coerenza e sistematicità, e per questo ha generato ciò che viene chiamato “inquinamento legislativo”: incertezza nell’applicare il diritto dell’ambiente, costi anche notevoli dovuti alla difficoltà per imprese ed operatori professionali di capire come essere compliant rispetto agli adempimenti normativi di settore.
La consulenza giuridica ambientale, stra-giudiziale e giudiziale dovrebbero coadiuvare i soggetti coinvolti, chiamati ad applicare il diritto ambientale, sia ad orientare nel modo corretto le proprie condotte, sia ad individuare ed a cogliere tutte le opportunità di business sostenibile. L’avvocato ambientale, dunque, nasce come una figura in grado di assicurare alle imprese una difesa specialistica nel settore ambientale: occupandosi esclusivamente di diritto dell’ambiente, l’avvocato ambientale è in grado di assicurare ai propri assistiti non solo una difesa più incisiva, ma anche una visione di insieme, utile come strategia difensiva ma anche in ottica di sviluppo futuro.
I servizi integrativi degli avvocati ambientali
Oltre agli aspetti strettamente connessi alla difesa giudiziale, gli avvocati ambientali hanno successivamente integrato i loro servizi attraverso:
- la specifica consulenza legale ambientale “preventiva” (pareri pro veritate, consigli su come-cosa-quando fare delle scelte strategiche nel settore ambientale, sulla base delle normative nuove, o in discussione); in questo modo si cerca di prevenire la commissione di reati in questo delicato settore;
- l’assistenza nella stipula dei contratti (ad esempio) di compravendita di terreni industriali, a causa delle possibili conseguenze che dovessero derivare da ipotetiche contaminazioni.
Attitudini e formazione dell’avvocato ambientale
Nell’albo degli avvocati non esiste una sezione specifica relativa agli specialisti del diritto ambientale, né un percorso formativo univoco che garantisca una formazione adeguata in materia di diritto dell’ambiente.
Ormai il diritto dell’ambiente riguarda numerose e variegate materie (Acque, Rifiuti, Elettromagnetismo, Bonifiche, Danno ambientale, Tutela del Paesaggio, Fonti energetiche rinnovabili, Salute e sicurezza al lavoro, Tutela dei consumatori ecc.), sia dal punto di vista amministrativo che penale: stiamo parlando di un corpus normativo piuttosto ampio e articolato che occorre studiare e seguire nelle sue tumultuose evoluzioni, ben oltre quanto previsto nell’ambito dei classici corsi di laurea magistrali in giurisprudenza.
Basta la laurea in giurisprudenza?
Una “semplice” laurea in giurisprudenza, quindi, non consente di per sé stessa di potersi specializzare in questo settore: dopo la laurea occorre pertanto seguire master specialistici in diritto dell’ambiente, e cercare di entrare a fare pratica in studi legali specializzati in diritto ambientale.
È inoltre piuttosto comune la scelta di approfondire lo studio di determinati aspetti del diritto ambientale (per esempio, le evoluzioni normative in materia di sottoprodotti) dedicandosi all’attività editoriale presso riviste e testate on line specializzate.
Oltre alle conoscenze professionali, sono richieste capacità di negoziazione, di problem solving, di gestione delle relazioni personali e dei conflitti: spesso, infatti, gli avvocati ambientali (ma non solo, come vedremo nelle pagine di questo portale) si occupano anche di mediazione ambientale.
Link utili
• Consiglio nazionale forense
• Associazione giuristi ambientali
Scopri di più sulla consulenza giuridica e sulle altre tipologie di consulenze ambientali all’interno del nuovo e book dedicato alle professioni ambientali green di Andrea Quaranta “Professioni verdi: guida ai green jobs. Vademecum per orientarsi nelle professioni del futuro (che è adesso)”. Collana “TecnicaMente” – Ambiente e energia di WKI.