Fisco e Tasse

Legge di Bilancio 2021, l’approvazione definitiva: ecco tutte le misure

Dalla proroga al Superbonus 110% sino al bonus mobili ed idrico, sono davvero numerosi gli interventi a favore di imprese, famiglie e professionisti
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Legge di Bilancio 2021, l’approvazione definitiva: ecco tutte le misure
Un testo con ben 1.150 commi e l’approvazione di 254 emendamenti. La Legge di Bilancio 2021 è davvero una “maxi manovra” che coinvolge milioni di italiani, con agevolazioni per le famiglie, imprese e professionisti. Dagli incentivi auto alla proroga del Superbonus 110% a tutto il 2022. Passando al bonus mobili che sale a 16 mila euro, al bonus bagno per sostituire docce e rubinetti in un’ottica di risparmio o per installare depuratori di acqua potabile. E ancora: previste assunzioni di 3 mila medici e 12 mila infermieri per attuare la campagna vaccinale anti-Covid. Sino allo stop dei contributi per gli autonomi. Senza dimenticare il credito d’imposta per gli chef e il voucher per gli occhiali da vista. Vediamo, nel dettaglio, le principali misure che valgono in totale 40 miliardi di euro e che hanno ottenuto il 27 dicembre il via libera alla Camera dei Deputati con 298 sì, 125 no e 8 astenuti. Il provvedimento ha avuto il via libera definitivo al Senato il 20 dicembre 2020 con 156 voti a favore e 124 contrari. La questione politica tra il premier Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha messo in discussione il sostegno all’attuale governo, sarà tema che continuerà a tenere banco con al centro le decisioni sul Recovery Fund, nei primi giorni del 2021.

Superbonus 110% al 2022

Il Superbonus 110% è stato prorogato fino al 30 giugno 2022. Per gli edifici che al giugno di quell’anno hanno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022. La parte di spesa sostenuta nel 2022 dovrà essere recuperata in 4 rate anziché in 5. L’agevolazione andrà ripartita tra gli aventi diritto “in cinque quote annuali di pari importo e in quattro quote annuali di pari importo per la parte di spesa sostenuta nel 2022”. Inoltre, la norma stabilisce che gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa. Tre le fasce di intervento: i condomini che a giugno 2022 hanno eseguito il 60% dei lavori, possono concluderli entro il 31 dicembre 2022. Le unifamiliari e quelle con accesso autonomo devono chiudere i lavori a giugno 2022. Gli IACP che a dicembre 2022 hanno completato il secondo stato di avanzamento dei lavori possono concludere entro giugno 2023.

Veicoli elettrici e fotovoltaico

Arriva al 110% la detrazione per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. La detrazione andrà ripartita in 5 quote annuali di pari importo e in 4 quote annuali uguali per la parte di spesa sostenuta nel 2022. Ecco i limiti di spesa:
  • 2000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari, indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 1500 euro per edifici plurifamiliari o condomini che installino un numero massimo di otto colonnine;
  • 1200 euro per edifici plurifamiliari o condomini che installino un numero superiore ad otto colonnine.
Altra novità: la detrazione prevista per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici si estende anche agli impianti su strutture pertinenziali agli edifici.

Bonus mobili e bonus idrico

Sale a 16 mila euro il tetto per il “bonus mobili”. La detrazione resta pari al 50% delle spese documentate per l’acquisto di mobili in occasioni di ristrutturazioni e deve essere ripartita in 10 quote annuali uguali. Arriva anche il “bonus idrico”: 1.000 euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021. Nello specifico, il buono sarà riconosciuto per le spese sostenute per:
  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri. Comprese le opere idrauliche e murarie collegate e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. E ancora: soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua sino a 9 litri al minuto.
Il bonus sarà finanziato dal nuovo ‘Fondo per il risparmio di risorse idriche’ da 20 milioni di euro per l’anno 2021.

Il bonus Tv

Previsti 100 milioni di euro in più per la sostituzione dei vecchi televisori e l’acquisto di apparecchi con il nuovo standard DVBT2. Il “bonus Tv” è disponibile fino al 31 dicembre 2022. L’agevolazione arriva fino a 50 euro per l’acquisto di tv e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC) che diventeranno operativi a partire dal 2022. Risorse che contemplano anche l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare. Il bonus tv è riservato alle famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. Lo stanziamento complessivo previsto, per l’intero periodo 2019-2022, supera i 150 milioni di euro. Per quanto riguarda invece le modalità di accesso all’incentivo, il bonus sarà erogato sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato.

