Piano Transizione 5.0, aree idonee e connettività: le novità approvate dal Governo per l’energia
Dai crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0 ad una serie di modifiche sulla normativa che regola le modalità di individuazione delle aree idonee. Sino a regole innovative per data center e reti elettriche in materia di connettività. Sono queste alcune delle principali novità introdotte dal decreto legge “Misure urgenti in materia di investimenti e di produzione di energia da fonti rinnovabili” approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 novembre.
Il provvedimento, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, rappresenta il primo tassello di un intervento più ampio e articolato che avrà diversi step nel tempo.
Decreto energia e fonti rinnovabili: come cambia il Piano Transizione 5.0
Le norme introdotte intervengono in materia di crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0, al fine di incentivare le imprese che investono in beni strumentali che permettano una riduzione dei consumi energetici. Attualmente il credito è riconosciuto a condizione che gli investimenti portino ad una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%. Oppure, ad una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
Tra i beni e le spese agevolabili che rientrano nel Piano di Transizione 5.0 rientrano:
- macchinari e impianti 4.0;
- impianti per l’autoproduzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili (escluse le biomasse);
- software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il monitoraggio dei consumi energetici e l’efficienza energetica;
- spese per la formazione del personale (fino al 10% degli investimenti e massimo 300.000 euro).
Aree idonee
Tra le novità principali del decreto, le modifiche alle norme relative alle modalità di individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. La lista include:
- siti dove sono già presenti impianti della stessa fonte, per interventi di rifacimento o potenziamento;
- aree dei siti oggetto di bonifica;
- cave, miniere cessate, non recuperate o in condizioni di degrado;
- discariche e lotti di discarica chiusi;
- siti e impianti nelle disponibilità di Ferrovie dello Stato, concessionarie autostradali e società di gestione aeroportuale;
- beni del demanio militare o in uso ai ministeri dell’Interno e della Giustizia.
Il decreto legge ha inoltre definito la realizzazione di una piattaforma digitale per la gestione e il monitoraggio di queste aree.
Fotovoltaico e biometano nel Decreto sull’energia da fonti rinnovabili
In merito al fotovoltaico, sono idonee:
- aree agricole non distanti più di 350 metri da stabilimenti industriali sottoposti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
- aree adiacenti alla rete autostradale entro 300 metri.
- edifici, strutture edificate e relative superfici pertinenziali, aree a destinazione industriale/logistica/direzionale, invasi idrici e laghi di cave dismesse.
Per gli impianti di biometano, sono idonee le aree agricole che distino non più di 500 metri da zone a destinazione industriale e quelle entro 500 metri da stabilimenti industriali sottoposti ad AIA.
L’installazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra, in zone classificate agricole, è consentita esclusivamente:
- nelle aree di ripotenziamento;
- cave e miniere cessate/degradate;
- discariche chiuse;
- aree ferroviarie/autostradali/aeroportuali.
Prezzi del gas e connettività
Per calmierare i prezzi all’ingrosso del gas e ridurre il differenziale tra il mercato italiano (PSV) e quello europeo (TTF), il decreto introduce un nuovo “servizio di liquidità”. L’ARERA avrà il compito di organizzare procedure competitive ad asta per selezionare operatori che si impegneranno a offrire quantitativi giornalieri di gas a prezzi calmierati.
Altro capitolo le nuove regole per la connessione di reti elettriche. La società Terna pubblicherà e aggiornerà trimestralmente la capacità massima disponibile in ogni porzione della rete di trasmissione nazionale. L’ARERA avrà 180 giorni per aggiornare le condizioni di connessione, autorizzando Terna e i distributori a rilasciare soluzioni che prevedano un eccesso di capacità nel punto di allaccio.
Introdotto infine un procedimento unico per l’autorizzazione alla realizzazione e all’ampliamento dei centri di elaborazione dati, con tempi certi per le valutazioni di impatto ambientale. L’obiettivo è attrarre investimenti in un settore strategico.

