Coperture ventilate: come progettare le aperture per l’aria
Quali sono le caratteristiche delle coperture ventilate? Come devono essere realizzate per funzionare bene? Che vantaggi offrono?
Come le facciate ventilate, anche le coperture ventilate contribuiscono a migliorare il problema dell’umidità e il comportamento termico dell’edifico.

Copertura ventilata in zinco-titanio tipo VMZINC (Disegno © Umicore Building Products Italia S.r.l.)
Vediamo come.
Le coperture ventilate con inclinazione superiore ai 10° devono avere aperture di entrata e di uscita dell’aria adeguatamente dimensionate. Il buon funzionamento dell’intercapedine di aerazione dipende in buona parte dall’efficienza di tali aperture. Le aperture di accesso devono essere disposte nel punto più basso possibile mentre quelle di uscita in quello più alto possibile. La velocità del flusso di aerazione (leggi la definizione su Wikitecnica) dipende dall’inclinazione del tetto (effetto camino).
Le aperture di entrata e di uscita devono garantire un flusso lineare dell’aria, con più di tre deviazioni risulta dubbia l’efficienza delle aperture stesse. Per questa stessa ragione hanno un effetto negativo le lamiere forate spesso usate per fermare il nevischio o per tenere lontani uccelli e insetti. Tali sistemi dovrebbero essere impiegati solo quando i fori occupano oltre il 45% della superficie complessiva dell’apertura e il diametro degli stessi è superiore a 5 mm.
Inoltre, è preferibile non realizzare aperture singole perché potrebbero causare la penetrazione di pioggia o neve.
Per quanto riguarda le dimensioni, per aperture standard le larghezze minime delle aperture di aerazione variano tra 3 cm e 4 cm a seconda che la pendenza sia superiore a 20° oppure compresa tra 7° e 20°. L’altezza dell’intercapedine può variare tra i 5 cm, per pendenze di oltre 20°, e gli 8 cm, per pendenze tra 7° e 20°.
In molti edifici può rendersi necessaria un’apposita progettazione del sistema di ventilazione, soprattutto quando si è in presenza di numerose interruzioni del rivestimento provocate da finestre, converse, displuvi o abbaini (leggi la definizione su Wikitecnica).