Revisione autoveicoli

Aumenta di 9,95 euro, entro il 30 gennaio 2021, la tariffa delle revisioni dei veicoli, portandola dunque da 45 a 54,95 euro (più Iva). Un incremento del 22%. Non poco. Per mitigare, parzialmente, gli effetti dell’aumento, è stato approvato un “buono veicoli sicuri”, del valore di 9,95 euro. Sarà destinato a chi, tra il 2021 e il 2023, dovrà sottoporre il proprio veicolo a revisione.

Il bonus vista

Nasce ufficialmente il “bonus vista” per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto per le fasce di reddito meno abbienti, proposto da Commissione Difesa Vista Onlus. Previsto uno stanziamento di 5 milioni all’anno, dal 2021 al 2023. Sarà erogato un voucher di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto a favore dei membri dei nuclei familiari in una condizione economica corrispondente ad un valore Isee non superiore a 10 mila euro. Istituito anche un fondo per la tutela della vista da 5 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023.

Kit digitalizzazione

Per le famiglie a basso reddito, con almeno un figlio iscritto ad un ciclo di istruzione scolastica o universitaria, vien concesso un dispositivo mobile in comodato gratuito dotato di connettività. L’agevolazione è valida per un anno. In alternativa, ecco un bonus di valore equivalente da utilizzare per le stesse finalità. Ecco i requisiti necessari:
  • reddito ISEE non superiore a 20.000 euro annui;
  • non essere titolari di un contratto di connessione Internet e di un contratto di telefonia mobile;
  • dotarsi del sistema pubblico di identità digitale (SPID).
Sarà concesso un telefono ad un solo soggetto per nucleo familiare e nel limite complessivo di spesa massima di 20 milioni di euro per l’anno 2021.

Incentivi auto ed elettrico

Confermato per il 2021 il contributo statale per l’acquisto di autoveicoli nuovi a ridotte emissioni di Co2. In dettaglio, si modifica per il 2021 la disciplina dell’imposta sui veicoli inquinanti, introdotta dalla legge di bilancio 2019 per gli anni 2020 e 2021 per l’acquisto di veicoli con emissioni superiori a 160 gr/Km di Co2. Per l’anno 2021, l’imposta si applicherà solo agli acquisti di veicoli con emissioni superiori a 191 gr/KM (anziché 161 gr/Km come previsto attualmente). L’importo rimarrà variabile, come attualmente, tra i 1.100 ed i 2.500 euro a seconda della fascia di emissione. Rimodulate, invece, le singole fasce di emissione per l’applicazione dell’imposta. Previsto bonus fino al 40% delle spese sostenute per acquistare un’automobile elettrica entro il 2021, con un Isee inferiore ai 30 mila euro. Stanziati 120 milioni di euro per l’elettrico per acquisti fino a dicembre 2021 e 50 milioni ai veicoli commerciali.

Imprese e agevolazioni fiscali

Per le imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica nelle Zone economiche speciali (ZES) nel Mezzogiorno, prevista la riduzione dell’imposta sul reddito del 50%. A decorrere dal periodo d’imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d’imposta successivi. I requisiti necessari sono i seguenti:
  • le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno 10 anni;
  • i posti di lavoro creati nell’ambito dell’attività avviata nella ZES devono essere mantenuti per almeno 10 anni.
Le imprese beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

Autonomi e Cig/1

Ecco la Cassa integrazione per i lavoratori autonomi: la misura si chiama Iscro, Indennità di continuità reddituale e operativa. Previsto un assegno tra un minimo di 250 e un massimo di 800 euro al mese per 6 mesi. Agevolazione per coloro che hanno subito perdite del 50% rispetto ai tre anni precedenti e hanno dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro. Potranno richiederlo le partite Iva aperte da almeno 4 anni. L’indennità sarà corrisposta dall’Inps. Al momento vale solo per gli autonomi della gestione separata dell’ente di previdenza. L’obiettivo dichiarato, però, è estenderlo anche ai professionisti degli Ordini.

