Edilizia e Urbanistica
Cappotto termico interno, costi e benefici
Vuoi conoscere più informazioni sul cappotto termico interno? Scopri i costi e i vantaggi che puoi trarre per migliorare le prestazioni energetiche
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Il Superbonus ha riportato all’attenzione dei tecnici e dei potenziali clienti l’uso del cappotto termico, intervento trainato per ottenere le detrazioni fiscali. Abbiamo già visto quali sono i costi e i benefici del cappotto termico esterno. In questa guida analizzeremo le potenzialità del cappotto termico interno.
Nota bene: i prezzi variano a seconda dello spessore dei pannelli utilizzati.
Nell’ambito del Superbonus 110%, il riferimento economico per l’intervento deve sempre essere riferito al prezzario o nazionale (DEI) o regionale o, in un’ultima analisi, mediante un’analisi prezzi. Il massimale di spesa dell’intervento ammissibile per “Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda realizzati su edifici residenziali unifamiliari, sulle parti comuni di edifici residenziali in condominio o su edifici composti da 2 a 4 unità distintamente accatastate possedute da un unico proprietario o in comproprietà o su unità immobiliari residenziali site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno” è stabilito nella legge 77/2020 ed in particolare nella Linee Guida Agenzia delle Entrate “Superbonus 110% – Edizione Marzo 2021” alla Tabella n. 4.
- Che cosa si intende per cappotto termico interno?
- Qual é il materiale migliore per un cappotto termico interno?
- Quanto costa fare un cappotto termico interno?
- Come si calcola lo spessore del cappotto termico interno?
- Quale cappotto termico interno scegliere?
- Quanto si risparmia con un cappotto termico interno?
Che cosa si intende per cappotto termico interno?
Il cappotto termico interno, o isolamento termico interno, è un intervento edilizio che permette di isolare il locale riscaldato di un’abitazione. Questa soluzione è ipotizzabile qualora non si possa effettuare un cappotto esterno per impedimenti condominiali o costi proibitivi. Installare pannelli isolanti sulle pareti migliora il clima interno dell’abitazione evitando la dispersione di calore. Il cappotto termico interno consiste nel disporre pannelli isolanti, di spessore ridotto rispetto a quelli esterni, sulle pareti interne delle abitazioni. E’ una pratica molto usata all’interno di edifici urbani, in cui è difficile intervenire sulle pareti esterne o per la coibentazione del tetto. Inoltre, rispetto al cappotto esterno, comporta prezzi minori e tempi di posa brevi. È una soluzione valida nel caso di edifici soggetti a vincoli architettonici o di unità immobiliari di condomini il cui regolamento vieta qualsiasi intervento sulle pareti esterne. Inoltre, è consigliabile per tutte quelle tipologie abitative che vengono riscaldate saltuariamente o per poche ore al giorno come ad esempio, uffici o case vacanze. È possibile coibentare dall’interno mediante:- contropareti preaccoppiate con pannello isolante, incollato direttamente alla parete o tassellato alla stessa;
- controparete autoportante con una struttura metallica con microintercapedine d’aria, per un maggior isolamento dell’involucro.
Il cappotto termico interno è un intervento “trainato” per il Superbonus 110%
Se il cappotto termico viene realizzato sull’intero immobile, è possibile usufruire dell’agevolazione anche per gli interventi effettuati sui singoli appartamenti. Devono essere rispettati i requisiti di trasmittanza termica U (ante e post), espressa in W/mqK, contenuti nell’allegato E del decreto attuativo del Mise “efficienza energetica” o “requisiti ecobonus”. La detrazione spetta per le spese relative a:- a) interventi che comportano una riduzione della trasmittanza termica U degli elementi opachi costituenti l’involucro edilizio, purché detta trasmittanza non sia inferiore ai pertinenti valori di cui all’allegato E del Decreto Mise 6 agosto 2020 “Requisiti tecnici”, comprensivi delle opere provvisionali e accessorie, attraverso:
- a) fornitura e messa in opera di materiale coibente per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
- b) fornitura e messa in opera di materiali ordinari, anche necessari alla realizzazione di ulteriori strutture murarie a ridosso di quelle preesistenti, per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
- c) demolizione e ricostruzione dell’elemento costruttivo;
- d) demolizione, ricostruzione o spostamento, anche sotto traccia, degli impianti tecnici insistenti sulle superfici oggetto degli interventi.
- L’intervento deve interessare l’involucro dell’edificio.
- L’incidenza sulla superficie lorda disperdente deve essere superiore al 25%.
- Deve essere assicurato il miglioramento di almeno 2 classi energetiche.
Qual é il materiale migliore per un cappotto termico interno?
