Per il Superbonus l’Agenzia delle Entrate sta semplicemente inviando le lettere di compliance
L’Agenzia delle Entrate ha avviato la campagna di controlli sul Superbonus: sotto esame è, infatti, l’aggiornamento delle rendite catastali per mappare con precisione il patrimonio immobiliare e individuare eventuali irregolarità che incidono sul valore fiscale degli immobili.
Controlli Superbonus: un’operazione annunciata per garantire trasparenza
L’Agenzia delle Entrate sta per inviare lettere di compliance a circa 500mila contribuenti potenzialmente interessati da interventi edilizi agevolati con aliquote dal 110% al 65%. Questo è quanto riferito dall’agenzia Ansa, che riporta i contenuti di un articolo del Sole 24 Ore, relativo alla relazione di fine anno del direttore uscente Ernesto Maria Ruffini.
Si tratta di una misura già prevista e annunciata dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel Piano Strutturale di Bilancio, con l’obiettivo di aggiornare gli archivi catastali e verificare il rispetto degli obblighi di adeguamento delle rendite catastali.
Questa operazione, già anticipata dall’ex direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, conferma come il catasto possa diventare una leva strategica per garantire maggiore trasparenza fiscale.
La misura si inserisce in un percorso già tracciato dal Governo per contrastare le frodi relative al Superbonus 110% e altri bonus edilizi. Tra queste, il Decreto Antifrode (D.L. n. 157/2021) rappresenta un provvedimento fondamentale, come le altre misure che includono la limitazione delle cessioni dei crediti e l’introduzione di sanzioni per asseverazioni false.
Lettere di compliance: come funzionano?
L’invio delle lettere, previsto per il 2025, mira a mettere a disposizione dei contribuenti informazioni utili per regolarizzare la propria posizione. Attraverso un confronto tra le comunicazioni relative agli interventi edilizi (efficienza energetica, rischio sismico, fotovoltaico, colonnine di ricarica) e la banca dati catastale, saranno evidenziate eventuali discrepanze.
I contribuenti riceveranno queste comunicazioni se risulta che non hanno presentato la dichiarazione di variazione catastale per immobili oggetto di ristrutturazioni significative, come quelle che aumentano il numero di stanze, incrementano la volumetria o aumentano il valore dell’immobile del 15%.
Controlli Superbonus: i lavori da sottoporre a revisione
Non tutti i lavori richiedono una revisione catastale: interventi minori come la sostituzione di una caldaia o il rifacimento di un tetto sono esenti, mentre lavori strutturali più significativi sono soggetti a verifiche e, quindi, a contestuali adeguamenti.
Tra le casistiche più frequenti emerge quella di immobili trasformati, come un deposito convertito in abitazione. In questi casi, l’adeguamento catastale è obbligatorio, ma spesso viene procrastinato fino al completamento dei lavori. Tuttavia, la mancata dichiarazione può avere conseguenze rilevanti, soprattutto in relazione alle imposte dovute.

