Triennale in Ingegneria Civile: dove studiare in Italia e sbocchi lavorativi

Eventi sismici, crolli infrastrutturali ed emergenze idrogeologiche interessano da sempre il territorio italiano e, ogni qualvolta si verifica un evento drammatico sia su territorio nazionale sia fuori dai nostri confini, si riaccendono i riflettori sull’Ingegneria Civile. Si tratta, infatti, del settore cui è demandata la messa in sicurezza del territorio oltre che l’obiettivo di collegare in maniera efficiente il Paese.
La sempre maggior importanza della messa in sicurezza del patrimonio edilizio e dell’efficienza anche dal punto di vista della prevenzione sismica, ha permesso lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate e dato ancor più importanza alla professione dell’ingegnere civile. In questa guida aggiornata vedremo come si struttura la formazione, partendo dalla laurea triennale, le prospettive di lavoro e la formazione successiva.
Per diventare professionisti del settore, oggi, il primo passo è una laurea triennale in Ingegneria Civile. Questa si colloca all’interno delle lauree di primo livello in Ingegneria civile e ambientale (L-7) una volta acquisito il titolo vi è poi la possibilità di continuare il percorso con la laurea magistrale in Ingegneria Civile (LM-23)
Scopriamo insieme quali possibilità ci sono in Italia per studiare e poi lavorare nel settore, concentrandoci esclusivamente sul primo ciclo di laurea.
Ingegneria civile: cosa offrono gli Atenei e come si accede alla facoltà
Trattandosi di una laurea d’ingegneria “classica” i percorsi che offrono gli atenei Italiani, sono molteplici. In questo capitolo saranno citate solo alcune facoltà a titolo d’esempio, per ovvi motivi di spazio, mentre si rimanda in fondo all’articolo per l’elenco completo.
Cominciando dai percorsi più generici citiamo lo storico Politecnico di Torino, con il Corso di laurea di 1°livello in ingegneria civile. Per accedervi è necessario superare un test d’ingresso. Segnaliamo che il Politecnico di Torino è l’unico in Italia ad offrire già al primo anno di studi un corso a carattere fortemente tecnico e applicativo chiamato Laboratorio di Ingegneria Civile. A numero chiuso anche il Politecnico di Bari, l’Università degli studi di Bologna e Cagliari, l’Università della Calabria, il Politecnico di Milano e l’Università degli studi di Trento.
In tutti gli altri casi è comunque previsto un test d’ingresso il cui unico scopo è verificare la preparazione iniziale degli studenti. La prova non è selettiva né prefigura alcun numero chiuso e nel caso in cui i risultati siano negativi, saranno assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Una sorta di debito che dovrà poi essere colmato con corsi aggiuntivi con relativo test finale. Nella pagina dedicata le modalità previste dall’Università di Genova, mentre per l’Università di Pavia i requisiti cambiano leggermente. Ogni Ateneo decide autonomamente come e quando svolgere il test d’ingresso e la prova può essere cartacea oppure online (TOLC-I).
Se si hanno già le idee chiare sulla specializzazione da intraprendere vi sono facoltà più che, già nei primi tre anni, sono più settoriali. Un esempio è l’Università di Roma “la Sapienza” con il corso Ingegneria civile e industriale (percorso formativo valido anche ai fini del conseguimento del doppio titolo italo – venezuelano). Un altro esempio è l’Università degli Studi di Messina che propone un percorso denominato Ingegneria civile e dei sistemi edilizi.
Accanto alle Università storiche e territoriali crescono le possibilità offerte dal mondo telematico. Una posposta arriva da Uninettuno, università telematica internazionale, che offre il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale.
Ingegneria civile, le materie di studio
I primi anni si affrontano materie comuni a molti indirizzi d’ingegneria, vi sono le “temute” analisi matematica I e II, geometria (che non ha nulla a che vedere con quella delle superiori) chimica e fisica generale (oppure A e B), meccanica razionale, fisica tecnica ecc… Passati i primi mesi, e acquisiti i fondamenti per la comprensione del linguaggio matematico, s’iniziano ad affrontare materie più specifiche del campo delle costruzioni, come ad esempio: la rappresentazione grafica, l’architettura tecnica, la scienza e la tecnica delle costruzioni, la geotecnica, l’idraulica e le costruzioni idrauliche, la geomatica, le costruzioni stradali e i fondamenti dei trasporti e molte altre ancora. A seconda del percorso e ateneo scelto poi, le materie variano e in alcuni casi qualcuna è anche a scelta dello studente (quest’ultima ipotesi riguarda maggiormente i percorsi magistrali). A titolo d’esempio si riportano: il piano di studio dell’Università degli studi di Palermo e quello del Politecnico di Milano (versione italiana e inglese) in Ingegneria civile.
Superati tutti gli esami con profitto, si dovrà, generalmente, svolgere una tesi per il conseguimento ufficiale della Laurea e quindi discuterla davanti ad una commissione. A questo punto si decide se proseguire con la magistrale, e le possibilità sono davvero molte, oppure concludere il percorso con un tirocinio. Vi sono quelli curricolari, qui un esempio di gestione da parte dell’Università degli Studi di Ferrara, e quelli extracurricolari. I tirocini extracurricolari sono disciplinati da Regioni e Province autonome sulla base di standard minimi comuni definiti a livello nazionale e hanno l’obiettivo di avviare i neolaureati alla professione sia sul territorio nazionale sia all’estero.
Prospettive di lavoro
Il laureato in Ingegneria Civile può trovare impiego presso:
- imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili;
- studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture;
- università, enti di ricerca e scuole di formazione superiore;
- uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali;
- società di servizi per lo studio di fattibilità dell’impatto urbano e territoriale delle infrastrutture;
- imprese, studi professionali, aziende e società di servizi per il rilevamento e controllo.
