Architettura

Ponti termici e cause: le discontinuita’ termiche

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Ponti termici e cause: le discontinuita’ termiche

Quando si parla di ponti termici e di cause, si è sempre in presenza di una discontinuità dell’involucro edilizio, nella quale la resistenza termica non è uniforme e cambia in modo significativo.

 

Esempi di discontinuità: geometrica (angolo); termo-fisica (pilastro/parete) e puntuale (nicchia o cassonetto); geometrica e termo fisica (solaio/parete o parete/infisso)

Discontinuità geometrica per conformazione dei ponti termici

La discontinuità geometrica dipende dalle diverse conformazioni geometriche nei ponti termici, come, ad esempio, nel caso di un angolo nella muratura, di una nicchia, di un rientro o di una variazione dello spessore di un elemento edilizio omogeneo. Nel caso di una muratura, variando la dimensione geometrica, anche se è lo stesso materiale, varia la resistenza termica.

Discontinuità geometrica puntuale

La discontinuità geometrica puntuale dipende dalla differenza dell’area della superficie disperdente sul lato interno e quella del lato esterno, come avviene nei giunti tra parete e pavimento, o nel caso dei vertici d’angolo tra due pareti e il solaio.

Discontinuità termo-fisica

La discontinuità termo-fisica dipende delle diverse caratteristiche di conduttività termica dei materiali che compongono l’elemento edilizio, ad esempio nel caso di un pilastro posto in una parete muraria, dove lo stesso spessore è il medesimo ma varia la conduttività dei materiali. In questo caso non è possibile considerare solo il flusso di calore che attraversa la parete ma è necessario anche il passaggio del calore tra i due materiali.

Discontinuità geometrica e termo-fisica

La discontinuità geometrica e termo-fisica è data dalla contemporanea differenza sia geometrica sia dei materiali che costituiscono l’elemento, come è il caso delle congiunzioni parete/balcone, solaio/parete o solaio/pilastro; in questo caso, la differenza dei materiali e della geometria richiede che il flusso di calore sia calcolato nelle tre dimensioni.

Perciò, quando si parla di ponti termici, si intende una situazione geometrico/costruttiva complicata, con una resistenza termica difforme rispetto al resto dell’edificio, in genere minore e che comporta, quindi, delle conseguenze in termini di calcolo del la prestazione energetica. Il flusso di caloreche attraversa i ponti termici è maggiore rispetto a quello che attraversa la parete, di conseguenza, sono differenti le distribuzioni delle temperature interstiziali e delle pressioni del vapore. Nel calcolo della prestazione energetica occorre tenere conto dei ponti termici secondo i criteri di calcolo previsti dalla norma UNI/TS 11300 parte 1 e norme correlate.

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