L'isolamento acustico nelle strutture ricettive: le porte e gli ingressi camera
Architettura
L’isolamento acustico nelle strutture ricettive: le porte e gli ingressi camera
Errori di progettazione e posa in opera possono gravare sul comfort acustico: esempi di installazione degli impianti e di layout per la disposizione degli accessi
Una guida analitica sulla progettazione e l’isolamento acustico nelle strutture ricettive, firmata da Denise Borsoi, autrice della Collana L’acustica nella progettazione architettonica, edita da Wolters Kluwer e disponibile su Shop.Wki. Per maggiori informazioni, clicca nel box qui di seguito.
L’isolamento acustico delle strutture ricettive abbraccia le svariate tematiche legate al comfort acustico dell’abitare nonché le molteplici difficoltà legate normalmente ad un layout distributivo e architettonico molto fitto con tecnologie impiantistiche avanzate.
Soprattutto per queste destinazioni d’uso, oltre alla scelta di materiali e prodotti idonei è necessaria a monte una adeguata progettazione acustica integrata fin dalla definizione delle diverse funzioni e spessori delle stratigrafie.
Tuttavia ancora prima di una adeguata progettazione acustica è quanto mai necessaria la condivisione degli obiettivi da raggiungere in termini prestazionali.
In questa guida si andranno ad evidenziare alcuni dei più importanti aspetti da tenere in considerazione durante la fase di progettazione e posa in opera con lo scopo di prevenire situazioni difficilmente sanabili legate al comfort acustico degli ingressi camera. In particolare:
Layout e disposizione degli accessi
Distribuzione impiantistica a soffitto e pavimento
Numero di battute e guarnizioni del telaio e del serramento
Tipologia di serrature e gestione accessi
Ghigliottina o paraspifferi a pavimento
Tipologia e collocazione della soglia
Spioncini
Difatti, sulla base di molteplici esperienze progettuali e verifiche, una delle problematiche costantemente oggetto di attenzioni e controversie è legata agli ingressi camera e/o alle porte che pregiudicano la percezione della privacy all’interno dell’ambiente abitativo da parte degli ospiti.
Fig. 1 – 4. Esempi di perdite di isolamento acustico e attraversamenti diretti negli accessi (acustica per immagini)
Gli obiettivi da raggiungere
Richiedere contrattualmente in termini generici “porte silenziate” o “isolate” non è sufficiente come requisito per essere certi del risultato finale. Allo stesso modo non è sufficiente specificare il potere fonoisolante del serramento come ad esempio Rw = 40 dB.
Come vedremo nel seguito l’isolamento acustico della generica guest room nei confronti degli spazi collettivi o comuni come i corridoi dipende da una serie di elementi e di scelte progettuali non imputabili solo ed esclusivamente alla tipologia del serramento.
Certamente, specificare a contratto una richiesta prestazionale della porta è un inizio ma non è condizione minima e sufficiente a garantire un risultato.
In molti casi una delle più comuni obiezioni unita a una certa dose di stupore per prestazioni scadenti (che generano recensioni negative a cascata sui siti di prenotazioni online) è quella di aver scelto a capitolato un serramento performante con un isolamento acustico elevato e che, pertanto, dovrebbe a sua volta garantire ottime prestazioni di isolamento e privacy all’interno dell’ambiente quando invece si sente tranquillamente “parlare”.
Le prime cose importanti da ricordare sono:
Non esistono prodotti magici che risolvono da soli il problema legato all’isolamento acustico degli accessi camera.
Il dato fornito nelle schede tecniche delle porte deriva da un test di laboratorio che presenta determinate condizioni al contorno che non sono quelle reali in opera. Il dato di laboratorio serve al tecnico in sede progettuale per valutare poi le reali prestazioni in opera e pertanto non può essere preso tout court come quello definitivo.
Per quanto riguarda il prodotto in sé, sarebbe necessario confrontare il “progetto porta” (quasi impossibile da ottenere per via della riservatezza dei brevetti) con i test di laboratorio e verificare che quell’elemento tecnico sottoposto a test sia esattamente in tutte le sue componenti e dimensioni quello certificato. Spesso su richiesta della committenza o interior vengono effettuate delle modifiche sui serramenti (si pensi banalmente ai sistemi di gestione degli accessi e alle svariate tipologie di serrature disponibili, spioncini, chiudiporta, ecc) che non permettono in fasi successive un confronto diretto.
