Fisco e Tasse
PNRR, c’è l’ok dell’Ecofin: subito 25 miliardi per l’Italia
Definitive anche le proroghe al Superbonus previste dal fondo complementare: l'Italia dovrà spendere in cinque anni 191 miliardi di euro del PNRR
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Sembrava impossibile invece il PNRR diventa realtà. Dopo i giudizi positivi in Commissione Ue, con il via libera dell’ultimo Ecofin, il Consiglio dei ministri dell’economia dei Paesi che compongono l’Unione Europea, c’è stata l’approvazione definitiva per il Piano nazionale di ripresa e resilienza per il nostro Paese. Un provvedimento che impatta sugli equilibri del mondo delle costruzioni e anche sul Superbonus.
Grazie all’adozione delle decisioni di esecuzione del Consiglio sull’approvazione dei piani, ben 12 Stati membri possono concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito che consentiranno un prefinanziamento fino al 13% dell’importo totale di ciascun piano, che per l’Italia è pari a 25 miliardi di euro. Sono 191,5 i miliardi di euro che arriveranno in totale nei prossimi cinque anni nelle casse dello Stato italiano per finanziare il PNRR.
Dove andranno i fondi del PNRR?
Costruzioni protagoniste del Piano di ripresa e resilienza. Secondo le stime di Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, i fondi del PNRR sono strategici per il necessario rilancio dell’economia e la ripresa dalla crisi causata dalla pandemia da Covid-19. Il 48% delle risorse stanziate nel PNRR, infatti, secondo Ance, saranno investite proprio nel settore in infrastrutture di mobilità, case popolari, rigenerazione urbana, dissesto idrogeologico, scuole, ospedali, patrimonio artistico-culturale ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio.Gli effetti diretti dell’approvazione del PNRR all’Ecofin
Il via libera dell’Ecofin al PNRR italiano rende definitive le proroghe del Superbonus al 30 giugno 2022 e delle opzioni per la cessione del credito d’imposta o per lo “sconto in fattura” a tutto il 2022, previste dalla legge di Bilancio 2021. Questo quanto emerge dalla norma della legge di Bilancio 2021 (art.1, co.74, legge 178/2020) che condiziona l’efficacia delle proroghe in essa previste, riguardanti il Superbonus e i meccanismi alternativi della cessione del credito e dello sconto in fattura (di cui ai precedenti commi 66-72), “alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea”, fermi restando gli obblighi di monitoraggio e rendicontazione previsti nel PNRR. La Commissione Europea, lo scorso 22 giugno 2021, ha già approvato il PNRR italiano adottando una proposta di decisione, che il Consiglio UE dovrà approvare definitivamente entro il 20 luglio 2021.L’impatto sul fondo complementare del PNRR
Il quadro dei termini d’applicazione del Superbonus si completa con l’intervento del DL 59/2021, che riguarda il fondo complementare del PNRR, definitivamente convertito nella legge 101/2021. Quest’ultimo ha esteso l’agevolazione al 110% sino al:- 31 dicembre 2022, per i condomìni “civilistici”, senza ulteriori condizioni;
- 30 giugno 2022, per gli interventi eseguiti dalle persone fisiche non esercenti attività di impresa, arte o professione, su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti in esclusiva o in comproprietà (cd. “mini-condomini”), estendibile al 31 dicembre 2022, se al 30 giugno dello stesso anno sia stato realizzato almeno il 60% dei lavori;
- 30 giugno 2023 per gli interventi eseguiti dagli IACP, comunque denominati, nonché dagli enti aventi le stesse finalità, termine esteso al 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori.

