Legge di Bilancio 2023, le misure fiscali per i professionisti
La legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (Legge di Bilancio 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022) contiene una serie di misure fiscali di interesse per i professionisti. Quella qui di seguito è una sintesi ragionata.
Regime forfettario 2023 e flat tax (comma 54)
La soglia di ricavi e compensi per l’accesso e la permanenza nel regime forfettario per il 2023 delle persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti e professioni, sale da 65.000 a 85.000 euro.
Se durante il 2023 venisse superata la soglia degli 85.000 euro fino al massimo di 100.000 euro, il contribuente potrà godere ancora della flat tax applicata al regime forfettario, cioè l’aliquota agevolata pari al 15% o al 5% per le nuove attività (solo per i primi 5 anni).
Chi avrà compensi o ricavi superiori ai 100 mila uscirà immediatamente dal regime forfettario, senza aspettare l’anno fiscale seguente.
Estromissione beni imprese individuali (commi da 77 a 83)
Estesa la possibilità di escludere beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa, assegnandoli all’imprenditore dietro pagamento di un’imposta sostitutiva, anche alle esclusioni dei beni posseduti alla data del 31 ottobre 2022, poste in essere dal 1° gennaio 2023 al 31 maggio 2023.
Partite Iva (commi 118-120)
Rafforzata l’attività di presidio preventivo connesso all’attribuzione e all’operatività delle partite Iva. L’Agenzia delle entrate potrà verificare l’effettivo esercizio dell’attività. Indicate le modalità con le quali, successivamente al provvedimento di cessazione, la partita Iva può essere nuovamente richiesta nonché il regime sanzionatorio applicabile. Eliminata la responsabilità in solido per il pagamento delle sanzioni da parte dell’intermediario che trasmette per conto del contribuente la dichiarazione di inizio attività a fini Iva.
Legge di Bilancio 2023 e accertamenti fiscali (commi 129-183)
Previste diverse misure per definire la pretesa del fisco dall’accertamento alla cartella di pagamento, fino al contenzioso innanzi alle corti tributarie, con la possibilità di sanare le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale:
- dilazioni dei pagamenti dovuti e dell’abbattimento di alcune somme dovute al fisco a titolo di aggio, di interessi, ovvero a titolo di sconto sulle sanzioni;
- modalità agevolate per la definizione delle somme dovute a seguito dei cd. avvisi bonari;
- ravvedimento speciale per regolarizzare le dichiarazioni validamente presentate fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021;
- possibilità di definire con modalità agevolate gli atti di accertamento purché non impugnati e per i quali non siano decorsi i termini per presentare ricorso;
- definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione (cd. rottamazione delle cartelle esattoriali) e delle controversie tributarie pendenti o, in alternativa, definizione entro il 30 giugno 2023 di un accordo conciliativo fuori udienza, oppure rinuncia agevolata, entro il 30 giugno 2023, alle controversie;
regolarizzazione dell’omesso o carente versamento di alcune somme riferite a tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate; - annullamento automatico dei debiti tributari fino a mille euro (comprensivo di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Bonus Sud (comma 265)
Prorogato il credito d’imposta mezzogiorno (cd. Bonus Sud), grazie al quale è possibile ottenere un bonus fino al 45% per investimenti in beni strumentali, ed il credito d’imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Il Bonus Sud riguarda le seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Contabilità semplificata (comma 276)
Aumentate le soglie di ricavi da non superare nell’anno per usufruire della contabilità semplificata, da:
- 400.000 a 500.000 euro per le imprese che esercitano la prestazione di servizi;
- 700.000 a 800.000 euro per le imprese aventi a oggetto altre attività.
Bonus mobili (comma 277)
Aumenta da 5.000 a 8.000 euro, per gli anni 2023 e 2024, il tetto di spesa sul quale si può chiedere una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici in caso di interventi di ristrutturazione della casa.
Rinegoziazione mutui (comma 322)
I mutui ipotecari per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione, stipulati a tasso variabile prima dell’entrata in vigore della legge di Bilancio (1° gennaio 2023), di importo originario non superiore a 200 mila euro, potranno essere rinegoziati per tutta la durata del contratto entro il 2023 senza costi aggiuntivi a tasso annuo nominale fisso, calcolato sommando allo spread originariamente previsto nel contratto il minore tra l’Irs (Interest Rate Swap) a 10 anni e l’Irs pari alla durata residua del mutuo, a condizione che il mutuatario:
- presenti un Isee al momento della richiesta di rinegoziazione non superiore a 35mila euro;
- non abbia avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, salvo diverso accordo tra le parti.
Investimenti 4.0 (comma 423)
Proroga al 30 settembre 2023 per completare gli investimenti in beni strumentali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022.
Superbonus al 110% (comma 894)
L’applicazione della detrazione fiscale nella misura del 110 per cento è confermata anche nel 2023 per alcuni specifici interventi in presenza di determinati requisiti temporali:
- interventi effettuati dai proprietari, o comproprietari di immobili con fino a quattro appartamenti per i quali alla data del 25 novembre 2022, risulta presentata la Cilas;
- interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 24 novembre 2022 e la Cilas presentata entro il 25 novembre 2022;
- interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 18 novembre e la Cilas presentata entro il 31 dicembre 2022;
- interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali al 31 dicembre 2022 risulta presentata la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo.