E’ consigliabile pertanto, come per molti altri requisiti acustici che “orbitano” nelle strutture ricettive, definire delle richieste che dovranno essere rispettate a opera finita e che pertanto saranno realmente vincolanti.
E’ necessario che le prestazioni richieste siano calate sul caso concreto in base agli interventi previsti e in progetto e contemplino eventuali tolleranze.
I brand delle catene alberghiere più note forniscono specifici capitolati prestazionali (ovviamente non solo per l’isolamento acustico degli ingressi camera) che costituiscono un’ottima base di partenza ad una corretta progettazione. Spesso la difficoltà è la correlazione degli indici richiesti con la normativa italiana, tuttavia facilmente superabile con una adeguata comunicazione. La deroga ad alcuni standards è prevista in caso di motivate e preventive manifestate difficoltà, vincoli, esigenze progettuali o estetiche. Il principio della corretta informazione preliminare è fondamentale.
E’ di fondamentale importanza essere consapevoli che in assenza di richieste ben specifiche e/o del richiamo a specifiche norme tecniche di settore, considerata l’assenza di riferimenti di legge vincolanti proprio su questo tema specifico, sarà molto difficile attribuire le responsabilità di eventuali carenze.
Ad esempio l’isolamento acustico per via aerea di ambienti abitativi nei confronti di ambienti di uso comune o collettivo dell’edificio collegati mediante accessi o aperture, è determinato dalla norma UNI 11367 in termini di indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato rispetto al tempo di riverberazione dell’ambiente abitativo (DnT,w) che ne definisce una scala qualitativa.
I valori riguardano la prestazione dell’intera parete di divisione tra camera e corridoio e possono essere un valido riferimento contrattuale.
Tabella 4 – Requisiti per l’isolamento acustico rispetto ad ambienti di uso comune o collettivo collegati mediante accessi o aperture ad ambienti abitativi – Norma tecnica UNI 11367
Livello prestazionale
Altre destinazioni d’uso
DnT,w (dB)
Prestazione ottima
≥40
Prestazione buona
≥36
Prestazione di base
≥32
Prestazione modesta
≥28
Una adeguata progettazione e posa in opera
Una volta definiti gli obiettivi prestazionali minimi da raggiungere esistono svariati temi cui fare attenzione.
E’ necessario prevedere la maggior parte degli aspetti a progetto al fine di non rimanere vincolati e alle volte “incastrati” nella successiva fase di posa in opera.
Si propone di seguito una carrellata dei temi principali di cui tener conto senza che queste possano essere considerate sostitutive di una adeguata progettazione e dialogo tra i diversi attori.
1. Layout e disposizione degli accessi
Sfalsare gli accessi degli ingressi camera può essere già da progetto un piccolo trucco per aumentare la privacy all’interno degli ambienti. Per quanto possa essere isolato l’ingresso della camera sarà sempre un punto debole. Prevedete sbarchi ai piani (scale di emergenza ed ascensori) indiretti o, al minimo, valutate di aumentare le prestazioni dei serramenti in quegli ingressi direttamente coinvolti nella distribuzione verticale. Devono essere valutate le posizioni relative a eventuali nicchie per la prevenzione incendi, recuperatori di calore a soffitto, riscaldamento e raffrescamento dei corridoi, illuminazione standard e di emergenza.
Fig. 5. Esempi di ingressi camera sfalsati
Fig. 6. Esempi di ingressi camera allineati non sfalsati
2. Distribuzione impiantistica a soffitto e pavimento
Di regola ogni camera è resa indipendente da un punto di vista impiantistico e viene collegata alla distribuzione impiantistica generale che corre nella maggior parte dei casi nei corridoi. Gli impianti entrano nella camera, se non diversamente previsto, al di sopra della porta d’ingresso indebolendo ulteriormente la partizione.
Fig. 7-9. Collegamento impiantistico delle camere alla distribuzione generale
Fig. 10-13 Collegamento impiantistico delle camere alla distribuzione generale
3. Rumore da calpestio
Al fine di limitare la trasmissione del calpestio dagli ambienti comuni alle camere è necessario trattare ogni camera come singola unità rendendola “indipendente” da eventuali collegamenti.
