Treni a batteria, nuova frontiera green del trasporto passeggeri su rotaia?
                                I treni a batteria – a zero emissioni, totalmente ecosostenibili – potrebbero essere la nuova frontiera del trasporto su rotaia, pensata per non gravare sull’ambiente e per fornire un’alternativa vincente al trasporto su gomma di merci e passeggeri. Il contesto è quello della graduale transizione, ancora in una fase intermedia, del parco-treni italiano verso un’ancora maggiore sostenibilità.
Il treno è un mezzo intrinsecamente meno impattante (0,044 kg di CO2 per km percorso) di automobili/autotreni/autobus/aerei/navi (tutti con emissioni medie molto maggiori per km percorso), grazie all’alimentazione elettrica e non a combustione, ma restano interventi possibili sulla filiera produttiva e logistica per ottimizzare ancor più rendimenti e impatti.
È il proposito di Ferrovie Appulo Lucane, azienda pubblica partecipata al 100% dal MIT, affidataria dei servizi di trasporto ferroviario e automobilistico, nonché gestrice delle relative infrastrutture ferroviarie, tra Puglia e Basilicata. Ferrovie Appulo Lucane sarà il primo operatore in Italia a mettere in servizio treni a batteria per passeggeri, grazie a un intervento fortemente voluto da Regione Basilicata e dal MIT. L’obiettivo iniziale è di decarbonizzare il servizio ferroviario sulla tratta, di grande valore paesaggistico-culturale, Altamura-Matera.
I treni Treen (gioco di parole tra “train” e “green”), progettati dall’azienda svizzera Stadler, sono caratterizzati da “zero emissioni”; Ferrovie Appulo Lucane ne ha acquistati 5, per un investimento complessivo pari a 45 milioni di euro, a valere in parte sul Fondo Complementare al PNRR, in parte sul PON- PAC 2014-2020. La flotta Treen entrerà in servizio nel 2026.
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Le caratteristiche dei treni a batteria
Il nuovo treno a batteria ha due casse a zero emissioni e consuma quanto 30 SUV elettrici di ultima generazione; le batterie sono posizionate in testa ai vagoni, nei pressi della cabina; hanno un’autonomia di 70 chilometri, si ricaricano durante le soste nelle stazioni e hanno una durata di 7 anni. La capacità delle batterie è di 650 KWh totali. La propulsione è assicurata da due catene indipendenti (ridondanza del 50%), da un convertitore statico raffreddato ad acqua e da motori di trazione asincroni ad alta efficienza. Le batterie di trazione sono al litio e ad alta densità di energia, per un funzionamento sicuro e affidabile. 
I treni a batteria Treen saranno anche accessibili e tecnologici: impianto SCMT, comando multiplo integrato, postazioni per ricarica di E-bike, connessione alla rete wi-fi di bordo, prese di corrente e USB integrate in ogni coppia di sedili, toilette universale e accesso a pianale ribassato per consentire un’agevole salita a bordo anche a passeggeri con mobilità ridotta. Pedane estraibili consentono un comodo accesso a bordo anche da marciapiedi di altezza pari a 250 mm.
La visione sul lungo periodo di addetti ai lavori e politici
Il treno a batteria Treen è stato presentato a Milano nel corso di Expoferroviaria 2023, con la partecipazione, tra gli altri, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
All’evento di presentazione hanno preso parte anche: Maurizio Oberti, Regional Sales Director Italy Stadler; Matteo Colamussi, Direttore Generale Ferrovie Appulo Lucane; Rosario Almiento, Presidente Ferrovie Appulo Lucane; Donatella Merra, Assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Basilicata.

La Basilicata ha sfruttato il traino portato da Matera 2019 Capitale Europea della Cultura per sollecitare interventi futuribili e a ridotto impatto ambientale, per una vita più sostenibile delle future generazioni; come la Stazione di Matera Centrale, progettata da Stefano Boeri. Il parco-mezzi ferroviari della Regione è tra i più giovani d’Europa e il comparto infrastrutturale (binari e stazioni) è stato ammodernato e messo in sicurezza. Il territorio lucano vuole porsi come modello per il Meridione e per l’Italia intera, dimostrando come una transizione green che abbia positivi risvolti sociali e che al contempo non impatti negativamente sull’economia locale e sul mercato del lavoro sia non solo possibile, ma fortemente auspicabile.
Lo ha confermato anche il Ministro Salvini, lasciando intendere che il modello lucano, con gli investimenti sui nuovi treni sostenibili e annesse infrastrutture, sarà replicato anche su scala nazionale: ” L’elettrico a batteria su binario viaggia e garantisce occupazione in una terra come la Lucania che di lavoro ha fame. Viva Fal e la Basilicata che danno lezione ad altri su come si fa il green con i fatti e non a chiacchiere, tutelando anche i posti di lavoro. Spero di fare il primo viaggio su questo treno”.

Intanto, sempre con la “benedizione” del MIT, è stato presentato Coradia Stream, il primo treno italiano alimentato a idrogeno, che risponde all’obiettivo europeo di ridurre del 100% le emissioni di C02 entro il 2050: zero emissioni dirette di CO2 grazie alle celle a combustibile a idrogeno; capacità totale di 260 posti a sedere; autonomia superiore a 600 km. Questo investimento e annessa nuova frontiera si apre invece nel Nord Italia: dopo una fase di testing, il treno Coradia Stream entrerà in servizio commerciale lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo in Valcamonica (Lombardia).
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