I laureati in Ingegneria Civile, previo superamento dell’Esame di Stato, possono iscriversi all’Albo degli Ingegneri nel settore A “ingegneria civile ed ambientale”, con il titolo di Ingegnere Iunior.
Ci sono delle specifiche competenze, che permettono all’ingegnere di essere applicato a più settori. Il laureato in ingegneria civile, infatti, riesce a svolgere determinate funzioni in virtù della formazione generalista conseguita, che lo rende competente nei campi delle opere geotecniche, idrauliche, infrastrutturali di trasporto, delle strutture in c.a., in muratura, in acciaio. Le competenze possono esplicarsi dal campo dei lavori pubblici a quelli privati, dove è in grado di progettare, effettuare stime e rilievi, dirigere i lavori, svolgere contabilità di cantiere e assistenza.
Inutile sottolineare che le prospettive variano in funzione dell’andamento del settore edilizio in Italia, che dopo la crisi dell’ultimo decennio pare aver avuto uno sostanziale ripresa grazie al Superbonus 110%.
Formazione successiva
Previa valutazione del curriculum formativo, il laureato in Ingegneria Civile può proseguire gli studi con la laurea di secondo livello (120 CFU). Qui lo strumento per la ricerca della laurea magistrale di secondo livello (LM-23) cui è possibile accede con una laurea triennale L-7. Infine, sempre con ammissione subordinata alla valutazione del curriculum di studi, il laureato triennale può orientarsi verso altri indirizzi di laurea magistrale o Master di primo livello.
Di seguito l’elenco degli Atenei con corsi di Laurea di primo livello:
(per i link aggiornati ai percorsi formativi si rimanda al sito ufficiale del MIUR Universitaly)
Politecnico di BARI Ingegneria Civile e Ambientale, TARANTO, BARI
Università degli Studi della BASILICATA Ingegneria Civile e Ambientale, POTENZA Università degli Studi di BOLOGNA Ingegneria civile, BOLOGNA Università degli Studi di BRESCIA Ingegneria civile, BRESCIA Università degli Studi di CAGLIARI Ingegneria Civile, CAGLIARI Università della CALABRIA Ingegneria civile, RENDE Università degli Studi di CASSINO e del LAZIO MERIDIONALE Ingegneria civile e ambientale, CASSINO Università degli Studi di CATANIA Ingegneria civile e ambientale, CATANIA UKE – Università Kore di ENNA Ingegneria Civile e Ambientale, ENNA Università degli Studi di FERRARA Ingegneria Civile e Ambientale, FERRARA Università degli Studi di FIRENZE Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, FIRENZE Università degli Studi di GENOVA Ingegneria Civile e Ambientale, GENOVA Università degli Studi de L’AQUILA Ingegneria civile e ambientale, L’AQUILA Università degli Studi di MESSINA Ingegneria civile e dei sistemi edilizi, MESSINA Politecnico di MILANO Ingegneria Civile, MILANO – Ingegneria civile per la mitigazione del rischio, LECCO Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA Ingegneria Civile e Ambientale, MODENA Università degli Studi di NAPOLI “Federico II” Corso di laurea in Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture, NAPOLI – Ingegneria Civile, NAPOLI Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Ingegneria civile – edile – ambientale, AVERSA -Tecniche per l’Edilizia, il Territorio e l’Ambiente, AVERSA Università degli Studi di NAPOLI “Parthenope” Ingegneria Civile e Ambientale per la Mitigazione dei Rischi, NAPOLI Università degli Studi di PADOVA Ingegneria civile, PADOVA Università degli Studi di PALERMO Ingegneria Civile, PALERMO Università degli Studi di PARMA Ingegneria Civile e Ambientale, PARMA Università degli Studi di PAVIA Ingegneria civile e ambientale, PAVIA Università degli Studi di PERUGIA Ingegneria civile, PERUGIA Università di PISA Ingegneria Civile Ambientale e Edile, PISA Università Politecnica delle MARCHE Ingegneria Civile e Ambientale, ANCONA Università degli Studi “Mediterranea” di REGGIO CALABRIA Ingegneria Civile e Ambientale, REGGIO DI CALABRIA Università degli Studi di ROMA “La Sapienza” Ingegneria Civile, ROMA – Ingegneria civile e industriale, LATINA Università degli Studi di ROMA “Tor Vergata” Ingegneria Civile e Ambientale, ROMA Università degli Studi ROMA TRE Ingegneria civile, ROMA Università del SALENTO Ingegneria civile, LECCE Università degli Studi di SALERNO Ingegneria civile, FISCIANO – Ingegneria civile per l’ambiente ed il territorio, FISCIANO Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO Ingegneria civile, BENEVENTO Interateneo Università Telematica “E-CAMPUS” Ingegneria civile e ambientale, NOVEDRATE Università degli Studi “Guglielmo Marconi” Telematica Ingegneria Civile, ROMA Università Telematica Internazionale UNINETTUNO Ingegneria civile e ambientale, ROMA Università Telematica PEGASO Ingegneria civile, NAPOLI UNICUSANO Università degli Studi Niccolò Cusano -Telematica Roma Ingegneria civile, ROMA Politecnico di TORINO Ingegneria civile, TORINO Università degli Studi di TRENTO Ingegneria civile, TRENTO Università degli Studi di TRIESTE Ingegneria civile e ambientale, TRIESTE Università degli Studi di UDINE Ingegneria civile e ambientale, UDINE |
Articolo pubblicato l’11.02.2020 – ultimo aggiornamento 12.03.2023