Fig. 13-16. Esempi di scollegamento dei massetti
4. Quadro elettrico e scatole di derivazione
Il quadro elettrico delle singole camere, le scatole per la distribuzione della rete, scatole di derivazione ecc indeboliscono le partizioni. E’ necessario prevedere a progetto le opportune posizioni condividendo le informazioni con l’interior designer e gli impiantisti.
Fig. 17-19. Esempi di quadri elettrici e derivazioni
5. Distribuzione impianti meccanici, prevenzione incendi, illuminazione
Allo stesso modo la distribuzione impiantistica per il trattamento dell’aria e/o fornitura riscaldamento e raffrescamento deve essere pianificata a progetto in quanto gli attraversamenti, le griglie, i diffusori, eventuali gole nel cartongesso, le botole sono tutti elementi che interferiscono e mettono in comunicazione camera con corridoio. Allo stesso modo la scelta della tipologia di impianto per la prevenzione incendi, la diffusione sonora per l’allerta ed evacuazione, illuminazione di cortesia ed emergenza da prevedere a soffitto devono essere gestiti al meglio.
Fig. 20-23. Esempi delle interruzioni tipiche degli ingressi camera per gli impianti più comuni
6. Pavimentazione corridoi e riverberazione
E’ necessario tenere in considerazione il rumore prodotto dagli ospiti durante gli spostamenti all’interno della struttura ricettiva per raggiungere gli altri servizi (ristoranti, sale colazioni, palestre, SPA, meeting room, ecc) e durante le operazioni di check-in e check-out. Rendere i corridoi ambienti sufficientemente silenziosi, non riverberanti e “morbidi” al calpestio aiutano nella percezione limitando schiamazzi e riducendo il rumore da rotolamento dei trolley aumentando di conseguenza la privacy ed il comfort degli ospiti che sono in quel momento all’interno delle camere.
7. Installazione dei serramenti
Altro punto cui fare attenzione è la realizzazione del varco dove andrà installato il falso telaio e poi il serramento con le cornici. E’ necessaria una accurata progettazione di dettaglio e controllo della realizzazione in opera al fine di prevenire banali ponti acustici e attraversamenti diretti dovuti a fessurazioni, troppa aria nell’installazione dei telai e scarso isolamento del montante verticale.
Fig. 24-26. Esempi di problematiche nei varchi porta
8. Sigillatura e chiusura dei giunti
Se i varchi non stati realizzati bene si può procedere e utilizzare prodotti specifici per saturare in modo adeguato i giunti. Indicazioni utili che variano in base alle prestazioni dei serramenti si trovano nella normativa tecnica di settore.
Fig. 27-29. Esempi di sigillature dei giunti
9. Numero di battute e guarnizioni del telaio e del serramento
Fig. 30-32. Esempi di telai e guarnizioni performanti e non
10. Tipologia di serrature e gestione accessi
Fig. 33 – 35. Esempi diversi per la gestione degli accessi che devono essere valutati preliminarmente
11. Ghigliottina o paraspifferi a pavimento
Fig. 36-38. Presenza o meno della ghigliottina paraspifferi a pavimento come elemento ulteriore di comfort. Anche la prestazione della ghigliottina o paraspifferi deve essere certificata
12. Tipologia e collocazione della soglia
Altro elemento che desta molta attenzione tra i progettisti è la soglia dell’ingresso camera. Dopo aver reso indipendente il massetto e dovendo gestire la connessione tra finiture spesso differenti come indicato in precedenza è necessario porre molta attenzione a questo piccolo particolare tecnico al fine di garantire la discesa e perfetta chiusura in pressione della ghigliottina e allo stesso tempo eventuali certificazioni di prodotto.
Fig. 39-42. Esempi di soglie a pavimento
13. Spioncini
Fig. 43-44. Esempi di spioncini spesso non inseriti nei serramenti durante i test di laboratorio
Pensare in definitiva che l’isolamento acustico in una struttura ricettiva o, al limite, di un ingresso camera dipenda solo dalla tipologia di porta e prescinda da una corretta progettazione generale è una valutazione superficiale che può esporre a inutili rischi.