Autonomi e anno bianco/2

La Legge di Bilancio prevede per i lavoratori autonomi un esonero dai contributi previdenziali, limitato al 2021, se nel 2019 hanno incassato fino a 50 mila euro e nel 2020 hanno subito un calo del fatturato pari ad almeno il 30%. A tal proposito, è istituito un Fondo specifico con una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro. L’esonero riguarda autonomi e professionisti che versano i contributi alle casse INPS oppure agli enti di previdenza di categoria. Ai professionisti iscritti agli enti di previdenza privata sarà destinata una quota specifica delle risorse. Un decreto attuativo ministeriale stabilirà i criteri di ripartizione. Sono esonerati dal pagamento dei contributi previdenziali anche medici, infermieri, professionisti e operatori della sanità riferiti alla legge 3/2018, già collocati in quiescenza e assunti per l’emergenza da Covid-19. Sono esclusi dall’esonero i premi INAIL.

Misure per il turismo

Costituito un Fondo da 1,5 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023, per incentivare la ripresa dei flussi turistici di ritorno. Il Fondo è finalizzato a consentire, ai cittadini italiani residenti all’estero, che attestino la loro iscrizione all’AIRE, l’ingresso gratuito della rete dei musei delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica. Previsto anche lo stanziamento di 4 milioni di euro per il 2021, per la tutela e valorizzazione delle aree di interesse archeologico e speleologico, anche per la loro fruizione pubblica. In particolare, il Fondo prevede interventi di riqualificazione ed adeguamento degli impianti di illuminazione, di sicurezza e multimediali dei complessi carsici a vocazione turistica.

Esenzione IMU

Esenzione dalla prima rata dell’IMU 2021 per gli immobili legati al turismo, alla ricettività alberghiera e agli spettacoli. Eccoli, nel dettaglio:
  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali;
  • alberghi, pensioni e relative pertinenze, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni. E ancora: case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi;
  • immobili in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, night-club e simili.
Rifinanziato di 100 milioni per il 2021 il Fondo per sostenere le agenzie di viaggio, i tour operator, le guide, gli accompagnatori turistici e le imprese di trasporto di persone, in aree urbane e suburbane mediante autobus scoperti.

Contributo affitti

Predisposto un contributo a fondo perduto, per il 2021, al locatore di immobili siti nei Comuni ad alta tensione abitativa e che siano abitazioni principali del locatario. A condizione che riduca il canone del contratto di locazione. Il contributo è riconosciuto sino al 50% della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore. Per il riconoscimento della misura, il locatore deve comunicare in via telematica la rinegoziazione del canone di locazione all’Agenzia delle Entrate.

Il bonus chef

La Legge di Bilancio 2021 istituisce un credito di imposta pari al 40% delle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 per beni strumentali durevoli e corsi di aggiornamento destinato ai cuochi. Tali professionisti possono operare sia come lavoratori autonomi che come dipendenti presso alberghi e ristoranti. Dal 2021 al 2023 le risorse stanziate ammontano a 1 milione di euro. Il bonus può arrivare ad un importo massimo di 6.000 euro.

Contratto di espansione interprofessionale

Implementazione del finanziamento per consentire alle imprese di minori dimensioni (almeno 500 unità lavorative) di ricorrere anche nel 2021 allo strumento del contratto di espansione interprofessionale. Questo strumento sarà attivabile anche dalle imprese con più di 500 dipendenti, che scendono a 250 nel caso in cui le stesse accompagnino le nuove assunzioni a uno scivolo per i lavoratori più vicini all’età pensionabile. Per le aziende che occupano più di 1.000 dipendenti, a fronte di un impegno ad assumere un lavoratore ogni 3 in uscita, viene ulteriormente alleggerito il costo legato al prepensionamento.

Lavoratrici madri

Incremento del Fondo finalizzato a sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo il parto e a finanziare le associazioni che si occupano di assistenza psicologica in favore dei genitori che subiscono gravi disagi sociali e psicologici per la morte del figlio. Oltre agli sgravi contributivi al 100% per chi assume donne disoccupate si affiancano ora due importanti misure: la prima prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per misure che favoriscano il rientro al lavoro delle madri dopo il parto. La seconda un assegno mensile di 500 euro per madri sole, disoccupate o monoreddito con un figlio che abbia una disabilità di almeno il 60%. Per il padre lavoratore, introdotto anche l’obbligo di astensione dal lavoro di 1 giorno non solo nel caso della nascita del figlio, ma anche nel caso di morte perinatale. Articolo pubblicato il 24.12.2020 – ultimo aggiornamento il 31.12.2020
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