PNRR, obiettivi ok: l’Ue versa all’Italia la seconda rata da 21 miliardi

PNRR, i soldi sono sul conto. La Commissione Europea ha inviato all’Italia la seconda rata da 21 miliardi di euro per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il versamento segue la valutazione positiva della richiesta di pagamento presentata dal Governo alla fine dello scorso mese di giugno.
A Bruxelles hanno certificato il raggiungimento dei 45 traguardi e obiettivi previsti nel PNRR per il primo semestre del 2022. La seconda rata di 21 miliardi segue il prefinanziamento di oltre 24 miliardi avvenuto nel mese di agosto 2021 e il versamento della prima rata di 21 miliardi dello scorso aprile. I traguardi e gli obiettivi conseguiti fanno riferimento all’avvio di investimenti e riforme in settori strategici chiave. Tra questi, la banda ultralarga e il 5G, la ricerca e l’innovazione, il turismo e la cultura, lo sviluppo dell’idrogeno, la riqualificazione urbana e la digitalizzazione delle scuole e per l’arretrato giudiziario.
PNRR, obiettivi e traguardi: sanità e cultura
Ecco i principali obiettivi raggiunti, previsti dal PNRR. Cominciamo dalla sanità. Attenzione ai più fragili. L’adozione del cosiddetto “decreto 71” definisce un nuovo modello organizzativo con i requisiti per la nuova assistenza. E ancora, ecco la riorganizzazione della medicina territoriale in case della comunità (almeno 1.350), gli ospedali di comunità (almeno 400) e oltre 600 centrali operative territoriali. L’obiettivo al 2026 è l’interconnessione di tali strutture, tecnologicamente attrezzate, completamente operative e funzionanti. Inoltre, entro il 2026 gli strumenti di telemedicina dovranno consentire di fornire assistenza ad almeno 800.000 persone over 65 anni in assistenza domiciliare. Importanti interventi riguardano la cultura, con la valorizzazione di parchi e giardini storici, architettura e paesaggio rurale. E poi, il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei, la sicurezza sismica nei luoghi di culto.
Rigenerazione urbana e appalti pubblici
Spazio alla rigenerazione urbana e alla riforma degli appalti pubblici. Nel primo caso, ecco la firma di 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualità dell’abitare (i cosiddetti PInQuA). A 483 Comuni distribuite risorse per 1.784 opere di rigenerazione urbana. Oltre 250 borghi hanno ottenuto finanziamenti per un selettivo programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale attraverso l’attrattività e il rilancio turistico. Stipulati, infine, 6 accordi per promuovere la valorizzazione turistica e culturale di Roma Caput mundi. Capitolo appalti pubblici: con l’approvazione della legge delega, si punta alla riduzione dei tempi della fase di aggiudicazione degli appalti. Oltre alla digitalizzazione, qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti (che ad oggi ammontano a circa 40 mila).
Trasformazione digitale
Importanti gli obiettivi conseguiti con la trasformazione digitale: in fase realizzativa nuovi programmi di connessione, con l’aggiudicazione dei progetti relativi a scuole, strutture sanitarie, isole minori e territorio. L’obiettivo? Abbattere i divari formativi, sanitari e sociali del Paese. In ambito istruzione e università è stata ridefinita la carriera dei docenti, con nuovi sistemi di reclutamento e di formazione degli insegnanti. Nel settore della ricerca le novità più importanti concernono la costituzione di 11 Ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale, costituiti da università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati per interventi di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento. Investiti 550 milioni di euro per la valorizzazione delle start up attive nelle filiere della transizione digitale ed ecologica.
Transizione ecologica e PA
Transizione ecologica: definiti la Strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti è uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti. Sono, inoltre, aggiudicati i contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale importante per la produzione di idrogeno verde. Infine, la riforma della Pubblica Amministrazione. Ecco nuovi concorsi, formazione e mobilità dei dipendenti, con l’obbligo di accedere al portale inPA per tutte le procedure di selezione. Oltre al rafforzamento di Formez PA e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.