Dichiarazione di successione, cos’è, come funziona e quando farla?
Cos’è la dichiarazione di successione? Come funziona e come farla online? Ecco una guida completa sul tema.
- Dichiarazione di successione: chi deve presentarla
- Quando va presentata la dichiarazione
- Dichiarazione di successione: cosa deve contenere?
- Dichiarazione di successione online
- Compilazione della dichiarazione di successione online
- I documenti da allegare alla dichiarazione di successione
- Invio telematico della dichiarazione di successione online
- I costi per la dichiarazione di successione
- L’imposta di successione
- Dichiarazione di successione integrativa
Dichiarazione di successione: chi deve presentarla
Le persone che devono procedere alla presentazione della dichiarazione di successione sono:
- gli eredi e i legatari;
- i rappresentanti legali di eredi o legatari;
- gli amministratori dell’eredità;
- il curatore dell’eredità giacente, che è nominato dal Tribunale quando gli eredi, non nel possesso dei beni, hanno rinunciato all’eredità;
- gli esecutori testamentari;
- i trustee.
In alcune particolari circostanze, i soggetti sopra indicati non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione. In particolare, sono esentati dalla presentazione della dichiarazione:
- il coniuge ed i parenti in linea retta, chiamati all’eredità, quando l’attivo ereditario ha un valore lordo non superiore a 100 mila Euro e non comprende beni immobili o diritti reali;
- gli aventi diritto, quando tutti rinunciano all’eredità oppure quando non essendo nel possesso dei beni chiedono la nomina di un curatore dell’eredità;
Quando va presentata la dichiarazione
La dichiarazione di successione deve essere depositata presso l’Agenzia delle Entrate, (presso l’ufficio del luogo di residenza del defunto) entro 12 mesi dalla morte del defunto. Solo dopo la presentazione della stessa, il pagamento delle imposte ed il rilascio dell’attestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, gli eredi potranno prelevare il denaro presente sui conti correnti del defunto e ripartirlo. La denuncia di successione è trasmessa al Catasto ed alla Conservatoria per l’annotazione del passaggio di proprietà dei beni immobili.
Dichiarazione di successione: cosa deve contenere?
La dichiarazione di successione deve contenere tutti i beni del defunto e anche le sue passività:
- immobili;
- titoli al portatore e beni mobili;
- contanti, preziosi e mobilia per un importo del 10% del valore dell’asse ereditario;
- rendite, pensioni e crediti (anche quelli contestati giudizialmente alla data di apertura della successione);
- liquidazioni di quote societarie e aziende;
- azioni, obbligazioni, quote sociali, BOT e CCT (anche se esenti dall’imposta di successione);
- i beni culturali sottoposti a vincolo;
Non vanno inserite invece nella denuncia di successione:
- le indennità di fine rapporto dovute agli eredi del lavoratore defunto,
- le indennità delle assicurazioni,
- i veicoli iscritti al PRA.
Non c’è obbligo di presentare la denuncia di successione quando:
- non comprende beni immobili,
- ha un valore non superiore a 100 mila Euro
- ed è devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta.
Dichiarazione di successione online
Dal 2019 la dichiarazione di successione può essere inviata unicamente con modalità online, attraverso l’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia è sempre disponibile il modello di dichiarazione di successione editabile (modello 4) per integrare o modificare le vecchie successioni già presentate in formato cartaceo.
La presentazione online della dichiarazione di successione può essere fatta:
- direttamente dal presentatore (uno degli eredi, o legatari o altri soggetti sopra indicati)
- dall’intermediario abilitato ( notaio, commercialista, avvocato, geometra, Caf etc..)
- dall’ufficio territoriale dell’agenzia delle entrate.
Per predisporre la dichiarazione online, è possibile avvalersi del software gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure di un software tra quelli disponibili in commercio, che aiutano nella gestione di tutto il flusso della pratica, dalla compilazione fino alla elaborazione del file telematico contenente la dichiarazione di successione e la domanda di voltura.
Compilazione della dichiarazione di successione online
La compilazione online prevede diversi passaggi:
- la compilazione della sezione relativa ai “dati generali” della successione (prima dichiarazione o dichiarazione successiva o integrativa (link al paragrafo), se si tratta di successione legittima o per testamento, se si beneficia di agevolazioni fiscali (es. prima casa), i beneficiari dell’eredità, i dati del defunto, i dati del testamento (se non è successione legittima), e i dati del presentatore.
- La compilazione della sezione in cui si dichiara se si intende o meno dar corso alle volture catastali in modo automatizzato. Le volture catastali automatizzate non possono esser fatte ad esempio quando il bene immobile è gravato da “oneri reali”, oppure nel caso di eredità giacente o amministrata o di trust, o quando l’immobile ricade in un territorio dove vige il sistema tavolare (es. Provincia autonome Trento e Bolzano). In questo caso, le volture andranno inviate a mezzo pec, raccomandata a/r , o presentazione allo sportello, entro 30 giorni dalla registrazione della successione (la data indicata nella seconda ricevuta).
