Riduzione del bonus per l’acqua potabile: dall’iniziale 50% al reale 6,45%
Con il Provvedimento n° 151739/2024 del 22 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha determinato la percentuale effettivamente fruibile del credito d’imposta per il c.d. “Bonus acqua potabile”, come stabilito dall’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n° 178, determinandone una considerevole riduzione e fissandola al 6,45%.
In che cosa consiste il bonus
Secondo quanto previsto dall’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge n° 178 del 2020, il credito d’imposta è concesso al fine di promuovere l’uso razionale dell’acqua e ridurre l’impiego di contenitori di plastica.
Tale agevolazione corrisponde al 50% delle spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023:
- per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio,
- mineralizzazione,
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare,
- finalizzati a migliorare la qualità dell’acqua potabile erogata dagli acquedotti.
Il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, prot. n° 153000 del 16 giugno 2021, ha stabilito i criteri per l’applicazione e la fruizione del credito d’imposta, considerando anche il limite di spesa previsto per gli anni 2021, 2022 e 2023.
Perché il bonus acqua potabile ha subito una notevole riduzione
Dalle comunicazioni valide presentate tra il 1° febbraio 2024 e il 28 febbraio 2024, relative alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, è emerso che il totale dei crediti d’imposta richiesti è stato di 23.255.702 euro, mentre il limite di spesa disponibile era di 1,5 milioni di euro.
Di conseguenza, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è stata fissata al 6,45%.
Per ciascun beneficiario, l’importo massimo del credito d’imposta fruibile è determinato moltiplicando il credito risultante dall’ultima comunicazione valida per la percentuale del 6,45%.
I beneficiari possono consultare il credito d’imposta fruibile tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite F24 o, per le sole persone fisiche non esercenti attività di impresa o lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese e nei periodi successivi fino al suo completo utilizzo.
