Dl Aiuti Quater, la nota di Anci sui provvedimenti per i Comuni
Fisco e Tasse
Dl Aiuti Quater, la nota di Anci sui provvedimenti per i Comuni
Previsti 150 milioni contro il caro energia. Misure anche per l’affidamento di lavori, l’esenzione IMU e gli eventi calamitosi che hanno colpito le Marche
L’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, ha pubblicato una nota sintetica in merito al d.l. 176/2022 “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”. Si tratta del cosiddetto “Dl Aiuti Quater”, convertito in legge il 13 gennaio 2023, n. 6. Nello specifico, l’associazione analizza le norme di interesse per i Comuni. Si va, quindi, dalle misure contro il caro bollette a quelle sul traporto pubblico locale e regionale; dagli aiuti economici per i piccoli Comuni all’esenzione IMU per i cinema e i teatri. Passando per gli interventi a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022. Ecco una sintesi delle principali disposizioni contenute nel Dl Aiuti quater, risorse previste, finanziamenti approvati e agevolazioni concesse o previste.
Caro bollette e Tpl
Il Dl incrementa di 150 milioni di euro il contributo straordinario contro il caro bollette. Le risorse, previste dal dl energia (17/2022), saranno così suddivise: 130 milioni ai Comuni e 20 alle città metropolitane e provincie. Ma non solo: la norma assegna ulteriori 320 milioni di euro per l’anno in corso al fondo istituito dall’articolo 9, comma 1, del decreto-legge n. 115 del 2022 (“Aiuti bis”). Si tratta di fondi che andranno a sostenere il trasporto pubblico locale e regionale in seguito agli aumenti dei prezzi dell’energia elettrica e del carburante. Importante anche l’art. 7 bis in merito alla ripartizione del Fondo nazionale trasporti, da effettuare il 31 ottobre di ogni anno. Tra le novità, la riduzione del 15% delle risorse se i servizi regionali o locali non vengono affidati tramite procedure ad evidenza pubblica.
Procedure di affidamento di lavori
L’articolo 10 concerne la delicata questione degli affidamenti diretti per i Comuni per opere del PNRR. Il primo comma riguarda i Comuni non capoluogo: per gli interventi PNRR e PNC e dispone che – come richiesto dall’ANCI – tali enti possano compiere affidamenti diretti fino a 139.000 euro, per acquisti di servizi e forniture. Oltre la soglia scatta l’obbligo di ricorrere alle aggregazioni (come centrali di committenza; unioni di Comuni, consorzi; province e città metropolitane; Comuni capoluogo di provincia). Per i lavori, invece, la soglia oltre la quale scatta l’obbligo di ricorrere alle aggregazioni, per gli affidamenti diretti e sempre per opere finanziate dal PNRR e dal PNC, rimane invariata a 150.000 euro. Il secondo comma, invece, consente alle stazioni appaltanti rimaste escluse nel 2022 dalla compensazione per la variazione dei prezzi dei materiali da costruzione, l’accesso ai contributi del fondo per l’avvio delle opere indifferibili.
PNRR, Medie Opere e IMU
Prorogata al 31 marzo la possibilità di realizzare le opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio previsti dal PNRR, le cosiddette “Medie opere”. Evitando quindi che importanti risorse vadano perdute o siano revocate a causa di ritardi di modesta entità nell’affidamento dei lavori. La norma poi considera legittime le procedure di gara avviate autonomamente dai Comuni non capoluogo, prevalentemente piccoli Comuni, senza passare per aggregazioni, centrali di committenza, soggetti aggregatori. Altro capitolo: confermata l’esenzione della seconda rata IMU 2022 per gli immobili adibiti a cinema e teatri (art. 78, co. 3 del dl n. 104/2020). A patto che vengano rispettati i limiti dettati dal regolamento europeo sugli aiuti di Stato “de minimis”. Il ristoro ai Comuni dell’esenzione relativa alla prima rata IMU è stato approvato dalla Conferenza Stato-Città del 21 dicembre scorso.
Marche e rigenerazione urbana
L’articolo 12 bis stanzia 200 milioni di euro per gli interventi relativi ai territori delle Marche colpiti dall’alluvione del 15 settembre 2022. Prevista anche l’istituzione, presso il Ministero dell’Interno, di un fondo per investimenti in rigenerazione urbana a favore dei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. La dotazione è di 115 milioni di euro per il 2025 e di 120 milioni per il 2026. Con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il MEF, previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 30 giugno 2023, saranno individuati i criteri di riparto del fondo. Il decreto disciplina anche le modalità di utilizzo delle risorse, incluse le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio, di rendicontazione. Oltre alle modalità di recupero ed eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate.
La nota sintetica dell’Anci dedicata ai comuni con le indicazioni sul Dl Aiuti Quater è disponibile qui di seguito in free download.