I principali tipi di materiali usati sono quelli sintetici e quelli naturali/minerali.Materiali sintetici
Tra i più usati ci sono il polistirene, espanso o estruso (Esp e Xps), e il Pvc. Questi materiali hanno un costo notevolmente inferiore rispetto a quelli naturali (8-25,00 euro per metro quadrato) e hanno ottime caratteristiche isolanti. I materiali sintetici sono maggiormente diffusi per via della semplicità di istallazione.Materiali naturali e minerali
Consistono in pannelli in fibra di legno o vetro, sughero e lana di roccia, cartongesso con l’aggiunta di un isolante che sia in grado di aumentarne l’impermeabilità. Questi materiali non solo sono ottimi isolanti termici, ma anche acustici. Tuttavia, possono essere molto costosi perché richiedono una lavorazione più lunga. Il sughero è particolarmente affidabile, crea uno strato più resistente agli agenti e permette di avere una massima resa e un isolamento termico maggiore; il prezzo si aggira introno ai 30-50 euro per mq. La lana minerale permette di avere anche un buonissimo isolamento acustico ma è il materiale più costoso rispetto a quelli più comuni. Meno utilizzate le schiume minerali, per via della loro posa più complessa. Per isolamento termico con le nanotecnologie si usa l’aerogel, composto dal 98% di aria “intrappolata” in nanomolecole di silicio amorfo realizzato sinteticamente (non rischioso per l’uomo e l’ambiente). Questo materiale ha caratteristiche elevate di isolamento termico e i pannelli isolanti sono a basso spessore, da 1 cm fino a 4 cm.Photogallery
Quanto costa fare un cappotto termico interno?
Il materiale utilizzato per l’isolamento è uno degli elementi che può fare la differenza in termini di prezzo: partendo dai pannelli sintetici come il polistirene e la lana di vetro fino alle fibre naturali, il costo di un cappotto termico può variare dai 40 agli 80 euro al metro quadro. Costi indicativi per la realizzazione di un cappotto termico interno (in euro a mq).Pannelli in poliuretano e polistirene | 8-25 |
Pannelli in Polistirene espanso sintetizzato (Eps) | 8-15 |
Pannelli in materiali minerali | 10-30 |
Pannelli in materiali vegetali | 20-50 |
Pannelli isolanti in sughero | 30-50 |
Pannelli isolanti in lana di roccia | 4-20 |
Pannelli in silicato di calcio | 20-25 |
Pannelli in fibra di carbonio | 30-40 |
Pannelli in fibra di legno | 6-50 |
Pannelli isolanti in nanotecnologie | 80-320 |
Costo manodopera | 25-50 |
Come si calcola lo spessore del cappotto termico interno?
Il calcolo dello spessore deve essere dedotto da un’analisi energetica della costruzione (Legge 10). Lo spessore dell’isolamento varia in base alla fascia climatica in cui si trova l’immobile, all’esposizione al sole, all’impianto di riscaldamento, alle condizioni del tetto e del solaio. Indicativamente, nelle zone climatiche più fredde come F ed E (pianura Padana, Milano e Bologna), lo spessore complessivo consigliato è di 10-12 centimetri, mentre nelle zone più miti, dove l’isolamento serve soprattutto per contrastare il caldo estivo, si può scendere a 8 o 5 centimetri. Lo spessore dipende anche dal materiale utilizzato:- le nanoresine sono efficaci già tra i 2 e i 3 centimetri di spessore delle pareti;
- i pannelli di sughero di 2 cm sono tra i migliori materiali per l’isolamento termico in assoluto, e al contempo rendono l’ambiente più asciutto e libero dall’umido;
- il polistirolo a 3 cm è consigliato principalmente per lavori in zone più fredde e poco umide;
- la lana di roccia a 4 cm è un ottimo isolante termico minerale, tiene lontana la muffa e l’umidità e al contempo è in grado di favorire l’assorbimento delle onde sonore.
Quale cappotto termico interno scegliere?
Per scegliere il cappotto termico interno occorre tener presente le caratteristiche dell’abitazione e gli obiettivi che si intendono raggiungere in termini di isolamento termico (e quindi di efficienza energetica), di isolamento acustico e di volumetria. Schematicamente, i vantaggi del cappotto termico interno sono:- Installazione relativamente semplice e adatta al fai da te
- Costo contenuto rispetto all’isolamento termico esterno
- Abbattimento costo delle bollette grazie al risparmio energetico
- Temperature costanti e stop alla dispersione di calore
- Maggior comfort abitativo
- Rischio muffa. Durante la stagione fredda si rischia una condensazione di acqua all’interno della parete, terreno fertile per le varie muffe. Per poter risolvere il problema della condensa bisogna utilizzare un materiale che sia traspirante.
- Riduzione dello spazio. Per un buon risultato servono almeno dieci centimetri di spessore complessivi, ma negli appartamenti, l’intervento non riguarda mai tutti i lati, ma i due muri ad angolo più esposti al freddo.