- La compilazione della sezione relativa alla richiesta di copia conforme della dichiarazione di successione. Il sistema infatti rilascerà un’attestazione elettronica contenente un contrassegno, un codice identificativo e un codice di verifica del documento che consentono di attestarne l’originalità. L’attestazione è disponibile dopo la verifica della regolarità della denuncia di successione ed il pagamento delle imposte, nella sezione “preleva documenti”
- La compilazione dei singoli quadri del fascicolo 1: EA (eredi legatari e altri soggetti, anche se rinunciano all’eredità) EB (quadro relativo ai beni immobili iscritti nel catasto terreni) EC (quadro relativo ai beni immobili iscritti nel catasto fabbricati), ED (passività e debiti del de cuius, incluse le spese funebri) ER (rendite, crediti, denaro, mobili) EE (quadro riepilogativo che riporta il totale dell’attivo) EF (quadro che riporta le imposte ipotecarie, catastali e gli altri tributi dovuti)
- La compilazione del fascicolo 2 è eventuale, e va compilata solo se nell’attivo ereditario sono compresi alcuni tipi di beni mobili: EL (terreni del sistema tavolare) EM (fabbricati del sistema tavolare) EN (aziende) EO (azioni, obbligazioni, titoli e quote sociali) EP (aeromobili) EQ (navi e imbarcazioni) ES (donazioni e atti a titolo gratuito).
I documenti da allegare alla dichiarazione di successione
Nel fascicolo 1 al quadro EG dovranno essere indicati gli allegati alla denuncia di successione. Vediamo quindi quali sono i principali documenti richiesti:
- copia del documento di identità di chi invia la dichiarazione e degli eredi;
- albero genealogico del defunto;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa allo stato di famiglia del defunto, degli eredi e legatari in rapporto di parentela o affinità del defunto; certificato di morte in autocertificazione;
- copia dei documenti che dimostrano l’esistenza di passività; copia autentica del documento che comprova i debiti o di provvedimento giurisdizionale definitivo; in mancanza attestazione redatta sul modello presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate di “dichiarazione di sussistenza di debito” sottoscritto da chi è obbligato a presentare la dichiarazione e dai creditori;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio da cui risulti il diritto alla riduzione sull’imposta di successione e la presenza dei requisiti per beneficiarne;
- in caso di successione testamentaria: copia del testamento, e copia del verbale di pubblicazione dello stesso;
- in caso di beneficio di inventario: copie degli inventari richiesti dalla legge;
- per i terreni: copia del certificato di destinazione urbanistica.
Inoltre in caso di presenza di navi e aeromobili o di quote societarie, o di speciali benefici fiscali (es. trust) o ancora, di imposte pagate all’estero, occorrerà allegare la documentazione comprovante le predette situazioni.
Prima di essere caricati nel fascicolo, gli allegati scansionati devono essere validati. Per validare e convertire i file occorre entrare nella propria area riservata del portale Fisconline o Entratel, cercare lo strumento per la conversione e validazione dei documenti, convertirli e solo a quel punto importarli nel fascicolo della dichiarazione di successione.
Invio telematico della dichiarazione di successione online
Una volta terminata la compilazione della denuncia di successione attraverso il software, occorre trasmettere il file telematico e la domanda di voltura all’Agenzia delle Entrate.
A tale fine occorre accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/index.jsp. Per autenticarsi sul portale è necessario possedere:
- il sistema pubblico di identità digitale (SPID)
- le credenziali di Entratel o Fisconline (nome utente, password e pin rilasciati dall’Agenzia delle Entrate)
- la Smart Card che abbia i requisiti della Carta Nazionale dei Servizi
Dal portale dell’Agenzia delle Entrate, recuperando il file della denuncia di successione generato dal software presente sul computer, occorre procedere al controllo del file, alla firma digitale e all’invio della denuncia di successione.
I costi per la dichiarazione di successione
I costi per la dichiarazione di successione consistono nelle imposte e tasse dovute allo Stato, e i costi eventuali del professionista che presenta la denuncia.
I costi del professionista, come ad esempio il notaio, o l’avvocato, o il tecnico incaricato, o ancora l’intermediario (CAF) che presenta la denuncia, variano in base al valore dell’asse ereditario. Sono costi facilmente conoscibili con richiesta di preventivo, prima della presentazione della dichiarazione di successione; generalmente partono da un minimo di 400 Euro per le successioni di valore inferiore a 25000 Euro, a salire.
I costi per le imposte e le tasse, sono calcolati automaticamente dal software successioni online, dopo l’inserimento corretto di tutti i dati.
