Formazione Professionale

Il Consiglio Nazionale degli Architetti: istruzioni per l’uso

Guida pratica all’accesso alla professione di architetto: dai compiti del Consiglio Nazionale alla documentazione necessaria per l’accesso all’esame di Stato, ecco un vademecum prezioso
Condividi
Il Consiglio Nazionale degli Architetti: istruzioni per l’uso

L’affascinante mondo dell’architetto: proponiamo una guida con tutte le indicazioni sulla categoria. Dalle peculiarità del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ai requisiti per accedere alla professione e all’esame di Stato. E ancora: la suddivisione tra sezione A e B, la documentazione necessaria per sost nere le prove scritte ed orali.

Il CNAPPC: le origini

Il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) è un ente pubblico non economico, istituito con la Legge n. 1395/23. La sua attuale denominazione è stata definita ai sensi delle modifiche apportate dal DPR 328/01.

L’ente, che può annoverare oltre 155 mila iscritti, coordina e sovrintende il sistema ordinistico italiano, costituito da 105 Ordini provinciali. Tra i suoi compiti principali, la tenuta dell’albo professionale, la vigilanza sullo svolgimento della professione e sull’esercizio delle relative funzioni di magistratura.

Il Consiglio Nazionale “interloquisce con Governo e ministeri competenti riguardo alle politiche riguardanti la professione, l’edilizia e il territorio”. L’obiettivo è “tutelare la collettività e promuovere la cultura architettonica”.

I requisiti per esercitare la professione

In Italia la professione è regolata dal DPR 328/2001. Per diventare architetto, è necessario acquisire una laurea in architettura o in ingegneria edile/architettura (classe 4/S). Dal punto di vista normativo infatti le due figure professionali, purché siano iscritte nell’albo professionale corrispondente, sono equipollenti. Conseguire un titolo di laurea specialistica o quinquennale – con il Vecchio Ordinamento – significa poter sostenere l’esame di abilitazione professionale. Sono incluse dopo la recente riforma anche le figure professionali dei pianificatori (urbanisti), i paesaggisti e i conservatori dei beni storico-architettonici. I laureati triennali possono iscriversi all’albo professionale nella sezione B, riservata ai cosiddetti “Architetti junior”. Tali figure potranno svolgere l’attività professionale limitatamente ad alcune tipologie di progetti e ad alcune responsabilità, soprattutto in ambito edilizio ed urbanistico.

La sezione A

Accede alla sezione A chi è in possesso di laurea di secondo livello (magistrale o vecchio ordinamento), e concorrere in uno o più settori relativi alle specifiche attività professionali.

In particolare:

• Per l’Architetto settore “architettura”, si può accedere dopo aver conseguito la LM-4 (ex  classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile.

• Per il Pianificatore settore “pianificazione territoriale”, l’accesso è previsto dopo aver conseguito:

1 LM-48 (ex classe 54/S) Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale;

2 LM-4 (ex  classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile.

• Per il Paesaggista, settore “paesaggistica”:

1 LM-3 (ex classe 3/S) Architettura del paesaggio;

2 LM-4 (ex  classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile;

3 LM-75 (ex classe 82/S) Scienze e tecnologie per l’ambiente ed il territorio.

• Per il Conservatore, settore “conservazione dei beni architettonici ed ambientali”:

1 LM-10 (ex classe 10/S) Conservazione dei beni architettonici e ambientali;

2 LM-4 (ex  classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile.

La sezione B

L’accesso alla sezione B è previsto con una laurea di primo livello (laurea triennale).

• Per l’Architetto iunior settore “architettura” è possibile accedere dopo aver conseguito:

1 L-17 (ex classe 4) Scienze dell’architettura;

2 L-7 (ex classe 8) Ingegneria civile e ambientale.

• Per il Pianificatore iunior settore “pianificazione”:

1 L-21 (ex classe 7) Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;

2 L-32 (ex classe 27) Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura.

La domanda di ammissione: cosa serve

Per sostenere l’esame di Stato è necessario presentare la domanda di ammissione su carta semplice, con l’indicazione della data di nascita e di residenza.

La domanda deve essere corredata dai seguenti documenti:

• documentazione relativa al conseguimento del titolo di studio;

• ricevuta di avvenuto pagamento della tassa concorsuale.

Le prove d’esame

Lo svolgimento delle prove d’esame è articolato in maniera differente a seconda della sezione e del settore per il quale si concorre. È esentato da una delle prove scritte chi proviene dalla sezione B o da settori diversi della stessa sezione. L’esenzione è prevista anche per chi consegue un titolo di studio all’estero e in seguito ad un corso realizzato su specifiche convenzioni tra l’università e gli ordini o collegi professionali.

Le prove per la sezione A

Per chi concorre nella sezione A, le prove d’esame sono suddivise per settore e sono le seguenti.

• Per l’Architetto (settore architettura) l’esame è articolato in 4 prove:

1 Una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana;

2 Una prima prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica;

3 Una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura;

4 Una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.

• Per il Pianificatore (settore pianificazione territoriale) l’esame è articolato in 3 prove:

1 Una prova pratica avente ad oggetto l’analisi tecnica dei fenomeni della città e del territorio o la valutazione di piani e programmi di trasformazione urbana, territoriale ed ambientale;

2 Una prova scritta in materia di legislazione urbanistica;

3 Una prova orale sulle materie oggetto della prova scritta e pratica, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.

• Per il Paesaggista (settore paesaggistica) l’esame è articolato in 3 prove:

1 Una prova pratica avente ad oggetto le tematiche paesaggistiche ed ambientali;

2 Una prova scritta su temi di cultura ambientale e paesaggistica;

3 Una prova orale sulle materie oggetto della prova scritta e pratica, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.

• Per il Conservatore (settore conservazione dei beni architettonici ed ambientali) l’esame è articolato in 3 prove:

1 Due prove scritte su temi di cultura e tecnica della conservazione;

2 Una prova orale sulle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.

Le prove per la sezione B

L’esame di Stato per la sezione B è così previsto:

• Per l’Architetto iunior (settore architettura) l’esame è articolato in 4 prove:

1 Una prova pratica consistente nello sviluppo grafico di un progetto esistente o nel rilievo a vista e nella stesura grafica di un particolare architettonico;

2 Una prima prova scritta avente ad oggetto la valutazione economico-quantitativa della prova pratica;

3 Una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo;

4 Una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte e in legislazione e deontologia professionale.

• Per il Pianificatore iunior (settore pianificazione) l’esame è articolato in 4 prove:

1 Una prova pratica avente ad oggetto l’analisi tecnica dei fenomeni della città e del territorio o la valutazione di piani e programmi di trasformazione urbana, territoriale ed ambientale;

2 Una prima prova scritta vertente sull’analisi e valutazione della compatibilità urbanistica di un’opera pubblica;

3 Una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo;

4 Una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte e in legislazione e deontologia professionale.

Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...