Architettura
Progettazione acustica degli open space: consigli e regole d’oro
Il decalogo progettuale a 360° e un campionario di soluzioni per l’open space, il formato più in voga negli ambienti lavorativi
Condividi
L’open space è il format utilizzato sempre più frequentemente per i luoghi di lavoro (uffici, soprattutto) facendo propri i principi di dinamicità, flessibilità e condivisione per incoraggiare un libero scambio tra colleghi e migliorare il lavoro di squadra. Tuttavia, altrettanto spesso, il livello di comfort acustico interno non viene considerato come vero e proprio elemento progettuale.
Su questo tema potrebbe interessarti l’Ebook L’acustica nella progettazione architettonica: Edilizia Direzionale. Clicca il box qui di seguito.
In open space non adeguatamente progettati, senza un particolare approccio all’ergonomia, all’acustica e alla prossemica, i fruitori non riescono a concentrarsi a causa delle interferenze con le postazioni o attrezzature vicine o, per contro, non riescono a comunicare con i colleghi senza “sforzi” vocali e di concentrazione eccessivi. Il disagio sfocia in tensione vera e propria tra le persone che vogliono concentrarsi e quelle che devono comunicare nel contesto della loro attività. Il rumore non pianificato, intellegibile e non correlato all’attività di un individuo è il rumore più fastidioso e dovrebbe essere ridotto al minimo. Difatti, non tutto il parlato prodotto, ad esempio in un ufficio, è utile per il lavoro di tutti gli individui, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo.
Il risultato è l’incapacità a svolgere compiti individuali che richiedano concentrazione, in poche parole una scarsa produttività dimostrata da diversi studi ormai noti, che reputano gli openspace un fallimento.
È davvero impossibile progettare open space belli ed efficaci? La risposta è no. E’ necessario tenere presente però determinate regole. In questo articolo cercheremo di fornire alcuni spunti essenziali per una corretta progettazione acustica (e non solo) degli open space, e in particolare:
Si riportano di seguito alcuni punti di rilevanza acustica da tenere presente nel corso della progettazione. L’elenco di seguito è da intendersi “di base” e non può comunque ritenersi esaustivo per qualsiasi tipo di progetto che dovrebbe essere, come abbiamo visto, valutato caso per caso in base alle diverse necessità.
- Progettazione acustica: inquadramento generale
- Decalogo per un progetto d’interior vincente
- Soluzioni tecniche e di arredo per il miglioramento del comfort
Progettazione acustica: inquadramento generale
In Italia non esiste ancora un riferimento normativo specifico per quel che riguarda la progettazione acustica degli open space ma non mancano tuttavia standard internazionali utili non solo alla progettazione acustica quanto alla corretta progettazione nel suo complesso (architettonica, distributiva, impiantistica, ergonomia, …). Alcune norme distinguono tra i tipi di attività svolte all’interno dello stesso spazio (conversazione telefonica, attività di tipo collaborativo e non, ricezione al pubblico) e altre differenziano tra le differenti destinazioni d’uso, sempre a pianta aperta (ristoranti, uffici, sale riunioni, biblioteche, ecc). I concetti acustici impiegati sono diversi e spaziano dall’intellegibilità, alla discrezione, alla privacy, all’effetto Lombard, decadimento spaziale, articolazione, attenuazione acustica in situ, riverberazione, isolamento, ecc. Ma l’obiettivo di questo articolo non è quello di entrare nel merito dei tecnicismi: la corretta progettazione estetica, funzionale ed efficace è possibile ma deve saper gestire la convivenza, la comunicazione e deve fornire a ciascuno la possibilità di concentrazione necessarie per l’esercizio delle attività individuali. Pensare che sia sufficiente trattare l’ambiente con dei materiali fonoassorbenti per portare, ad esempio, il tempo di riverberazione dell’ambiente a 0,6 secondi senza tenere conto di tutti gli altri fattori determinanti, è un errore e rischia di diventare un vero e proprio fallimento non solo economico. Oltre all’attenzione di elementi fisici e vincoli tecnici nonché architettonici è indispensabile che la progettazione del layout sia preceduta da una analisi ergonomica al fine di individuare gli elementi che rivestono un ruolo fondamentale nella disposizione degli spazi.Decalogo per un progetto d’interior vincente
Alcune raccomandazioni di carattere generale contenute negli standard di riferimento e adattabili a diversi contesti lavorativi sono: 1) Analisi ergonomica (categorie di utenti, mansioni reali e attività lavorative, attrezzature richieste, gesti e posture, adattabilità e interazioni tra i diversi individui e i diversi compiti, gestione delle incompatibilità). 2) Analisi dei compiti e delle attività future al fine di trovare un buon compromesso tra la versatilità dei settori e il loro adattamento specifico anche considerando eventuali diversi turni operativi tra gli individui. 3) Raggruppare le postazioni di lavoro cosiddette “collaborative” (team, progetti) e, per contro, allontanare le postazioni “non collaborative” (anche se la collaborazione è prevista una tantum) a seconda dei diversi servizi. 4) Ottimizzare i percorsi garantendo libertà di movimento tra postazioni di lavoro e spazi di supporto. 5) In assenza della distanza minima tra le postazioni utilizzare opportune separazioni adeguatamente dimensionate in modo da trovare un compromesso adeguato tra visibilità e privacy (La distanza di distrazione minima è di 5 metri. Oltre questa distanza i livelli di concentrazione e riservatezza iniziano ad aumentare rapidamente e la parola non rappresenta più un inconveniente per le altre postazioni di lavoro). 6) Per gli uffici dovrebbero essere previste delle sale meeting (da 1 a 3 ogni 15 postazioni di lavoro) che, se direttamente connesse all’open space, devono essere adeguatamente isolate prestando molta attenzione sia alla chiusura e alle prestazioni delle porte. 7) Le zone relax devono trovarsi esternamente all’open space e adeguatamente isolate (attenzione sempre alle chiusure). 8) L’arredo deve essere scelto e collocato in base all’organizzazione delle postazioni (ad esempio per aumentare l’attenuazione tra spazi non collaborativi possono essere utilizzati elementi alti, per separare le postazioni di lavoro dalle zone di traffico possono essere impiegate scaffalature aperte o armadietti. 9) Studiare le soluzioni acustiche più opportune considerando i punti precedenti (collocazione delle sorgenti di rumore – impianti, attrezzature e macchinari -, fonoassorbimento, isolamento acustico, attenuazione, riverberazione, sound masking) tenute anche conto le indicazioni in materia di sicurezza dei lavoratori. 10) L’idea estetica deve essere sviluppata step-by-step integrando i punti precedenti e le diverse esigenze al fine d’ottenere un progetto d’interior d’impatto e un prodotto di design fuori dalle comuni aspettative.Soluzioni tecniche e di arredo per il miglioramento del comfort

Elementi di arredo per rendere più confortevole l’uso degli spazi