Vediamo quali sono le imposte e le tasse previste dalla legge:
- L’imposta di successione (v. par. succ.)
Se nell’eredità ricadono beni immobili sono anche dovute le seguenti tasse e imposte:
- L’imposta ipotecaria: è l’imposta necessaria per la trascrizione presso l’Agenzia del Territorio o il sistema Tavolare, e ammonta al 2% sul valore degli immobili o in misura fissa pari a 200 Euro qualora si tratti di prima casa.
- L’imposta catastale, pari all’1% del valore degli immobili, o in misura fissa pari a 200 Euro, quando si usufruisce dell’agevolazione prima casa
- La tassa ipotecaria, dovuta in misura fissa pari a 90 Euro per ciascuna conservatoria dove sono presenti gli immobili caduti in successione (35 Euro per la trascrizione e 55 Euro per la voltura catastale)
- Imposta di bollo: pari a 85 Euro per ciascuna conservatoria immobiliare
- Tributi speciali (7,44 Euro per diritti di ricerca, 3,72 Euro per ciascuna nota di trascrizione 1,24 Euro per la prima pagina di ciascuna trascrizione, Euro 18,59 per ciascuna richiesta formalità ipotecaria)
L’imposta di successione
Per calcolare l’imposta di successione, occorre partire dal calcolo della base imponibile.
Non pagano l’imposta di successione i portatori di handicap grave (L. 104/92) quando la base imponibile è inferiore al milione e mezzo di Euro.
La base imponibile è costituita dalla differenza tra la massa dell’attivo ereditario (comprensivo di beni mobili e immobili) e il passivo ereditario (debiti del defunto, spese mediche e funerarie entro l’importo massimo di 1032,91 Euro, eventuali tasse di successione pagate all’estero)
Ai fini del calcolo dell’attivo ereditario, il valore degli immobili, non gravati da diritti reali, è calcolato moltiplicando la rendita catastale del bene immobile, rivalutata del 5% per uno dei seguenti coefficienti:
| prima casa | coefficiente pari a 110 |
| immobili accatastati come A o C (ad eccezione di A10 e C1) | coefficiente pari a 120 |
| immobili accatastati come B | coefficiente pari a 140 |
| immobili accatastati come A10 (uffici o studi) o D | coefficiente pari a 60 |
| immobili accatastati come C1 (negozi) ed E | coefficiente pari a 40,8 |
Per i terreni non edificabili, il valore catastale, rivalutato del 25%, è moltiplicato invece per il coefficiente pari a 90.
Dopo aver ottenuto quindi la base imponibile (attivo ereditario-passivo ereditario), occorre applicare l’aliquota prevista per l’imposta di successione secondo il seguente schema
| base imponibile inferiore a 1 milione di Euro, se l’eredità è devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta | 0 |
| base imponibile superiore al 1 milione di Euro, se l’eredità è devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta | 4% sulla quota eccedente il milione di Euro |
| se l’eredità è devoluta a fratelli e sorelle | 6% sulla quota eccedente i 100 mila Euro |
| se l’eredità è devoluta a parenti fino al 4° o affini fino al 3° | 6% sulla base imponibile, di qualunque valore. |
| se l’eredità è devoluta ad altre persone non parenti né affini | 8% sulla base imponibile di qualunque valore. |
Dichiarazione di successione integrativa
Può succedere di dover modificare o integrare la dichiarazione di successione già inviata, quando si verificano le seguenti circostanze:
- nella prima dichiarazione non sono stati inseriti alcuni beni che fanno parte dell’asse ereditario
- è necessario modificare i dati identificativi degli eredi e dei legatari, oppure degli immobili o del valore delle quote ereditarie;
- a causa di un evento sopravvenuto, è necessario modificare la devoluzione dell’eredità o del legato, o della misura (in aumento) delle imposte da versare;
In questi casi, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva della prima, che quindi va a sostituire la dichiarazione precedentemente inviata. Per la compilazione della dichiarazione sostitutiva, bisogna procedere indicando nella prima sezione, relativa ai dati generali della dichiarazione di successione, che si tratta non di prima dichiarazione, ma di dichiarazione sostitutiva, indicando gli estremi di registrazione della prima dichiarazione. Occorre inoltre precisare se:
- la nuova dichiarazione comporta una nuova trascrizione del certificato di successione e/o una nuova voltura catastale ( è il caso ad esempio di variazioni dei dati degli immobili o dei beneficiari)
- la nuova dichiarazione non comporta nuova trascrizione del certificato di successione e nuova voltura catastale
- nella nuova dichiarazione occorre solamente aggiungere o modificare gli allegati: in questo caso la dichiarazione sostitutiva consiste solo nella compilazione del frontespizio e del quadro EG relativo agli allegati
Si deve poi procedere alla compilazione della successione in tutti i suoi quadri, inclusi quelli che non sono soggetti a modifica.