Edilizia e Urbanistica

I manti di copertura in tegole curve

I manti di copertura in tegole curve più diffusi sono quelle a coppi, o cappelli e canali, o fondi. La nostra panoramica
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I manti di copertura in tegole curve
I manti di copertura tipici dell’area temperata mediterranea presentano tegole curve o coppi. Di forma troncoconica (con sezione trasversale di solito sagomata ad arco di parabola), i coppi hanno dimensioni oggi unificate di 45 cm di lunghezza e di 14 e 18 cm alle due facce di estremità, e vengono utilizzati in configurazione dal peso unitario considerevole, usualmente 60÷80 kg/m2.
Fig163-1

Coppo in laterizio di dimensioni unificate

La pendenza minima delle coperture in tegole curve – dette coppi – è del 30% circa. Tra il 30 e il 35% di pendenza esse possono essere posate senza alcun fissaggio. Oltre il 35% occorre il fissaggio di una fila di tegole ogni 5 e il fissaggio di tutte le file di coppi. Tradizionalmente, il fissaggio delle tegole o dei coppi al supporto avveniva o per appoggio o mediante cordoletti di malta, ma oggi esso avviene, in genere, appendendo le tegole a uno o due naselli previsti sulla loro faccia inferiore. Il nasello viene in genere appeso a listelli di legno da 4 x 4 cm (battelli) disposti in orizzontale (fissati su correnti o su un tavolato), spaziati a interassi dipendenti dalle caratteristiche delle tegole impiegate. L’impiego del fissaggio a secco oggi è particolarmente più vantaggioso del tradizionale impiego “a umido”, in considerazione del fatto che il miglioramento della precisione dimensionale raggiunta in sede di produzione fa sì che i giunti tra elementi di copertura siano di dimensione sempre più ridotta e che, di conseguenza, risultino sempre più modeste le possibilità di microventilazione attraverso di essi.
Fig163-3

Tipi di tegole per coperture inclinate. Da sinistra a destra e dall’alto in basso: coppo, embrici e coppi, tegole piane, marsigliesi, tegole composte a coppo ed embrice (olandesi)

Le coperture in tegole curve più diffuse sono quelle a coppi, o cappelli (elementi superiori) e canali, o fondi (elementi inferiori). I componenti costituenti i canali sono in genere i medesimi costituenti i cappelli, solo disposti con la concavità verso l’alto anziché verso il basso.
Fig163-4

Reggio Emilia, vista di dettaglio di una copertura in tegole e coppi in corrispondenza del colmo

Pur potendo i cappelli e i canali essere costituiti da un solo tipo di elemento, devono possedere attitudini funzionali diverse. I cappelli devono essere idonei a versare l’acqua lateralmente (nei canali) e i canali devono essere idonei a portare l’acqua verso il basso, verso i canali di gronda. Queste considerazioni possono essere utili nel caso in cui vengano prese in considerazione configurazioni di elementi di copertura di forme inusuali. I cappelli vengono disposti sui canali così che l’estremità di dimensione minore dell’elemento superiore sia sovrapposta all’estremità di dimensione maggiore dell’elemento inferiore. La lunghezza della sovrapposizione longitudinale tra i coppi è di solito 10÷12 cm. I cappelli possono rimanere in posizione per gravità o possono essere fissati al supporto, prevalentemente appendendoli a listelli perpendicolari alla pendenza. Solo la prima fila di coppi in basso, l’ultima in alto, gli elementi di colmo e in genere un elemento su 5 di ogni fila sono in ogni caso fissati al supporto (nelle costruzioni tradizionali, come si è detto, spesso con malta, oggi di solito a secco). L’inconveniente dei manti di copertura in tegole curve in cotto è che essi abbisognano di una pendenza piuttosto elevata: minima del 35% e massima del 45%, nel caso in cui coppi e i canali non siano fissati al supporto. Il fissaggio dei coppi al supporto risulta obbligatorio per falde di pendenza superiore al 45%. Leggi anche: Coperture, serramenti e vetrazioni: i due volumi super scontati
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